«Sbagliando si impara. Storie di geni che non si sono arresi» è stato pubblicato dalla casa editrice White Star nel 2022 nella collana National Geographic Kids. Gli autori sono Max Temporelli e Barbara Gozzi: Temporelli è fisico divulgatore, dal 2017 è autore e voce del celebre podcast F***ing Genius, è autore del libro «F***ing Genius» per HarperCollins Italia (2020), di «Innovatori» per Hoepli (2015) e di «Noi siamo tecnologia» per Mondadori (2021), a dimostrazione del fatto che il tema dei geni e delle invenzioni è proprio nei suoi geni. Barbara Gozzi è socia dell’agenzia di storytelling Book on a Tree, senior editor, ghostwriter e autrice di «La maledizione di Bloody Mary» con Fabbri (2021). Le illustrazioni sono di Agnese Innocente, vincitrice del Premio Andersen per il miglior libro a fumetti del 2021, con il libro «Girotondo», scritto con Sergio Rossi.
Il titolo e il sottotitolo ci raccontano già molto del contenuto del libro, svelandoci il valore pedagogico dell’errore e l’importanza di non arrendersi. I protagonisti sono dieci inventori, alcuni meno noti di altri, ma riconoscibili grazie alla celebrità delle loro invenzioni. La rassegna comincia con Thomas Alva Edison e la lampadina, si procede con Jan Ernst Mazeliger, che ha permesso di realizzare calzature in modo industriale, Guglielmo Marconi e le telecomunicazioni, Wilson Greatbatch con il pacemaker, James Dyson con l’omonimo aspirapolvere, Margarete Steiff e l’orsetto Teddy, Stephanie Louise Kwolek inventrice del kevlar, Charles Goodyear con il procedimento della vulcanizzazione, Percy Spencer con il microonde e John Stith Pemberton con la famosissima Coca Cola. Questi otto uomini e due donne hanno realizzato qualcosa di unico, che ha lasciato un segno, ma le loro storie sono costellate di errori: ci imbattiamo subito nei 1999 modi di non fare una lampadina scovati da Edison, che viene però presto superato dai 5126 prototipi di James Dyson, che ha speso 15 anni per realizzare un aspirapolvere. Questo perseverare per sostenere un’intuizione, nonostante gli errori, può portare lontano, può aprire nuove strade, può portare a risultati diversi da quelli che ci si aspettava, come la Coca Cola, la vulcanizzazione e il kevlar, nati da errori casuali. Ma non sarebbe possibile ottenere un risultato, se non ci fossero la passione e la determinazione, ingredienti fondamentali per reggere 15 anni di tentativi. I dieci geni ci dimostrano che per arrivare al successo è necessario andare controcorrente, allenarsi a combattere lo status quo, non ascoltare chi dice che è inutile ciò che stiamo facendo.
Dopo una breve pagina introduttiva di carattere biografico, le invenzioni vengono presentate attraverso un paio di tavole di fumetti, per poi affrontare i dettagli dell’invenzione in un altro paio di pagine, dove campeggia una citazione del genio o un commento al suo lavoro. La conclusione, in poche righe di stampatello maiuscolo, sottolinea quale sia stata la rilevanza dell’errore in quella storia particolare. Le illustrazioni sono una parte centrale del libro: aiutano anche i più piccoli (il libro è pensato per bambini dagli 8 anni) a visualizzare le invenzioni, e l’approccio, pur semplificando i contenuti, permette di cogliere pienamente l’unicità e la straordinarietà di questi dieci “geni che non si sono arresi”.