Algoritmi
Mi piace la capacità di Alfio Quarteroni di spiegare anche i concetti più complessi con semplicità: in questa chiacchierata con Nicola Quadri, per il canale di BergamoScienza, ci parla della barca Alinghi, del funzionamento del cuore e dell’andamento dell’epidemia, interpretando il tutto attraverso i modelli matematici. Vale la pena ascoltare questa chiacchierata, dai toni leggeri e della durata di un’oretta, o di dedicare qualche minuto alla lettura dell’intervista realizzata dal blog Math is in the air a luglio, in occasione della pubblicazione del libro Algoritmi per un nuovo mondo (Dedalo edizioni). Al centro del suo discorso c’è sempre la matematica, che ci aiuta a leggere e interpretare i dati, a usarli per predire, spiegare e controllare la realtà. Anche Aurélie Jean si occupa di modellizzazione matematica e simulazione numerica: in questo articolo di HuffPost viene indicata come «la regina francese degli algoritmi», tanto che nel 2019 è stata nominata tra le quaranta donne francesi più influenti. Anche la Jean parla di amore per gli algoritmi, grazie alla possibilità di usare la matematica per risolvere i problemi della vita concreta. Scopriamo che esiste un bias legato agli algoritmi, che possono portare a discriminare alcune categorie di persone: «Per evitare errori, tutti gli attori che si occupano di algoritmi devono testare e allenarli rigorosamente prima di metterli a disposizione di milioni di persone». Anche il Post parla di algoritmi, nello specifico di cure con gli algoritmi: «le ricerche sull’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina aiutano a capire potenzialità e limiti della tecnologia per terapie e prevenzione».
A cosa può servire la matematica…
Dario Bressanini, l’amichevole chimico di quartiere che si occupa da anni di divulgazione, ha deciso di dedicare un video di mezz’ora all’analisi dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità, per mostrarci gli «effetti nefasti della disinformazione». Per colpa della disinformazione, non solo si crea un brutto clima grazie alla definizione di due schieramenti opposti, ma si genera una paura che inibisce la nostra capacità di fare scelte razionali. Attraverso i numeri, dato che «non serve una matematica sofisticata» come dice Bressanini stesso, ci mostra in azione il paradosso di Simpson, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare nelle scorse newsletter. La matematica può salvarci la vita a più livelli, come ci dimostra la vicenda di Sally Clark, raccontata, con brevità e chiarezza, da Marco Menale per MaddMaths!: si parla di calcolo di probabilità in tribunale, dove ha avuto luogo la storia di Sally, legata alla SIDS, la sindrome della morte in culla. Sempre su MaddMaths!, possiamo trovare un articolo nel quale si parla di matematica applicata, che aiuta a risparmiare e massimizzare la produzione di energia eolica. Si parla anche di una giovane ricercatrice italiana, Martina Fischetti, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e il cui merito è di aver lavorato sulla programmazione lineare per risolvere il problema di modellizzazione proposto, riducendo i tempi di soluzione. Il risparmio di tempo è diventato un guadagno per l’azienda non solo in termini economici, visto che il manager Thomas Hjort ha riconosciuto l’energia che il software ha dato al suo team, «che ora ha il tempo di sperimentare diverse alternative per ogni parco e pensare fuori dagli schemi». L’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta, dell’Agenzia Spaziale Europea, riconosce nelle STEM quelle materie «che consentono di occupare quegli spazi dove si immagina e si rende possibile il futuro». L’astrofisica ricorda che nel 2017 la Francia ha dichiarato la matematica priorità nazionale, «con l'idea che un paese debole in matematica rischia di esserlo anche sul piano dell’economia. Ma non solo. C’è stata la considerazione che chi si sente inadeguato rispetto al linguaggio quantitativo sarà più incline a delegare ragionamenti complessi, a diffidare dell’opinione degli esperti, a dubitare della scienza. È quindi in gioco anche la tenuta della democrazia.»
Non solo video
C’è un nuovo video del MATH-segnale assolutamente da non perdere: si parla del gioco guardia e ladri. Cosa c’entra con la matematica? Il gioco che ci viene proposto è un po’ diverso da quello a cui ci siamo abituati da piccoli, visto che si gioca usando i grafi: come al solito, partendo da un caso particolare e procedendo con l’induzione, gli amici del MATH-segnale riescono a proporci con semplicità la regola generale, ispirati dal libro «The Game of Cops and Robbers on Graphs» (per il quale danno tutti i riferimenti in descrizione). Il secondo video è stato realizzato per il canale TED-Ed e conta oltre quasi due milioni di visualizzazioni: riguarda i simboli matematici e, anche se è in inglese, è sottotitolato correttamente e i cartoni animati aiutano a seguire la storia dei simboli. Il simbolo per eccellenza è l’infinito e ce ne parla Federico Benuzzi, nel suo blog, partendo dai numeri naturali, toccando l’infinito albergo di Hilbert e Gianni Rodari.
Consigli di lettura
F***ing Genius, pubblicato nel settembre 2020 da HarperCollins Italia, è stato scritto da Massimo Temporelli, che si definisce un «defibrillatore culturale». Il libro è una raccolta di otto biografie un po’ diverse dal solito: non solo non ci sono i soliti personaggi, ma soprattutto con il percorso proposto l’autore vorrebbe ispirare il lettore, offrendo «una lezione per provare a migliorarci […] una lezione per imparare a diventare un po’ più simili a questi straordinari pensatori scientifici, capaci di cambiare la traiettoria della nostra evoluzione». Al secondo libro sono particolarmente affezionata: è Oltre le stelle più lontane, scritto da Amalia Ercoli con la figlia Elvina Finzi. Amalia Ercoli è un’ingegnere che non ha bisogno di presentazioni, oltre che una vera role model. Rivolto ai ragazzi delle medie, il libro è stato una fonte di ispirazione per gli animatori che hanno realizzato l’escape room per la nostra partecipazione a BergamoScienza.
Concludo con una breve animazione per spiegare il lavoro di Giorgio Parisi che gli è valso il premio Nobel. Il video è stato realizzato in collaborazione con Giorgio Sestili, che si è occupato della comunicazione scientifica, e Giulio Pompei, che ha realizzato le animazioni. In descrizione c’è anche il testo del video, che può sempre tornare utile per una ripresa in classe.
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela