Perché i matematici trovano la matematica emozionante? A pochi giorni di distanza dal pi-day, non c’è modo migliore per cominciare questa newsletter. L’intervista di Ted-Ed si riferisce a una delle chiacchierate condivise tempo fa (e che vi consiglio di vedere, se non l’avete già fatto, Math is forever, ottobre 2014), ovvero quella di Eduardo Sáenz de Cabezón, professore di matematica all’Università di La Rioja, in Spagna: Eduardo sospetta che quando la gente gli chiede quale sia l’utilità della matematica, gli stia in realtà chiedendo perché sia necessario studiare matematica a scuola. Eppure la matematica rivela verità insondabili, può essere bella quanto la poesia o l’amore e dura per sempre, meglio dei diamanti!
Come dice, nei giorni scorsi si è celebrata la festa del pi greco, il 14 marzo: forse non tutti sanno che qualcuno sostiene che dovremmo festeggiare il 28 giugno, invece del 14 marzo (si riferisce al doppio di pi greco), o forse non tutti sanno che ha infinite cifre e che può essere solo approssimato da un numero razionale, visto che pi greco è irrazionale. In caso non siate molto informati, consiglio questo cartone animato di Ted che parla appunto, in termini semplici, di pi greco e della sua storia. Pietro Greco, scrittore e giornalista scientifico, ha pubblicato un libro, “Storia di p”, uscito ieri : “il libro ripercorre la storia della scoperta del pi greco” e al link indicato potete trovarne un estratto, “il capitolo dedicato allo studio della matematica e, di conseguenza, del pi greco nel mondo islamico fra il 700 e il 1500 circa, dopo il grande impulso che era venuto in precedenza dagli studiosi del mondo greco.”
Nel Liceo dove lavoro, quest’anno abbiamo deciso di festeggiare il pi greco in un modo un po’ originale, chiedendo agli alunni di realizzare un aritmogramma, ovvero una poesia composta in modo tale che il numero di lettere di ogni parola corrisponda a una regola numerica prestabilita. In questo caso, la regola è insita nelle cifre decimali del pi greco: ad ogni cifra dello sviluppo decimale di pi greco corrisponde una parola formata dallo stesso numero di lettere. Sono arrivati componimenti originali e con i contenuti più vari e la nostra idea è piaciuta così tanto che anche un istituto comprensivo di un paese vicino ha deciso di partecipare, fuori concorso. Anche Francesco Bonesi, per il blog Mathisintheair, ha scelto di realizzare una poesia su pi greco, ma non un aritmogramma… diciamo che non gli manca l’originalità!
Il 14 marzo è anche il compleanno di Albert Einstein e il modo migliore per celebrarlo è guardare questo simpatico video realizzato da Larry Lagerstrom per Ted Ed (ma oggi la newsletter è tutta dedicata a Ted??) nel gennaio del 2015. Il filmato riassume l’annus mirabilis, ovvero il “miracle year”, di Einstein, il 1905. Nei giorni scorsi, grande clamore ha suscitato l’ulteriore conferma della relatività generale di Einstein, con la rivelazione delle onde gravitazionali. La prima conferma sperimentale della teoria einsteiniana ebbe luogo nel 1919 ed il protagonista di questa conferma fu un astronomo quacchero, Arthur Stanley Eddington. “Le sue competenze e la sua intuizione matematica consentirono a Eddington di appropriarsi dei concetti fondamentali della teoria einsteiniana e a diventare, nel corso dei mesi successivi, il primo scienziato a diffondere le idee della relatività generale nel mondo anglofono”. La storia ci viene raccontata da Eva Filoramo, traduttrice editoriale specializzata in saggistica scientifica. La vicenda è raccontata nel film per la TV “Il mio amico Einstein”, realizzato nel 2008 e consigliatissimo! Su youtube è possibile vedere gli ultimi sei minuti del film, perciò se non volete incorrere in spoiler, rinunciate alla visione!
Sono passati vent’anni dalla dimostrazione dell’Ultimo Teorema di Fermat ad opera di Sir Andrew Wiles e, nei giorni scorsi, è stato nominato vincitore del Premio Abel, l’onorificenza assegnata ogni anno dal governo norvegese ai più importanti matematici del pianeta e considerato, insieme alla medaglia Fields, l’equivalente del Premio Nobel per la matematica. La semplicità del problema è tale che Wiles se ne innamorò all’età di 10 anni e lo studiò per il resto della sua vita, “fino ad imbarcarsi, una volta diventato professore di matematica a Princeton, in una solitaria ricerca durata sette anni”. Secondo Maurizio Codogno, “ci sono almeno due motivi per cui questa assegnazione ha perfettamente senso”: le tecniche usate da Wiles “hanno aperto un nuovo campo di azione nella teoria dei numeri” ed inoltre, con il suo lavoro, ha contribuito a fare una grande pubblicità alla matematica, tanto che parecchi ragazzi si sono avvicinati alla materia, per seguire una carriera in questo campo, “proprio perché Wiles ha mostrato come ci sia ancora spazio per la creatività di una persona e per avere davanti a sé un compito che potrebbe cambiare la propria vita.”
Concludo con l’elenco di Mathone di 50 siti per chi studia matematica. Secondo le promesse “molti di questi siti ti aiuteranno e renderanno il tuo apprendimento ed insegnamento della matematica molto più semplici”. Mentre per la fisica, consigliatissima è la rivista (interamente gratuita) Asimmetrie, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: “una rivista di informazione e divulgazione, piena di curiosità e approfondimenti sulla fisica delle particelle”, utilissima sia per cultura personale che per la didattica.
Buona matematica! Ci sentiamo tra due settimane!
Daniela