Buon compleanno!
Apro questa newsletter imitando i Rudi Mathematici, che con il primo articolo della loro celebre e-zine celebrano sempre un compleanno. Mentre scrivo è il 2 aprile ed è il 38° compleanno della seconda (cronologicamente parlando) Medaglia Fields italiana, Alessio Figalli. «Trasporto ottimale» ed «equazioni alle derivate parziali» sono le parole chiave, quando si parla della matematica di Figalli, ma anche modestia e simpatia se si parla del matematico. Ne abbiamo una prova in questa intervista, realizzata quando aveva venticinque anni: tanto entusiasmo e ancora meraviglia per i traguardi già raggiunti. Nel filmato nel quale descrive il suo lavoro in occasione dell’assegnazione della medaglia, risentiamo lo stesso entusiasmo e ancora più meraviglia, mentre possiamo cogliere fino in fondo come la sua matematica abbia contribuito a descrivere il mondo che ci circonda. Nel numero di aprile del 2019 (il numero 243), i Rudi Mathematici hanno dedicato il compleanno proprio ad Alessio Figalli, ma hanno aperto l'articolo parlando di Alfred Nobel. Non è difficile capirne il motivo: la Medaglia Fields, il premio più ambito e più celebre per i giovani matematici, è in realtà poco conosciuta, tanto che i giornali italiani, nel dare la notizia dell’assegnazione del premio a Figalli nell’estate del 2018, hanno deciso di titolare “Un italiano vince il Nobel della matematica!”. Le differenze con il premio Nobel sono davvero tante, a cominciare dall’età, visto che la Medaglia può essere vinta solo prima dei quarant’anni, ma potremmo confrontare anche le cifre, o il fatto che il premio Nobel venga assegnato ogni anno, mentre la medaglia ogni quattro e non necessariamente a quattro matematici, come nel 1974, quando a ricevere il premio è stato Enrico Bombieri e le medaglie sono state solo due. È anche vero che un premio Nobel per la matematica non c’è, secondo la leggenda per colpa della gelosia, o forse semplicemente rivalità, tra Nobel e Gösta Mittag-Leffler o semplicemente perché Nobel era un «uomo estremamente pragmatico», per citare i Rudi: «in qualche modo vagamente positivista, associava forse il progresso alla creazione di macchine, oggetti, insomma a qualcosa di assai tangibile e utilizzabile».
Tra i vari premi della matematica, uno dei più ambiti è il Premio Abel: quest’anno è andato a Dennis Sullivan, per i suoi studi topologici. Il premio è stato istituito nel 2002, in occasione del 200° anniversario della nascita di Abel, «il più grande matematico norvegese che ha lasciato segni indelebili nel mondo matematico». Il ruolo di Sullivan è stato davvero decisivo nell’ambito della topologia, visto che «ha ripetutamente cambiato il panorama della topologia introducendo nuovi concetti, dimostrando teoremi di riferimento, dimostrando vecchie congetture e formulando nuovi problemi che hanno indotto progressi nel campo», secondo il commento del presidente del comitato internazionale del premio Abel ripreso nel post di MaddMaths! linkato.
Non solo video
Chissà quanti degli alunni che stanno ora affrontando la quinta superiore hanno ripetuto il ritornello di questa canzone: Non mi vengono i limiti, limiti, limiti. Sulla musica di Brividi, di Mahmood e Blanco, Arianna Peluso, Mickol Roe Baronia Lasquety e Francesco Arisi hanno realizzato questo filmato, cambiato le parole alla canzone. Voglio sperare che non ci sia il terribile finale paventato nella canzone: «A tendere a zero è solo il mio voto sul foglio. Dai, scritto di analisi, non lasciarmi così». Ma, d’altra parte, già l’inizio è tutto un programma: «Ho svolto mille integrali per te, per sostituzione e parti: la variabile è cambiata, non credo riuscirò a finire i conti».
Continuano gli episodi di Fantamatematica di Stefano Pisani: il 14 marzo è uscito quello dedicato al piday, con 314 fatti poco noti su Pi greco (peccato non duri 3 minuti e 14 secondi...); il 19 marzo è uscito quello su Gauss, perché «Se aveste chiesto all’uomo della strada del 1799 qual era il problema mondiale più urgente da risolvere, vi avrebbe probabilmente risposto: “Sapere quante sono le soluzioni di un’equazione di grado n a coefficienti reali”»; il 26 marzo è uscito il podcast dedicato a John Nash che pare che, alla cerimonia di consegna del premio Nobel, abbia detto: «Sempre che siate davvero tutti qui». Restiamo in attesa del prossimo podcast (pare sarà dedicato a Paul Erdos), ma nel frattempo, se non l’avete ancora fatto, dovete assolutamente ascoltare quelli pubblicati fino ad ora.
Matematica ed educazione civica
Quest’anno ho deciso di dedicare le ore di educazione civica della quinta liceo scientifico alla teoria dei giochi. Il motivo? Semplice: mi incuriosiva e volevo capire se fosse possibile parlarne a livello di scuola superiore, coinvolgendo i ragazzi. L’idea era quella di far nascere una riflessione sulla matematica applicata nella vita reale. Tutto è cominciato con la lettura del libro L’uomo del destino di Bruce Bueno de Mesquita. Dopo una piccola introduzione storica, nella quale ho parlato anche del dilemma del prigioniero, abbiamo esplorato (anche se in superficie) la matematica della teoria dei giochi attraverso altre due lezioni.
La teoria dei giochi è un argomento di grande attualità, purtroppo, come ci ricorda anche Marco Menale che, dalle pagine di MaddMaths!, ci parla della corsa agli armamenti, spiegando il fenomeno matematicamente attraverso il modello di Richardson. Richardson è stato un matematico, che ha prestato servizio come infermiere durante la Prima guerra mondiale, durante la quale ha raccolto «le idee per sviluppare un modello matematico per la corsa agli armamenti». «Il modello di Richardson è chiaro. La corsa agli armamenti di una nazione determina una corsa anche per l’altra. E questo significa rischiare un’escalation.»
Aurelio Virgilio Sanguinetti, giovane insegnante laureato in scienze naturali, ha deciso, invece, di rispondere alla domanda: «Cosa succederebbe se dovesse esplodere una bomba nucleare a Palermo?». La domanda non è casuale, visti i recenti avvenimenti in Ucraina e Sanguinetti ha usato il sito Nukemap per riuscire a dare un’idea, ai propri studenti, dell’entità dei danni sulle abitazioni e sulle cose.
Tra gli argomenti di educazione civica visitabili dalla matematica non può mancare il gioco d’azzardo. Ne hanno parlato anche a Via delle storie, nella puntata del 28 marzo: il programma è in onda tutti i lunedì, in seconda serata, dal 31 gennaio 2022 su Rai 1, e si occupa di approfondimento. Tra gli ospiti della puntata c’erano anche Diego Rizzuto e Olmo Morandi di Taxi1729: ci dicono, come sempre, che «perdere è matematico», sul lungo periodo, eppure le cifre di chi si lascia irretire sono sempre impressionanti.
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela