
248 - 10 agosto 2025

L'età della matematica
L’età porta con sé dei pregiudizi e avremmo così potuto liquidare la storia di una diciassettenne che ha risolto una congettura come un fatto non degno di grande fiducia, vista la giovane età. Eppure, Hannah Cairo ha davvero confutato la congettura di Mizuhara-Takeuchi: a tredici anni, ha scritto il suo primo saggio sulla teoria dei numeri, ma è stato solo dopo il trasferimento negli Stati Uniti che, grazie alla frequentazione del professor Ruixiang Zhang, la giovane ha avuto l’opportunità di misurarsi con la congettura. «Questa congettura era stata proposta per la prima volta negli anni ’80 e la comunità matematica del settore ci aveva lavorato per decenni credendola vera.» riporta la rivista Prisma. Hannah Cairo ha scelto di affrontare il problema in modo completamente diverso, cercando un controesempio. «Dopo avere costruito il controesempio, che ha richiesto diversi strumenti, tra cui i frattali, il suo professore Ruixiang Zhang alla fine ha confermato la correttezza del controesempio. Questo è stato il primo passo di una lunga serie di analisi e verifiche (un risultato di questa portata deve subire un processo di attenta verifica).» Pubblicato il suo lavoro su ArXiv il 10 febbraio scorso, Hannah Cairo ha poi presentato pubblicamente il suo risultato, ricevendo «ampia attenzione da parte della comunità matematica, che ha reagito con entusiasmo e sorpresa.».
Se è vero che si rischia di dedicare poca attenzione ai giovani non ritenendoli in grado di poter già fare qualcosa di significativo, con gli anziani si corre il rischio opposto. L’Università di Oxford, sul suo canale YouTube, ha deciso di celebrare il novantaquattresimo compleanno di Roger Penrose con una piccola intervista, durante la quale, nonostante qualche problema di memoria, il matematico mostra di possedere ancora una grande arguzia e di non aver perso la voglia di raccontare le storie della matematica e le proprietà dei numeri.
La statistica della matematica
La statistica costituisce una chiave di lettura estremamente importante per numerosi eventi che avvengono attorno a noi, tanto da diventare fondamentale per prendere decisioni, come dimostrato dalla vicenda di Florence Nightingale. La statistica può diventare anche uno strumento di controllo: «Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato con un post sul suo social network Truth, di aver licenziato Erika McEntarfer, responsabile per le Statistiche del Lavoro, accusandola di aver falsificato per scopi politici sia dati sull’occupazione usciti sotto la presidenza Biden sia quelli usciti oggi, al di sotto delle attese degli analisti.» Il comico Jimmy Fellon, conduttore della NBC, ha deciso di dare rilevanza a quanto successo e ha esordito parlando dell’ondata di caldo della costa orientale che si sta verificando negli ultimi giorni, con temperature che hanno raggiunto i 32°C: «Ma non preoccupatevi: oggi il presidente Trump ha licenziato il meteorologo e ora dice che sono 24°C perfetti.»
La statistica è stata, negli ultimi giorni per me, un tema dominante, dato che ho letto il libro di Dario Bressanini Fa bene o fa male? Prima di diventare l’amichevole chimico di quartiere che tutti conosciamo, Dario Bressanini ha cominciato la sua attività di ricercatore occupandosi dei metodi Montecarlo applicati alla chimica teorica e ha fatto un anno di dottorato a Berkeley proprio per approfondire questo tema. Nel libro appena citato, ha parlato del rischio e non poteva non fare riferimento alla matematica e ai numeri: «Medici e scienziati devono essere più rigorosi fin dall’inizio nella progettazione di uno studio o di un esperimento, valutando se necessario l’inclusione nel gruppo di ricerca di una persona esperta di statistica.» Anche la puntata del 29 luglio di Stories, il podcast di Cecilia Sala, è in tema: si parla di Khalil Shikaki che «dà voce agli abitanti di Gaza usando un metodo scientifico. È il sondaggista palestinese più famoso ed è nato a Rafah, nella Striscia.» I suoi sondaggi sono un mezzo per leggere la realtà e per dare una voce agli abitanti di Gaza.
La matematica è uno strumento imprescindibile per descrivere la realtà e per prendere decisioni: spesso il buon senso segue la strada dell’intuizione, ma non sempre lasciarsi guidare dall’intuito può portarci nella direzione giusta. Alcune volte le scelte più sensate sono controintuitive. È in questa direzione che si muove anche la scelta del tema per la Giornata Internazionale della Matematica: Matematica e speranza. Sulla homepage possiamo leggere: «Collegare speranza e matematica crea opportunità di comprensione e conoscenza più profonde. La matematica ci dà la speranza di comprendere la realtà e la verità in modo chiaro, condividere definizioni comuni, imparare a collaborare, usare i dati in modo responsabile, trovare strategie vantaggiose per tutti e molto altro ancora.»
Matematica e medicina
Oggi mi sono imbattuta in questo breve video dell’Università di Oxford nel quale Sergio Serrano, uno studente del secondo anno di dottorato specializzato nello studio della topologia, racconta di come utilizzi questa geometria delle forme per studiare la struttura delle cellule del tumore al colon, che in condizioni di salute hanno una architettura particolare e si deteriorano con l’insorgere del cancro. Il lavoro di Sergio è quello di fornire un aiuto per la diagnosi del cancro.
Siccome si parla parecchio, ultimamente, della zanzara vettore del contagio per l’influenza West Nile, Marco Menale ha deciso di scriverci un articolo per la sua rubrica su MaddMaths! La lente matematica. La matematica può descrivere l’evoluzione di un’epidemia attraverso dei modelli, e, per quanto l’articolo faccia riferimento agli studi per la trasmissione della Dengue del 1998, questi modelli funzionano molto bene anche in questo caso.
Matematica alternativa
Il 22 luglio scorso, la puntata di Radio3 Scienza Matematica da alternativi è stata dedicata alla didattica della matematica. La puntata si è aperta con un’intervista a Simona Pastore, docente di matematica alla scuola primaria di Briga Novarese, che utilizza il metodo Innovamat, presentato da Riccardo Gay. Il secondo ospite è stato Sandro Maccarrone, fisico e divulgatore scientifico, autore di un libro che uscirà a settembre 2023, L’infinito piacere della matematica. L’autore sottolinea che per essere efficaci in aula, bisogna partire da ciò che i ragazzi conoscono per proporre una sfida intellettuale e per strutturare infine i concetti utilizzati. Allo stesso modo Simona Pastore sottolinea come sia importante porre al centro del processo di apprendimento i ragazzi stessi. Al termine della puntata, c’è anche un’intervista a Guido Ramellini, specialista di didattica della matematica presso il Museo della matematica di Catalogna a Barcellona.
Matematica da leggere
Per concludere questa newsletter, alcuni consigli di lettura: oltre al libro di Dario Bressanini Fa bene o fa male? di cui ho parlato poco sopra, che ci mostra il metodo scientifico e ci offre strumenti per verificare l’autenticità delle fonti, il libro Houston, abbiamo un problema, di Bonaventura, Colombo e Miluzio, è un buon modo per approfondire ulteriormente il “funzionamento” della scienza, che procede per tentativi ed errori. I tre autori partono dall’esplorazione spaziale per tracciare una storia della scienza fatta soprattutto di errori e fallimenti. Anche nel racconto del premio Nobel Giorgio Parisi In un volo di storni non mancano le difficoltà e gli errori.
Il numero 9 della Nuova lettera matematica è dedicato alla probabilità, alla statistica e al clima, e nella quarta di copertina riporta proprio l’immagine di Bruno De Finetti.
In edicola si può trovare uno speciale numero della rivista Storica del National Geographic, dedicato alla storia della matematica e ai segreti del pi greco, ad opera del divulgatore Joaquin Navarro.
Buona matematica e buon Ferragosto! Ci sentiamo tra DUE settimane!
Daniela
PS: L’immagine di copertina è sempre presa dal Post
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