Matematica (e fisica) a scuola
Nonostante abbia ormai alle spalle vent’anni di esperienza, mi capita di perdere ancora parecchio tempo a preparare le mie lezioni. Magari si tratta di argomenti semplici da un punto di vista contenutistico, visto che quest’anno parliamo di biennio del liceo scientifico, ma, alla ricerca di inizi pieni di effetti speciali, a volte mi perdo sul web. Stavolta la lezione in questione era quella introduttiva di cinematica per la seconda e volevo una mappa della fisica, per fare in modo che capissero in quale punto del percorso si trovano. È così che mi sono imbattuta nelle mappe di Dominic Walliman: fisico, premiato scrittore scientifico, con un dottorato in fisica dei dispositivi quantistici all’Università di Birmingham, al momento lavora alla D-Wave Systems Inc., un’azienda di informatica quantistica di Vancouver. La sua recente TED-talk dedicata alla fisica quantistica per bambini di sette anni mette in luce come sia importante capire la scienza attorno a noi e descrive la fisica quantistica non solo con grande chiarezza, ma soprattutto affascinando l’uditorio. Comincia con il dualismo onda-particella, prosegue con l’effetto tunnel, di vitale importanza per la luce solare, e poi descrive il principio di sovrapposizione, che permette le indagini diagnostiche con la risonanza magnetica. Ciò di cui parla è affascinante anche se controintuitivo, ed è utilissimo dal punto di vista pratico. La fisica quantistica, considerata la branca più incomprensibile, è ricca di aspetti difficili da immaginare, ma che è possibile descrivere grazie alla matematica: è così che la fisica trova nella matematica i propri occhi. Nella seconda parte della talk, Walliman ci indica i quattro principi ai quali potremmo ispirarci per spiegare la fisica nel contesto scolastico (i quattro principi da lui enunciati riguardano la divulgazione). Dopo essersi accertati che l’uditorio sia in grado di comprendere ciò di cui stiamo parlando (a scuola dovrebbe essere garantito dai prerequisiti), dobbiamo ricordarci di non addentrarci troppo nei particolari e di puntare sulla chiarezza invece che sull’accuratezza (in effetti certi particolari potrebbero essere reperiti in fase di studio sui libri di testo), mentre è vitale sottolineare perché riteniamo importante ciò che stiamo spiegando.
Matematica inaspettata
Si creano, a volte, strane associazioni di idee: stavo leggendo un articolo di Lucia Brandoli, riportato su The Vision – una testata dagli interessi variegati, che ha come obiettivo di offrire una “visione di insieme” sugli eventi e sulla realtà – che sottolinea come in Italia il mondo della cultura umanistica continui a snobbare la matematica, mentre chi non ne ha che una conoscenza sommaria prende le distanze da questa disciplina ritenuta ostica. Studi recenti hanno messo in evidenza come la matematica sia percepita in maniera completamente diversa rispetto alle altre discipline e quanto sia decisivo il ruolo degli insegnanti nella motivazione allo studio. Non a caso Lucia Brandoli punta l’attenzione sulla matofobia, ovvero la paura della matematica. L’articolo si conclude riconoscendo che «nella vita di tutti i giorni oggi più che mai avere una solida base matematica è fondamentale, per fare i conti, per non essere fregati, per poter valutare criticamente varie offerte» e l’elenco continua ancora. In effetti, le applicazioni della matematica sono le più disparate, come ci ricorda Stefano Pisani, che dalle pagine di MaddMaths! ci racconta come la topologia ci aiuti a prevedere le mutazioni del SAR-Cov-2: questa parte così originale della matematica non poteva che avere un’applicazione inaspettata! Ma non è c’è solo questo: se chiudiamo il cerchio, tornando alla sottolineatura di Lucia Brandoli sull’importanza del docente nell’apprendimento della matematica, non posso che ricordare il laboratorio realizzato da Sofia Sabatti sulla topologia, e presentato nel suo blog Matematomi. Sofia, insegnante presso l’Istituto Comprensivo Colombo di Venezia e autrice di Diario di bordo, comincia il suo post con un richiamo importante: «sono convinta che insegnare ciò che ci piace sia (certamente un privilegio, ma anche) un dovere. Perché solo quando insegniamo ciò che ci appassiona possiamo essere davvero credibili.» Forse il segreto per combattere la matofobia è questo: lasciarci guidare dalla passione!
Matematica e umorismo
Tra le pagine che leggo sulla mia bacheca su Facebook c’è quella del prof. Vincenzo Giordano, professore presso il Politecnico di Bari e presso il Liceo Scientifico Statale “E. Fermi”, che, a fine agosto, ha condiviso un simpatico post:
Leggi di Murphy della Matematica
1) Nel risolvere un problema, aiuta sempre conoscerne la soluzione.
2) Un’espressione può essere resa uguale a qualsiasi altra espressione, se la si manipola a sufficienza.
3) Gli appunti che potete comprendere perfettamente in classe, si trasformano in geroglifici a casa.
