Il Tao della matematica
Può capitare che un matematico venga accolto come una rockstar. Può capitare se il matematico in questione è Terence Tao, quarantaseienne, australiano di origini cinesi, docente all’Università di Los Angeles, Medaglia Fields nel 2006. Ragazzo prodigio, visto che a 2 anni leggeva da solo e a 7 frequentava il liceo, oggi è uno dei più grandi matematici del nostro tempo o, come lo definisce il Corriere della Sera, l’uomo più intelligente del mondo, considerando che il suo QI è di 230. Terence Tao è in Italia in questi giorni per ricevere il Riemann Prize, premio internazionale alla sua prima edizione, conferito dalla Riemann International School of Mathematics nel 2019 (ma le celebrazioni sono state rimandate al 2021). Il premio viene attribuito a cadenza triennale da un comitato internazionale a un matematico di età compresa tra i 40 e i 65 anni, «che abbia ottenuto risultati di grande impatto nella comunità scientifica internazionale e il cui lavoro sia un tributo alla figura prominente di Bernhard Riemann».
Radio3 Scienza ha dedicato la puntata del 23 settembre all’anticipazione dell’intervista a Terence Tao, che verrà trasmessa integralmente lunedì. Nella prima parte della puntata, dalla quale questo paragrafo prende il titolo, oltre ad ascoltare alcune delle domande rivolte a Terence Tao da Roberta Fulci, possiamo sentire il commento di Daniele Cassani, presidente della Riemann International School of Mathematics. La prima domanda riguarda l’incontro di Terence Tao con i ragazzi del liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese, la seconda riguarda il rapporto tra matematica e pandemia, grazie alla quale Tao riflette sulla comunicazione della matematica e sulla raccolta dei dati, che sono responsabili di dare significatività ai modelli applicati. Daniele Cassani sottolinea la semplicità di questo matematico: la naturalezza è il suo vero punto di forza. Nella seconda parte della puntata, l’ospite è la giornalista Roberta Villa, che si occupa di comunicazione scientifica: viene evidenziato come non sia sufficiente conoscere i fatti per poterli comunicare e come, in questi tempi difficili, gli scienziati intervistati a volte abbiano dato più valore alla propria opinione che ai fatti.
Un nuovo inizio…
«Quando si programma un viaggio, si pensa alla meta che si vuole raggiungere e alle tappe intermedie che costelleranno il tragitto: potrà essere un viaggio preorganizzato a tavolino o vissuto giorno per giorno… oppure una via di mezzo, che parta da un percorso strutturato e che si lasci poi contaminare dai luoghi, dalle persone e dalle nuove scoperte che man mano riempiranno i nostri occhi, i nostri sensi, il nostro intelletto e la nostra anima… per dare poi vita a nuovi pensieri, nuove riflessioni e nuove idee.» Con queste parole Giulia Beltrami, docente di disegno e storia dell’arte presso una scuola superiore di Alessandria, inizia il suo articolo nel quale paragona l’entrata in una nuova classe all’inizio di un viaggio, con gli alunni e i colleghi come compagni di viaggio. Una bellissima metafora, nella quale l’insegnante è la guida che facilita il percorso e motiva i ragazzi, ma continua ad esplorare con loro, per accenderne la curiosità. Questa è la premessa che accompagna gli esempi di itinerari di viaggio forniti dall’autrice e sperimentati con i colleghi del liceo scientifico quadriennale “L.B. Alberti” di Valenza, con i quali ha avuto modo di sperimentare itinerari di didattica collaborativa.
Pensando agli inizi, mi torna in mente il video di gennaio di Davide e Riccardo del MATH-segnale, Oggi interroghiamo! Anni fa, una quarta mi chiese di ragionare insieme sul metodo utilizzato da un collega per scegliere gli interrogati. Non ricordo bene il metodo, ma so che prevedeva carte e dadi e che, in effetti, non era equo. Non pensiate che scegliere chi interrogare usando il numero delle pagine del libro di testo sia più equo o, addirittura, che le probabilità di essere interrogati per primi all’esame di maturità siano uguali per tutti. Davide e Riccardo ce lo spiegano con chiarezza e attraverso qualche grafico e ci mettono in guardia: «ogni tanto ci facciamo ingannare dal concetto di casualità».
