A volte, durante lunghi viaggi in auto, è comodo avere con sé i podcast di Radio3 Scienza per ascoltare qualcosa di interessante e non lasciarsi prendere dalla noia, quando il traffico si fa troppo caotico. Mi sono così ritrovata ad ascoltare la puntata del 14 settembre scorso, “La formula della creatività”: si parla di Emma Castelnuovo, “una delle menti più creative nel trovare modalità semplici e avvincenti per avvicinare i bambini alla matematica”. Le ospiti della puntata, condotta da Rossella Panarese, sono Carla Degli Esposti e Nicoletta Lanciano, che hanno pubblicato la prima biografia della matematica. Quasi per caso, ho poi ascoltato la puntata del 16 aprile dell’anno scorso, “Un gioco da ragazzi?”: la puntata comincia con l’indovinello di Cheryl, Albert e Bernard, un gioco logico che più di un anno fa era diventato virale sul web e del quale si era parlato anche tramite questa Newsletter. Intervistato dal conduttore Matteo De Giuli, Luigi Amedeo Bianchi, matematico della commissione scientifica per le olimpiadi italiane, spiega l’indovinello e parla dei giochi matematici, in particolare delle olimpiadi della matematica, le cui prime fasi si svolgeranno entro la fine del mese. La parte finale della puntata è dedicata ancora a Emma Castelnuovo, a un anno dalla sua scomparsi. Questa volta viene intervistato Franco Lorenzoni, suo allievo e oggi maestro e scrittore. Non può mancare l’intervista realizzata da quelli di Redooc proprio a Emma Castelnuovo per il mese delle STEM: Emma è figlia e nipote d’arte, ha vissuto le persecuzioni razziali durante la seconda guerra mondiale, in quanto ebrea, ma soprattutto è stata un’insegnante che ha rivoluzionato completamente il modo di insegnare la materia. Tra le citazioni importanti e rivoluzionarie di Emma potrei proporvi quella ripetuta dai suoi allievi durante le interviste: “Concedete ai vostri alunni il tempo di perdere tempo!”. Sempre impegnati e di corsa, anche a scuola, a volte ci dimentichiamo che il processo di apprendimento ha bisogno di parecchio tempo per realizzarsi.
Il 28 ottobre scorso, alle 21, in occasione del Festival della Scienza di Genova, è stata presentata una conferenza-spettacolo, “Racconto Cosmico”, cui è stato possibile assistere anche in streaming. Per chi se la fosse persa, fortunatamente è possibile vederla nella registrazione di qualche anno fa, sul portare raiscuola. La conferenza ha come sottotitolo “Spazio, materia e gravità nell’evoluzione dell’universo” e ha inizio con la narrazione di Maria Giulia Scarcella, che ci accoglie con il racconto “I sette messaggeri” di Dino Buzzati. Protagonisti dell’evento sono Viviana Fafone, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il fisico sperimentale Fernando Ferroni, presidente dell’INFN e il fisico teorico Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN. Sottolineo il fatto che l’uno è sperimentale e l’altro teorico perché, nel corso dello spettacolo, i due si “scontrano” simpaticamente, proprio per la propria visione e i propri studi completamente diversi, nell’ambito della fisica. Nello spettacolo trovano spazio le musiche al pianoforte di Umberto Petrin e le illustrazioni animate di Luca Ralli che aiutano a capire ancora meglio gli argomenti trattati dai fisici. Nello spettacolo presentato in occasione del Festival della Scienza, i tre fisici erano guidati da Neri Marcoré, che, con la propria leggerezza, contribuiva a rendere piacevole e a stemperare la fatica dell’apprendimento di nozioni così importanti, mentre nella versione registrata per raiscuola il conduttore è Patrizio Roversi. “Protagonisti del racconto: l’origine e l’evoluzione dell’universo, la sua struttura fatta di oggetti visibili e invisibili, la materia oscura e le altissime energie delle particelle accelerate nei grandi acceleratori, la relatività di Einstein e le onde gravitazionali”.
Maria Colombo, 27 anni è la matematica più promettente del momento ed è stata intervistata tempo fa da Silvia Bencivelli per l’inserto D La Repubblica: MaddMaths ci ripropone l’intervista. Un percorso emozionante, quello che ci viene descritto nell’intervista: Maria ha bruciato tutte le tappe a partire da quando, aveva appena dieci anni, il nonno ha notato che aveva fatto tutti i test matematici di un giornalino per ragazzi più grandi. Della matematica dice: “Ha una caratteristica unica: dai greci in poi, quello che è vero è vero per tutti. Ha un modo di procedere logico che rende la verità oggettiva e universale.”
Sara Zahedi è l’unico vincitore femminile dello European Mathematical Society Prize per il 2016: l’intervista, pubblicata da MaddMaths, è stata condotta da Roberto Natalini. Nata a Teheran e cresciuta in Svezia, non è solo impegnatissima in ambito matematico, ma è anche una mamma di due bambini piccolissimi.
L’invisibile soffitto di vetro, la barriera invisibile che impedirebbe a molte donne di veder riconosciuti i loro meriti, sembra in questi giorni più presente che mai e per dare un’altra piccola spallata a questo soffitto, il blog Oggiscienza ha inaugurato alla fine di ottobre una nuova rubrica, “Ipazia”, in onore della celebre matematica dell’antichità. In questa rubrica verranno raccontate “storie di scienziate del passato e del presente”: “Viene da chiedersi se ci sia davvero bisogno, nel 2016, di uno spazio specifico dedicato al contributo delle donne alla scienza.” Ma pare che sia proprio necessaria, da quanto si legge nell’articolo, anche nel 2016! Ecco perché è appena nato 100esperte.it, un portale che mette a disposizione dei media un elenco di ricercatrici pronte a rispondere alle domande dei giornalisti, visto che spesso, quando c’è da commentare una scoperta, l’intervistato è un uomo. È praticamente un “catalogo online delle scienziate italiane”: “non soltanto vuole fornire un qualificato elenco di fonti, sulle discipline scientifiche più disparate, ma offre ai giornalisti un florilegio di competenze nascoste che possono soltanto arricchire il dibattito o addirittura inaugurare temi nuovi”. Il portale è stato inaugurato al Festival della Scienza di Genova lo scorso 3 novembre.
Concludo con la lista dei dodici risultati matematici più controversi: si comincia con il problema di Monty Hall e si prosegue con il paradosso del compleanno. Le spiegazioni, anche se in inglese, sono semplici e accompagnate da simpatici disegni, perciò alla portata di tutti!
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela