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Riflessioni didattiche…Alcune newsletter si scrivono da sole, a causa di un’elevata esposizione alla matematica, e questa potrebbe essere una di quelle. La sovraesposizione è presto spiegata: l’inizio dell’anno scolastico, con la corsa alla preparazione delle prime lezioni potrebbe già costituire un primo passo. Quest’anno mi ritrovo con una seconda e una terza scientifico, che porto avanti dopo averle accolte in prima: nonostante il percorso continui con facce già viste, la riflessione didattica sui miei metodi non ha mai fine. Durante l’estate, complice il libro di Cristiano Corsini La valutazione che educa, ho affrontato questo tema, che mi ha sempre coinvolto tantissimo. Ho ritrovato gli appunti della scuola di perfezionamento in didattica della matematica, alla quale mi sono iscritta all’indomani della laurea, e ho riletto la tesina realizzata al termine del percorso e fatta con il professore di psicologia dell’apprendimento. In quel lavoro, ho parlato della valutazione come di un «trampolino di lancio per raggiungere nuovi obiettivi», perché mentre l’insegnante usa i risultati raccolti per orientare le tappe successive, lo studente può lasciarsi prendere dall’ansia, accrescere la propria autostima o ricevere nuova forza per proseguire. Insomma, la valutazione ha il potere di generare continui cambi di direzione, sia nel lavoro di…
Tempo, creatività e matematicaIl tempo è di difficile definizione: è fuor di dubbio che l’inverno sembri lunghissimo, mentre l’estate si esaurisca in un soffio (soprattutto se la vostra vita ruota attorno alla scuola!), ma non è del tempo come durata quello di cui vorrei parlare: vorrei parlare del tempo necessario a realizzare le cose, il tempo dell’attesa, il tempo impiegato dal lievito per gonfiarsi.Recentemente Beatrice Mautino, divulgatrice nota sui social come divagatrice, ha guidato una riflessione sul proliferare della divulgazione: «la divulgazione è diventata una cosa anche molto remunerativa […] ma per guadagnare davvero attraverso i social bisogna accettare le regole degli algoritmi che chiedono di avere tanti contenuti (uno o più al giorno), con tempi di fruizione brevi (modello reel)». L’argomento è stato ripreso anche da Dario Bressanini, Ruggero Rollini e tanti altri, che hanno condiviso le proprie esperienze. La pubblicazione frequente genera un abbassamento della qualità e non è difficile intuirne il motivo: per condividere cose di qualità, c’è bisogno di tempo e di creatività e la creatività, appunto, ha i suoi tempi. Parlando di Poincaré in un articolo per Repubblica del 2012, Piergiorgio Odifreddi racconta: «i suoi risultati più famosi, come lui stesso raccontò, gli erano venuti…
L’animazione combatte con la matematicaAnimation versus Math è uno degli ultimi video di Alan Becker, divenuto famoso nel 2006 per il video Animator vs Animation, di cui sono state pubblicate diverse versioni. Il filmato, particolarmente simpatico, doveva essere condiviso già nelle scorse newsletter, visto che è stato pubblicato il 24 giugno, ma poi tra una cosa e l’altra me ne sono dimenticata. Il protagonista è un piccolo stickman arancio, ovvero un omino stilizzato, che dapprima scopre la matematica, poi combatte contro di essa, fino a diventarne amico. La matematica è rappresenta da e elevato all’unità immaginaria moltiplicata per pi greco, che compare abbastanza presto, subito dopo l’introduzione dell’addizione e della sottrazione, e grazie all’identità di Eulero. Poi scompare, per consentire la presentazione della moltiplicazione, della divisione, della divisione per zero, delle potenze e delle loro proprietà con le quali il protagonista si trova a giocare, fino ad arrivare alle radici quadrate, ai numeri irrazionali, e, di nuovo, ai numeri immaginari. Ed è qui che compare di nuovo la potenza, che si trasforma in una serie di potenze, con infinite munizioni (i suoi termini) per combattere contro l’omino. Se non l’avete ancora visto, potete scegliere se guardare il filmato originale, o…
La chiusura dell’anno scolastico cede il passo alla riflessione: ogni insegnante mette in discussione il proprio operato, alla ricerca di spunti per cambiare, migliorare e crescere. Se si aggiunge poi l’esperienza come commissario esterno all’esame di Stato, la riflessione è accompagnata dal confronto con nuovi colleghi, stimolante soprattutto se da un liceo scientifico si passa a un liceo linguistico, dove la matematica è un po’ la Cenerentola. Per l’esame orale, la commissione ha predisposto un materiale che, come stabilito dall’ordinanza, «è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare». Il candidato è stato, quindi, invitato a riflettere sul documento proposto e a fare un discorso organico, coinvolgendo le singole discipline. Quelli che seguono sono i collegamenti che avrei fatto io. Consapevole che non si potevano pretendere da ragazzi che, nel corso dell’ultimo anno, si erano concentrati unicamente sullo studio di funzione, ho provato a volte a suggerirli, anche solo per far nascere una riflessione diversa. Matematica e… letteratura italianaLa commissione ha predisposto un brano del “Fanciullino” di Pascoli: la tematica parla di «antica serena maraviglia» e proprio sulla meraviglia ho voluto concentrarmi, citando Elisabetta Strickland, professoressa di algebra all’Università di Roma…
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