240 - 21 aprile 2025

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240 - 21 aprile 2025

Matematica da leggere

Comincio con un paio di suggerimenti di lettura: sono libri che non richiedono troppo tempo, ma che raccontano di matematici, e che mi hanno accompagnato in questi giorni di pausa dalla scuola. Il primo è il fumetto Avevamo i numeri: questo libro è il frutto del Laboratorio di Comunicazione della Conoscenza dell’Università di Perugia, che ha coinvolto studenti e studentesse delle scuole superiori, docenti universitari, disegnatori e sceneggiatori. L’obiettivo principale è stato quello di indagare quanto la terza missione dell’università possa essere efficace, e non poteva quindi mancare al suo interno un Laboratorio di Comunicazione della Matematica. Nella pubblicazione sono stati coinvolti l’INdAM, l’Istituto Nazionale di Alta Matematica “Francesco Severi”, il La-Ma, Laboratorio istituito nel 2022, e la Biblioteca delle Nuvole, «una delle più grandi biblioteche comunali in Italia specializzata unicamente in fumetti ed illustrazione», con sede a Perugia. Questo lavoro ha visto la partecipazione attiva di Nicola Ciccoli, professore associato di geometria dell’Università di Perugia, redattore di MaddMaths! e divulgatore, e di Claudio Ferracci, fumettista, fondatore e referente della Biblioteca delle Nuvole. È lo stesso Nicola Ciccoli a raccontarci il progetto dalle pagine di MaddMaths! rivelandoci che i matematici studiati durante il progetto sono stati quaranta, coinvolgendo «matematici a volte molto famosi, a volte di nicchia, ma attivi nel sociale, in politica, nello sport, con vite piene degli interessi più disparati, distribuiti su tutti i continenti». Le storie selezionate sono state quattordici (quindici, visto che una delle storie racconta di due matematici) e contribuiscono a «raccontare alcuni matematici controcorrente, per ampliare la varietà di storie a nostra disposizione, per confermare che la matematica è semplicemente un altro aspetto della variegata esperienza umana, che può essere praticata sotto ogni cielo e in tanti modi possibili».

Mercoledì 16 aprile ha avuto luogo il primo incontro del ciclo dal titolo “Dialoghi in biblioteca” presso la sala interna della biblioteca del dipartimento di matematica “Guido Castelnuovo” dell’Università La Sapienza di Roma: Elisabetta Strickland ha dialogato con il pubblico sul tema: Donne e scienze, luci ed ombre; il caso emblematico di Emmy Noether. È stato possibile seguire l’incontro online e, per me, è stata l’occasione di incontrare più da vicino la biografia della Strickland, acquistata all’indomani della pubblicazione, nel giugno scorso. In Emmy Noether. Vita e opere della donna che stupì Einstein, non vengono presentati i dati biografici e la carriera professionale, ma anche il contesto nel quale la matematica ha vissuto e il contributo che ha dato con la sua ricerca. Emmy Noether ha catalizzato attorno a sé i più grandi matematici dell’epoca, ha avuto un’«interpretazione visionaria dell’algebra» ed è stata una vera role model. Elisabetta Strickland ci restituisce un bellissimo ritratto di questa donna in un mondo interamente maschile, ebrea in Germania negli anni del nazismo, rivoluzionaria e sovversiva nelle sue idee politiche, che riesce a trovare un suo spazio, prima a Gottinga e poi negli Stati Uniti, creando una fitta rete di legami.

Recensione altrettanto entusiasta è quella di Roberto Natalini tra le pagine di MaddMaths! all’indomani della pubblicazione: «Il libro non richiede una conoscenza matematica approfondita. A chi non avesse una conoscenza universitaria dell’algebra moderna alcuni passaggi potranno dire poco, ma, pur essendo Strickland una gran specialista della materia, il tono rimane sempre semplice e colloquiale. Più che cercare di spiegare in modo approfondito cosa faceva Noether, compito probabilmente impossibile per un testo destinato al grande pubblico, l’autrice ha avuto cura di raccontarci come lo faceva, il suo approccio, il suo modo di impostare i rapporti umani e di confrontarsi in modo sempre positivo con un mondo di fatto ostile e orientato dal pregiudizio.»

(I prossimi incontri organizzati dalla biblioteca di matematica si svolgeranno mercoledì 14 maggio e mercoledì 18 giugno, alle 17.00: il primo riguarderà la matematica delle dinamiche dei gruppi sociali, con Francesco Dell’Isola, mentre con il secondo si parlerà di matematica e cultura con Alberto Cogliati).

 

Matematica eterna

Il Carnevale della Matematica #186 è stato ospitato da MaddMaths! e ha avuto come tema Matematica eterna. Marco Menale racconta il tema, dicendo che «la matematica può essere eterna per la correttezza delle sue dimostrazioni. Una volta dimostrato, un teorema, sotto le ipotesi e nel contesto in cui è stato dimostrato, è sempre valido, non c’è possibilità di sovvertirlo. […] La matematica è eterna anche nel senso dei problemi che continuamente emergono e che si trova ad affrontare. In alcuni casi si tratta di problemi che durano da decenni, secoli. […] L’eternità è nei nuovi problemi che si ritrova ad affrontare la matematica» ed ecco, quindi, l’apertura al presente e al futuro. Per quanto mi riguarda, mi sono soffermata sull’immortalità della matematica, parlando di alcuni libri che sottolineano questo aspetto. Tutto è cominciato mentre, facendo una passeggiata, ascoltavo Timbuctu, il podcast del Post di Marino Sinibaldi: la puntata in questione era quella registrata durante l’ultima edizione di Voices, con l’intervista a Chiara Valerio, intorno al tema “A che servono i libri, se servono”. Sulla scia della riflessione innescata dalla chiacchierata di Marino Sinibaldi con Chiara Valerio, ho deciso di declinare il tema di questo carnevale come immortalità della matematica, ma scegliendo di proiettarmi in avanti attraverso i libri, invece di andare indietro nel tempo.

Matematica, ragazza vincente!

Dall’11 al 17 aprile si è tenuto, a Prishtina in Kosovo, l’European Girls’ Mathematical Olympiad (EGMO): si tratta di «una competizione annuale di 6 problemi matematici, per un punteggio massimo di 7 punti ciascuno, e del valore totale massimo di 42 punti, organizzata in Europa per le studentesse delle scuole superiori, dell’età massima di 20 anni», che si svolge dal 2012. La squadra italiana si è difesa decisamente bene, guadagnandosi un quarto posto dietro la Cina, gli Stati Uniti e l’Australia, con un risultato davvero eccezionale: «tre medaglie d’oro e una d’argento (a un solo punto dall’oro) e il primo posto nella classifica ufficiale riservata alle squadre europee».

 

Matematica che conta

Continua l’iniziativa di MaddMaths! Storie che contano e la seconda storia proposta è quella di Valentina Penza: «laureata in fisica e con un dottorato in Astronomia, è docente di scuola secondaria e collaboratrice con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata». La storia è dedicata a pi greco e il racconto non sottolinea solo la definizione di pi greco e la sua imprevedibilità in quanto numero reale, ma anche il rapporto che il protagonista, Claudio, ha con la matematica, un rapporto che cresce con lui e che lo accompagna tutta la vita, alla ricerca di un significato profondo, visto il disorientamento provocato dal numero irrazionale più famoso.

Anche Federico Benuzzi ama contare, come dimostrato dalla vicenda di Charles Ingram, che nel 2001 ha partecipato all’Edizione inglese del gioco Chi vuol esser milionario? Apparentemente, il protagonista aveva dato risposte a caso, ma Federico Benuzzi mostra come la probabilità di azzeccarle tutte sarebbe stata davvero bassa. In un altro video, pubblicato un paio di giorni fa, Federico Benuzzi ha tracciato la storia del gioco d’azzardo in Italia, dalle galere del Regno delle Due Sicilie al 1992, con il Governo Amato e il rischio della bancarotta, fino al 2009 con il terremoto dell’Aquila, sottolineando come non possano esserci soluzioni semplici a un problema così complesso e richiamando l’importanza di una cultura matematica per fare scelte consapevoli. Nel penultimo video, pubblicato la settimana scorsa, Federico Benuzzi ha raccontato la psicologia del gioco d’azzardo, con il condizionamento delle quasi vittorie che spingono gli avventori a giocare ancora.

 

Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra DUE settimane!

Daniela

 

PS: Anche l’immagine che accompagna questa newsletter è stata “rubata” al Post

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