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Se avete figli in età scolare (o se siete un figlio in età scolare), una delle domande che sentite ricorrere più frequentemente alla fine dell’estate è: “Hai finito i compiti?”. Come se già non bastasse l’ansia causata dall’imminente rientro a scuola, l’estate che volge al termine e i compiti… ancora in alto mare! Redooc cerca di offrirci un modo per affrontare l’ansia per i compiti, grazie alla mindfulness: concedersi una pausa, fare un bel respiro ed esercitare un po’ di disciplina. Sembra complicato, ma per portare a termine qualsiasi cosa, basta, davvero, solo un po’ di esercizio… Un compasso e un righello… ma anche: un cartoncino, un paio di forbici e del nastro adesivo… l’anno scorso, abbiamo costruito tassellazioni in tutti i modi per la XIV Edizione di BergamoScienza. Quest’anno, il tema centrale è il cerchio e, come suggerisce questa Ted Lesson di Eric Broug sul disegno geometrico nella cultura islamica: “Qualsiasi cosa comincia con un cerchio”. In altre parole: dalle tassellazioni abbiamo fatto un passo indietro e siamo approdati al cerchio. Il fil rouge, però, è sempre lo stesso: divertirsi con la matematica! Ed evidentemente, Sir Michael Atiyah (vincitore della Medaglia Fields e del Premio Abel) si diverte così…
Lo scorso 14 luglio (o forse il 15… dipende dalle fonti) è scomparsa Maryam Mirzakhani, la prima donna a ricevere la Medaglia Fields nel 2014. Iraniana di origine, si è trasferita a Harvard dopo la laurea, completando il dottorato con una tesi sulla geometria delle superfici iperboliche. “Mirzakhani si definiva una pensatrice lenta che gravitava intorno ai problemi più profondi. Il marito Jan Vondrak, anch’egli matematico, raccontava che una volta, da fidanzati, andarono a correre: ‘Io ero in forma, lei gracile. Così all’inizio io ero in testa. Ma un’ora dopo mi ero fermato. Lei invece continuava a correre, alla stessa velocità’.” Val la pena rileggere la sua intervista pubblicata nel 2014, all’indomani della sua premiazione, su Repubblica, con il permesso del Clay Mathematics Institute. Mi piace la domanda riportata al termine: “Che cosa consiglia a chi vorrebbe saperne di più sulla matematica?”. La sua risposta gronda entusiasmo: “È una domanda difficile. Non penso che tutti dovrebbero diventare matematici, ma credo che a molti studenti non diano veramente una chance per amare questa disciplina. Per un paio d’anni, alle medie, andavo male in matematica. Se non sei entusiasta può sembrare una materia fredda. La bellezza della matematica si mostra solo ai…
Il 17 maggio del 2013, al XXVI Salone Internazionale del libro, ha luogo una conferenza spettacolo*, a cura della Società Taxi 1729, una società di formazione e comunicazione scientifica, il cui motto è “Pensiamo da scienziati, comunichiamo da creativi, ci divertiamo da matti”. Il titolo della conferenza è “Fate il nostro gioco”: Diego Rizzuto, fisico e Paolo Canova, matematico, ci guidano alla scoperta della matematica nascosta nel gioco d’azzardo. La conferenza nasce da un progetto del 2009 basato sulla matematica del gioco d’azzardo: l’obiettivo principale del progetto era di parlare di matematica e statistica, ma inaspettatamente diventa un servizio sociale, visto che la matematica può aiutare a fare prevenzione. Con numerosi esempi e un palleggio accurato, grazie al quale Diego e Paolo tengono la scena alternandosi nelle battute, la conferenza è interessante e vi terrà incollati allo schermo fino alla fine, fino alla storia di Roy Sullivan, colpito per sette volte da un fulmine. Curiosando sul sito della società, troverete anche la pubblicità per l’imminente mostra interattiva sulla matematica del gioco d’azzardo che si terrà a Milano in autunno. La conferenza ci spiega che la matematica è, a volte, controintuitiva, come dimostrato dal problema del compleanno trattato in un simpatico…
In genere, impiego dalle quattro alle cinque ore per preparare ogni Newsletter: la ricerca dei link avviene nell’arco delle tre settimane, poi leggo gli articoli e guardo i video, scegliendo quelli che mi piacciono di più. E ci vuole tempo. Non sarà così stavolta. Forse non vi siete accorti che dall’ultima Newsletter sono passate solo due settimane. Ma ieri c’è stata la seconda prova di matematica per l’Esame di Stato al Liceo Scientifico e, visti anche i commenti che ne sono scaturiti, non posso non scrivere due parole anch’io. Ho accompagnato la mia quinta alla maturità: ho fatto lezione con loro per sette ore a settimana per cinque anni (non tutte di matematica…). Conosco i loro punti di forza e le loro debolezze e ho piena consapevolezza di ciò che loro hanno fatto in cinque anni e di ciò che ho fatto io. E mi resta un po’ di amarezza, dopo la prova di ieri. Andiamo con ordine… Nel corso di cinque anni, non sono mancate le occasioni per far nascere nei miei ragazzi (scusate, ma dopo cinque anni li sento “miei”) un po’ di passione: letture, condivise o assegnate, conferenze su temi di matematica, condivisione di curiosità, proposte di…
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