Giochi matematici
Con l’inizio della scuola, ricominciano anche gli allenamenti per le gare di matematica come la Disfida e le Olimpiadi di matematica. Non posso, quindi, che dare rilievo alle due lezioni tenute da Alberto Saracco: la prima è una lezione di teoria dei numeri tenuta il 18 ottobre 2015 a Udine, mentre la seconda riguarda la combinatoria e la probabilità e risale al 22 ottobre 2018. Entrambe sono rivolte ai responsabili distrettuali delle Olimpiadi della matematica.
Si aprirà a breve, manca poco più di una settimana, il Festival di BergamoScienza e avrò occasione di partecipare anche quest’anno, guidando i ragazzi del mio istituto. Con la collega che mi accompagna sempre in questa avventura, abbiamo deciso di proporre ai partecipanti un gioco di matematica, che si svolgerà in forma di gioco da tavolo nel corso della settimana, quando le partecipanti saranno delle classi delle scuole medie, e in forma di escape room nel fine settimana, quando i partecipanti saranno singoli privati. Accompagno l’attesa con il filmato Gli attimi da ricordare, realizzato a conclusione dell’edizione dello scorso anno. Ci sono spezzoni delle singole conferenze, per vedere i partecipanti della scorsa edizione, ma la parte centrale del filmato è dedicata alle domande emerse durante il Festival: lo scopo principale degli eventi proposti non è rispondere alle domande, ma far nascere domande e curiosità per il mondo scientifico.
Sempre in tema di giochi, ricordo che è da poco uscito il gioco Mathematicus, progettato dal divulgatore Cesare Baj, dall’Università Bocconi e dall’Università Statale di Milano. La scatola contiene un mondo, con i suoi 525 pezzi e le sue 400 carte, ma questa ricchezza è necessaria perché il gioco possa essere gestito in modalità basica a partire dagli otto anni, o in modalità avanzata. All’interno della scatola troviamo anche un libro, le riproduzioni di un regolo calcolatore e dei bastoncini di Nepero.
Devo citare il canale MATH-segnale anche parlando di giochi, perché il 2 settembre Davide e Riccardo hanno lanciato una sfida originale ad alcuni canali che si occupano di matematica, come Qui Matematica, IrrazionaleX, IlariaF Math, Alberto Saracco e Antonio Distaso. Davide e Riccardo aprono la rassegna parlando di puzzle e facendo notare come il numero di pezzi dei normali puzzle non sia mai primo, essendo il prodotto di una base e un’altezza, visto che i puzzle normalmente sono rettangolari. Non il puzzle del Math-Segnale, che ha proposto cinque diverse versioni di un puzzle da 37 pezzi, «ognuna distinta dalle altre per una caratteristica peculiare». Compito di ogni divulgatore è stato di parlare della matematica nascosta dietro il puzzle che era stato loro recapitato e, devo dire, l’hanno fatto egregiamente. Ho scoperto i numeri cubani e i numeri fortunati e ho imparato davvero un sacco di cose.
Matematica nell’attualità
La matematica continua a invadere il campo della virologia (o è il contrario?) e Alberto Saracco, in occasione della Giornata Internazionale della Matematica (il cui tema era “matematica per un mondo migliore”), ha parlato dell’immunità di gregge in termini matematici. Mi è piaciuta in particolare la citazione di John Von Neumann che compare nel filmato: «Se le persone non credono che la matematica sia semplice è soltanto perché non si rendono conto di quanto sia complicata la vita». Sempre parlando di attualità, non possiamo non citare i modelli climatici, dei quali parla Federico Benuzzi in uno dei suoi brevi video. In particolare, parla della formazione dei cicloni.
Eventi matematici
Dal 6 all’8 ottobre, l’Università di Camerino organizza l’evento Comunicare la matematica, le cui iscrizioni si chiudono il 30 settembre. Il convegno, alla sua terza edizione, è dedicato alla comunicazione della matematica e basta sbirciare tra i nomi del Comitato Scientifico o dei relatori per capire che si tratta davvero di un evento da non perdere.
Dal 29 ottobre al primo novembre si svolgerà il Settimo Simposium, Bellezza e fascino della matematica, organizzato dall’Associazione Mathesis Abruzzo e Matematica e Natura. Il programma sarà pubblicato a breve e sarà corredato di tutte le indicazioni tecniche e logistiche necessarie.
Buona matematica! Ci sentiamo tra QUATTRO* settimane!
Daniela
*Visto che la scadenza delle tre settimane cade in piena BergamoScienza, è bene che mi conceda una settimana più per essere sicura di non tardare…