4) I libri di testo sono scritti per coloro che conoscono già l’argomento.
5) Ogni concetto semplice può essere espresso in termini incomprensibili.
6) Le risposte che servono non sono al fondo del libro.
7) I problemi (o gli esercizi) che sapete risolvere non escono mai all’esame.
8) Il problema (o esercizio) che sicuramente non uscirà all’esame, uscirà all’esame.
9) La risposta al problema che non siete riusciti a risolvere all’esame sarà evidente in fase di correzione.
10) Ogni problema è più duro di quanto sembri e richiede più tempo di quanto pensiate. E se vi pare semplice, state seguendo la strada sbagliata.
La dimostrazione che le stesse leggi valgono anche alla scuola superiore è così semplice che è lasciata al lettore…
Da una risata all’altra: ecco la pagina del sito math.it dedicata all’umorismo: un buon modo per vincere la paura della matematica potrebbe avvalersi dell’arte della sdrammatizzazione!
Matematica per il futuro
Probabilmente domenica 18 settembre, Davide e Riccardo del Math-segnale pubblicheranno un video sul proprio canale per parlare di uno dei giochi d’azzardo più celebri nel nostro Paese, il Superenalotto. «Parleremo del concetto di valore atteso e del perché “non giocare” sia la risposta più sensata alla domanda “come faccio a vincere col superenalotto”», come hanno scritto in un post su Facebook. Se ancora non l’avete fatto, iscrivetevi al loro canale e godetevi il video che hanno preparato: ve lo consiglio a scatola chiusa!*
Matematica che passione!
1) Bellissima chiacchierata tra Raffaella Mulas e Lisa Sauermann, docente di matematica al Massachusetts Institute of Technology dall’età di 28 anni, nota per i suoi risultati in combinatoria estrema e probabilistica, ma anche per i suoi successi alle Olimpiadi internazionali della matematica, nelle quali ha ottenuto quattro medaglie d’oro e una d’argento. Questo articolo per MaddMaths! coniuga leggerezza e profondità, nel tipico stile di Raffaella Mulas: si parla dei giochi matematici, di cosa sia la “vera matematica” che si studia all’università, di gender gap, ma la parte che mi è piaciuta di più riguarda la crisi: «Ora penso che molti dottorandi o anche matematici più senior attraversino fasi in cui le cose non funzionano, ma ogni volta in cui sei in una fase del genere, pensi sempre che tutte le altre persone intorno a te abbiano successo. In particolare, su arXiv vedi solo i successi, e non c’è un arXiv di cose che le persone hanno provato a fare e che non hanno funzionato.» Forse bisognerebbe pensare a un ign-arXiv che, come gli igNobel, dia risalto alle idee “fallimentari”: magari anche quelle matematiche potrebbero aprire la strada ad applicazioni inaspettate.
2) Il Festival di BergamoScienza è ormai alle porte: tra meno di due settimane, ci ritroveremo a Bergamo per la Scuola in Piazza, in una festa all’insegna della scienza e del divertimento. I laboratori che stiamo progettando si svolgeranno dal 3 al 16 ottobre, in parte presso la Fondazione Accademia di Belle Arti Tadini onlus di Lovere, in parte presso il nostro Istituto. Questo sodalizio è nato grazie all’iniziativa del dott. Marco Albertario, direttore dell’Accademia, che il 2 febbraio scorso ha aperto un gruppo WhatsApp e ha avviato la discussione con la foto del frontespizio di “Quesiti et inventioni diverse de Nicolò Tartaglia”, seguita da un messaggio: «Magari per BergamoScienza ricavate qualche spunto». I nostri laboratori sono nati così: in una primaverile giornata di sole, mentre sfogliavamo con soggezione questi bellissimi libri, hanno cominciato a germogliare alcune idee. Queste sono state superate dalle proposte dei nostri animatori e, in una corsa contro il tempo per completare i materiali e le simulazioni, si stanno arricchendo di contenuti ed entusiasmo. Il titolo dell’iniziativa è Tarta-scienza, a richiamare BergamoScienza e il nome di Tartaglia, ricreando il sodalizio tra Bergamo (il Festival e Lovere) e Brescia (la città di Tartaglia) per anticipare il 2023, quando Bergamo e Brescia saranno Capitale Italiana della Cultura.
Matematica da vedere…
La youtuber e divulgatrice Ilaria Fanelli (IlariaF Math) è ora disponibile anche in versione “sito”: sul nuovo portale, troviamo un elenco dei video da lei realizzati, ottimi per scoprire «il lato curioso e affascinante della matematica» anche se non si è esperti in materia, «utili da utilizzare nelle proprie classi» e fonte di ispirazione, visto che ce ne sono alcuni in cui Ilaria racconta le proprie esperienze didattiche.
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela
*Il video ora è online: vale la pena investirci un po' di tempo e seguirlo con attenzione! E' spiegato chiaramente perché il modo per vincere al Superenalotto sia... non giocare!