EMS
Il congresso europeo della matematica (European Congress of mathematics – ECM), organizzato ogni quattro anni dalla European Mathematical Society (EMS) è il secondo evento di matematica al mondo, come riporta il sito dell’Unione Matematica Italiana. Durante la giornata di apertura, il 15 luglio, due matematiche italiane, Cristiana De Filippis e Maria Colombo, sono state premiate: il premio EMS è molto simile alla medaglia Fields, visto che viene assegnato a matematici che abbiano un’età inferiore ai 36 anni e non ha un gran premio in denaro. La rassegna stampa dedicata al premio è molto ricca e comincio con la puntata di Radio3 Scienza Matematiche sul podio, del 17 luglio: Roberta Fulci ha intervistato Cristiana De Filippis in diretta, mentre l’intervento di Maria Colombo è stato registrato, avendo appena partorito il quarto figlio. La puntata si è aperta con i ringraziamenti di Maria Colombo, matematica all’École Polytechnique Fédérale di Losanna, che non sono andati solo ai collaboratori o ai docenti e ai mentori che l’hanno accompagnata, ma anche agli studenti che le hanno permesso di crescere. Altra cosa che balza all’occhio è il riferimento al fallimento, componente fondamentale del successo, visto che non ne parla solo Maria Colombo, ma anche Cristiana De Filippis durante l’intervista che le ha fatto Raffaella Mulas. Alla domanda se anche i vincitori dell’EMS Prize possano avere difficoltà, Cristiana De Filippis non ha dubbi: «Mi sento bloccata in così tante cose nelle mie ricerche, che ciò che emerge alla fine è solo la punta dell’iceberg». Questo discorso sul fallimento richiama un po’ quanto aveva detto anche Alessio Figalli (a sua volta vincitore dell’EMS Prize nel 2012) durante un’intervista per l’Università di Padova, quando aveva detto che per riuscire a combattere l’inevitabile frustrazione, si concentrava su più problemi contemporaneamente in modo da riuscire ad ottenere un risultato in qualche ambito.
Anche i media tradizionali hanno dedicato ampio spazio a questo premio e alla matematica, cercando di spiegare in cosa consistano i campi di studio delle due matematiche e andando incontro ad errori macroscopici. D’altra parte, non è così facile spiegare in cosa consistano le ricerche a questo livello, come ricorda Cristiana De Filippis, dicendo che è difficile far capire alla nonna come funzioni il suo lavoro. Per capire un po’ meglio, non resta che cercare tra i siti degli addetti ai lavori: MaddMaths! aveva realizzato un’intervista a Maria Colombo nel 2022 e la ripropone. In essa scopriamo che i suoi risultati hanno a che fare con un campo particolarmente complicato, quello della fluidodinamica. In un articolo di Wired troviamo invece la spiegazione della Teoria della regolarità ellittica, di Cristiana De Filippis. L’ultimo contributo è il comunicato stampa dell’Università di Parma, concesso al sito MaddMaths!, nel quale troviamo un breve video con interviste a Giuseppe Mingione, guida di Cristiana De Filippis, e a Tuomo Kuusi, dell’Università di Helsinki. Mi piace concludere questa carrellata con una delle domande di Raffaella Mulas, che chiede a Cristiana De Filippis quali possano essere i suoi consigli per i ricercatori più giovani, che stanno cominciando il proprio percorso in matematica. Mi piace citarlo, perché è un consiglio particolarmente prezioso, che potrebbe essere utile a tutti coloro che hanno a che fare con la matematica: essere sempre curiosi, avere la volontà di studiare, non lasciarsi spaventare dal duro lavoro o dai fallimenti.
Euro Gold Medal 2024
Le due giovani matematiche non sono state le uniche donne premiate in questa estate: la Euro Gold Medal, il più alto riconoscimento a livello europeo nel settore della ricerca operativa, è stata assegnata a Maria Grazia Speranza, professoressa ordinaria dell’Università degli Studi di Brescia e autrice del saggio “Il cognome delle donne”. I racconti di questo premio e di questo saggio vengono fatti da Alice Raffaele, dalle pagine di MaddMaths!, e tutto parte dalla sua esperienza personale, dalla scelta di dedicare la tesina della maturità proprio al ruolo delle donne. Il racconto è particolarmente interessante e piacevole da seguire e mostra come sia ancora lungo il percorso della parità di genere. A questo proposito, non posso non citare l’ultima lettura che ho fatto in proposito e che si intitola L’invenzione di Eva, scritto da Alessandro Barbaglia, libraio e scrittore, noto per “La mossa del matto”, dedicato alla figura di Bobby Fisher. Il racconto della vita di Hedy Lamarr è fatto con dovizia di particolari, ma anche con grande ammirazione, mostrandola in tutte le sue sfaccettature. Generalmente, Hedy Lamarr è ricordata come attrice e come la donna più bella del mondo, ma nel libro è raccontato il suo risultato più grande, ovvero l’invenzione del Wi-fi. Alessandro Barbaglia riesce a descrivere questa donna attraverso una prospettiva particolare: l’io narrante ha una sorella geniale e molto originale, con la quale ha un rapporto difficile, perciò usa la figura di Hedy Lamarr per ricucire il rapporto con lei e, al tempo stesso, la vicenda della sorella diventa la chiave di volta per poter capire la vita di Hedy Lamarr, il suo essere così fuori dagli schemi. Il libro è assolutamente da leggere e offre numerosi spunti di riflessione.
Matematica alle Olimpiadi
Le Olimpiadi si sono aperte con la spettacolare cerimonia inaugurale venerdì 26 luglio e per un paio di settimane molti dei nostri discorsi ruoteranno attorno a questa grande celebrazione dello sport. Può sembrare strano, ma in mezzo agli sportivi può essere che si parli di matematica, come dimostrato da Anna Kiesenhofer, medaglia d’oro nel ciclismo su strada a Tokyo (ma purtroppo solo trentatreesima quest’anno) e docente all’EPFL di Losanna. La matematica può anche rivelarsi utile per migliorare le prestazioni nello sport, come riportato nella puntata di Radio3 Scienza del 25 luglio Numeri da Olimpiadi. Fra le varie figure che circolano all’interno del villaggio olimpico, potremmo trovare anche Ken Ono, matematico di fama internazionale, consulente della nazionale statunitense di nuoto, ma non è la prima volta che la matematica viene coinvolta a questo livello, come ci ha insegnato l’esperienza di Alfio Quarteroni, matematico al Politecnico di Milano, all’EPFL di Losanna e fondatore di Mox Off. Alternando la sua voce, in diretta, con quella registrata di Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale maschile di pallavolo, Luca Tancredi Barone ci guida alla scoperta della matematica all’interno del più grande evento sportivo.
Comunicazione e divulgazione matematica
È stato interessante leggere lo scambio, provocato da Daniele Gouthier, in merito alla comunicazione e alla divulgazione della matematica. Dopo la proposta di Gouthier di supplire alla carenza di sedi per la ricerca e la formazione in comunicazione della matematica, vista la bassa accettazione sociale della matematica, sono seguite alcune interessanti risposte che hanno fornito diversi punti di vista. La prima risposta è stata quella di Nicola Ciccoli, che ha offerto il punto di vista del docente universitario, sottolineando come le attività di divulgazione e comunicazione siano retribuite solo occasionalmente, ma mostrandosi comunque perplesso in merito all’idea di proporre corsi di formazione in comunicazione per tutti, auspicando un confronto di esperienze per paura che vengano propinate certezze universali. Domingo Paola offre il punto di vista «dell’insegnante interessato alla e coinvolto attivamente nella ricerca in educazione matematica» e si concentra sul tema della comunicazione matematica, intesa come attivazione di «conoscenze, metodologie e strategie che possano essere efficaci ed efficienti per favorire la comprensione e l’apprendimento di conoscenze matematiche presso un determinato pubblico». Paola accoglie l’invito al confronto di Ciccoli e sottolinea come ci siano già in essere possibilità di formazione, almeno per la parte pre-universitaria. Nel suo intervento, Marco Menale, come ricercatore universitario, riflette su quanto poco sia valorizzata in ambito universitario la comunicazione matematica, visti gli inviti ricevuti a non perdere tempo con la divulgazione per non compromettere la propria carriera. L’ultimo intervento ci permette di gettare uno sguardo oltralpe, visto che è firmato da Simone Ramello, dottorando all’ultimo anno presso l’Università di Münster in Germania e la differenza rispetto alla situazione italiana è più chiara che mai: «mi è stata data l’opportunità di avere una posizione part-time per produrre un podcast di interviste a ricercatrici e ricercatori del dipartimento, un’attività che altrove sarebbe stata puro volontariato».
Matematica in leggerezza
Concludo questa newsletter in leggerezza con alcuni contenuti di YouTube. Comincio con il video di IlariaF Math che parla del binomio Escher e Doctor Strange, all’indomani della sua visita alla mostra di Escher e nel pieno di una maratona Marvel, prima di buttarsi a pesce a studiare per l’abilitazione. Le sfide di Presh Talwalkar per MindYourDecisions sono sempre coinvolgenti: in questo caso il piccolo quesito ha messo in crisi un papà che voleva aiutare la propria figlia con i compiti a casa. Federico Benuzzi non perde occasione per parlarci della fisica, e in questo caso l’occasione è offerta dal parkour, che può essere realizzato proprio conoscendo la fisica nascosta, mentre non mancano riflessioni didattiche, come nel video “Fa schifo”, detto da uno dei giovani spettatori, come amara riflessione su se stesso. In queste ultime settimane, Federico sta approfittando dei social anche per rilanciare alcune riflessioni di didattica svolte negli anni attraverso il suo blog, come Lezioni divertenti, dell’aprile del 2018.
L’ultima puntata della Matematica danzante è stata dedicata a Pierre de Fermat: Raffaella Mulas racconta le vicende legate al (famoso) ultimo teorema, dimostrato solo sul finire del millennio scorso da Andrew Wiles, e conclude il video in maniera sibillina e perfettamente in tema.
Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela