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Ai primi di novembre, la pubblicazione di un’intervista a Conrad Wolfram su un quotidiano spagnolo ha sollevato un bel po’ di discussioni anche nei gruppi Facebook italiani dedicati alla matematica: il Pristem della Bocconi ha voluto dedicare un po’ di spazio all’argomento, pubblicando integralmente l’intervista. Il quarantasettenne Conrad Wolfram è il fondatore di CMB (Computer-Based Maths) compagnia il cui scopo sono le applicazioni del calcolo numerico. Tra i vari prodotti creati da Wolfram, il programma online di calcolo WolframAlpha, che sicuramente tutti abbiamo usato almeno una volta. Secondo Wolfram, «I problemi reali del XXI secolo possono essere risolti solo utilizzando i computer e per questo il loro utilizzo deve entrare nel sistema educativo come parte fondamentale del programma di matematica». D’accordo con lui, ma questo non significa, a mio modo di vedere, che il calcolo sia da buttare alle ortiche: mentre i miei alunni si accingevano a preparare l’Esame di Maturità Scientifica durante la scorsa primavera, capitava spesso che usassero il programma di calcolo online e capitava anche che, alla luce del risultato, rimettessero in discussione quanto fatto in classe, solo perché non vedevano la coincidenza dei risultati. «Imparare a sapere come utilizzare il computer non significa far lavorare meno…
Ci sono esperienze così totalizzanti, che riesci quasi a sentirti crescere. Per me è stato così durante le due settimane di BergamoScienza: le mie riflessioni di oggi prendono spunto da questa intensa avventura e non solo… Nel mio percorso di insegnante, c’è una costante: non smetto mai di farmi domande e di cercare risposte, di lasciarmi mettere in discussione da ciò che faccio e di vivere sull’onda del cambiamento! Insegno al Liceo “Decio Celeri” di Lovere e per il secondo anno consecutivo abbiamo deciso di partecipare al Festival di BergamoScienza, diventando una delle 332 scuole protagoniste della manifestazione. Le vere protagoniste, però, non sono le scuole, ma i ragazzi, animatori volontari dei laboratori che ogni scuola decide di sostenere: nel nostro caso, l’argomento è stato il cerchio. Un argomento matematico, per dimostrare che la matematica non è solo fatica e per imparare a coglierne la presenza nella quotidianità. Tre laboratori e una mostra, per esplorare la complessità di questa figura geometrica, apparentemente banale, in realtà ricca di applicazioni e curiosità. Come insegnante, sono abituata a essere al centro del cerchio, con i miei alunni tutti alla stessa distanza da me, per insegnare, per guidare e, a volte, anche per intrattenere. Durante BergamoScienza,…
Prima che venissero assegnati i premi Nobel per la fisica, Physics Today ha deciso di esaminare tutte le 495 persone nominate per il premio fino al 1966 (non si può andare oltre, visto che la commissione per l’assegnazione del Nobel rilascia i dati relativi alle nomination cinquant’anni dopo). Riguardando tutte le nomination si possono conoscere tutte le motivazioni che hanno portato a scegliere i vincitori. I fisici che sono stati nominati ma mai inclusi sono Arnold Sommerfeld (nominato 84 volte), Lise Meitner, Nikola Tesla e Neville Chamberlain. Nei giorni scorsi il Nobel per la fisica è stato assegnato a Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne, i tre scienziati di LIGO, l’interferometro che ha registrato le onde gravitazionali, a coronare un lavoro durato quarant’anni. Barry Barish è membro del Comitato Scientifico del GSSI ed è anche per questo, ma non solo, che il premio Nobel ha un po’ di sangue italiano: “sono più di mille i ricercatori di tutto il mondo, che in quasi mezzo secolo sono riusciti a raggiungere un traguardo che perfino ad Einstein sembrava impossibile, regalandoci uno sguardo nuovo sull’universo.” Notizia dei giorni scorsi, meno piacevole, è la scomparsa a soli 51 anni di Vladimir…
Tutti conosciamo le mele del Trentino, visto che quasi 1/5 delle mele consumate in Italia ha questa provenienza, ma probabilmente è meno noto che la malattia più grave che può colpire i meli si chiami ticchiolatura: “le foglie si ricoprono di macchie bruno olivastre e le mele, tappezzate di macchie nerastre che provocano fessurazioni sulla buccia, risultano talmente danneggiate da non poter essere più vendute.” Per combattere questa malattia, si è fatto un uso combinato di immagini geolocalizzate catturate da un drone e di dati meteo per realizzare un algoritmo che permettesse di individuare con buona approssimazione le piante con un rischio più elevato. Evidentemente, la matematica non è incomprensibile come vorrebbero farci credere i pubblicitari e studiarla potrebbe contribuire, con una mela al giorno, a levarci il medico di torno o se non altro a incrementare il nostro stipendio del 10% in più… Che cosa hanno in comune Euclide, Einstein all’età di dodici anni e il Presidente Americano James Garfield? Tutti e tre hanno dimostrato in modo elegante il teorema di Pitagora: questo è l’incipit della lezione di Ted-Ed realizzata da Betty Fei, che ci fornisce i dettagli, attraverso un cartone animato particolarmente chiaro, di queste famose dimostrazioni. Mi…
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