Martedì, 19 Luglio 2016 08:30

82 - 4 Marzo 2016

Venerdì 26 febbraio alle 16.30, presso la sede del Museo delle Scienze di Trento, ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra “MadeinMath. Scopri la matematica del mondo”. La mostra prosegue il percorso iniziato da “MateinItaly. Matematici alla scoperta del futuro”, che si era tenuta nell’autunno del 2014 presso la Triennale di Milano. “I visitatori del MUSE di Trento, fino al 26 giugno, con MadeinMath godranno di un affaccio sulla Matematica per scoprire come questa sia dappertutto! Ogni ambito della nostra vita ha un suo lato matematico.” “Quello di Made in Math è un percorso che attraversa la nostra storia, abbracciando il passato, la contemporaneità e le sfide del futuro di questa disciplina ma con un obiettivo ben preciso: far comprendere anche ai più scettici – attraverso un approccio giocoso e diretto – che i matematici sono utili al mondo molto di più di quanto si possa pensare.” Dopo aver visitato MateinItaly, penso che anche questa mostra riuscirà a raggiungere gli obiettivi che si propone, ma sono soprattutto convinta che i matematici siano più utili di quanto si possa pensare.

Ad esempio, possono aiutare a ridurre la congestione aeroportuale: durante i viaggi, capita spesso che l’aereo, dopo l’imbarco, rimanga a lungo in pista prima del decollo, in attesa e consumando inutilmente combustibile. “Un gruppo di ingegneri del MIT si è interessato al problema proponendo una soluzione”. Il modello è stato testato in alcuni aeroporti e “i risultati preliminari suggeriscono che sarà relativamente facile implementare il modello anche su altri aeroporti.” Che dire poi della sfida dell’Università di Torino? “Sconfiggeremo la malaria con la matematica”: pare infatti che uno studio, lanciato dall’ateneo torinese con la collaborazione di ricercatori americani e inglesi, “permetterà di definire meglio il vaccino che previene la seconda malattia infettiva più diffusa al mondo.” Il vaccino sta entrando nella fase dei test clinici, ma, visto che si tratta di un vaccino sintetico realizzato con delle nanoparticelle autoassemblanti, non è possibile definirne la struttura attraverso delle prove sperimentali. La matematica può aiutare a superare questo ostacolo.

Una chiacchierata davvero interessante quella di Adam Spencer per Ted: Adam conduce un talk show presso una radio australiana e riesce a ottenere gli ascolti più alti, nonostante non parli solo del tempo, del traffico e della politica locale, ma anche di scienza e matematica. In questa sua chiacchierata, datata febbraio 2013, ci parla dei numeri primi: “Numbers are the musical notes which the symphony of the universe is played”, (i numeri sono le note musicali con le quali è suonata la sinfonia dell’universo) un modo poetico di parafrasare la celebre frase di Galileo. Dai numeri primi al bosone di Higgs, passando attraverso la spettacolare tecnologia che accompagna, ormai abitualmente, le scoperte scientifiche, Adam Spencer ci guida in questo percorso con ironia e senso dell’umorismo, regalandoci alcune perle di saggezza. E, come dice lo stesso Spencer, “Don’t freak out!” (non date di matto!): è più difficile seguire il suo velocissimo inglese che capire la parte matematica del suo discorso!

Bloccato in una foresta pluviale, hai mangiato un fungo velenoso: per poterti salvare, hai bisogno di un antidoto che viene secreto da una particolare specie di rane. Sfortunatamente, solo le rane femmine producono l’antidoto ed è praticamente impossibile distinguere i maschi dalle femmine, tranne che per il verso distintivo dei maschi. Come può aiutarci la matematica a risolvere questo indovinello proposto da Ted ed? Con la probabilità condizionata… Il tema della probabilità è protagonista anche del blog Mathisintheair: “Questa frase è falsa… Le illusioni della mente tra matematica e intuito: logica e paradossi probabilistici”. Tra i paradossi probabilistici non può mancare il celebre paradosso di Monty Hall… buona lettura!

Visto che, sia in questa newsletter che in quelle scorse, Ted è stato citato parecchio, non può mancare il riferimento all’accordo tra il Miur e Ted, con il lancio del primo TEDxYouth per gli studenti italiani. “TED è un’organizzazione non-profit votata alle ‘idee che meritano di essere diffuse’” e ha preso avvio con una conferenza di quattro giorni in California trent’anni fa. “È diventata un format diffuso in tutto il mondo, con molte iniziative in tutto il mondo e progetti volti a creare una piattaforma globale per diffondere conoscenza e idee.” Con il protocollo triennale d’intesa tra MIUR e TED, “gli insegnanti e gli studenti delle scuole superiori potranno avvalersi dei percorsi formativi dei TED-Ed Clubs” in modo da “incrementare le competenze argomentative e la capacità di parlare in pubblico degli alunni, sia in italiano che in lingua inglese.” Se avete una chiacchierata da proporre, potete candidarvi fino al 30 settembre, registrandovi sul portale linkato all’interno dell’articolo. “Gli 11 finalisti, selezionati dal web e da una giuria qualificata, saliranno sul palco di TEDxYouth@Bologna 2016 presso l’Opificio Golinelli di Bologna il 12 novembre 2016, in contemporanea con numerosi altri eventi TEDxYouth in tutto il mondo.”

Per i più piccoli, o per tutti coloro che volessero mettersi alla prova con un simpatico giochino di fisica: The Incredible Machine. Basta accettare di disattivare il puntatore del mouse e si può giocare on line. Citando Wikipedia: la serie è iniziata nel 1992 e “nella modalità principale bisogna sistemare gli oggetti dati in maniera tale da creare una reazione a catena che esegua il compito richiesto (tipo ‘mettere la palla nella scatola’ o ‘accendere una candela’). Sono disponibili oggetti di ogni tipo: corde, carrucole, generatori elettrici, torce, forbici, candele e addirittura gatti e topi.” Provate! È davvero divertente e, soprattutto, intelligente!

Magari qualcuno ha voglia di mettersi alla prova con la vera fisica e vorrebbe tanto rivelare il passaggio dei raggi cosmici: in tal caso, potrebbe provare con l’acquisto di un kit per costruire un rivelatore di particelle fai da te, proposto dal sito dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare!

Concludo la newsletter con un po’ di dolcezza… come si può dividere una torta, perché tutti coloro che sono coinvolti siano contenti della divisione effettuata?

 

Buona matematica! Ci sentiamo tra due settimane!

Daniela

Letto 2634 volte Ultima modifica il Martedì, 19 Luglio 2016 08:45
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