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Giovedì, 01 Agosto 2013 13:19

Mr Quadrato

TRAMA:
Continua il dialogo de "I magnifici dieci" fra Filippo e il nonno, ma in questo caso i protagonisti del libro non sono i numeri, ma la geometria. Si comincia con gli Egizi e si passa alla classificazione dei poligoni: il quadrato, forma ideale per costruire delle case confinanti se si vuole risparmiare sui muri perimetrali, il rettangolo, ottimo per godersi il sole e il triangolo, utile per il tetto grazie alla sua indeformabilità. Con il triangolo, si fa strada il teorema di Pitagora, applicato con la casetta di Snoopy. 
Il nonno non si lascia spaventare da nulla e spiega a Filippo, con semplici esempi, in cosa consista la grande “rivoluzione” di Euclide e cosa sia il “sistema assiomatico deduttivo”.
Progredendo nella spiegazione, il nonno mescola geometria e mitologia, descrivendo il poligono con l’area maggiore a parità di perimetro: il cerchio, come ben sapeva la regina Didone, fondatrice di Cartagine. Nel cerchio si cela anche un numero importante: il pi greco, di cui Archimede aveva trovato un’ottima approssimazione. 
Attraverso gli assi di simmetria, le decorazioni dell’Alhambra a Granata e la misurazione dell’altezza della piramide da parte di Talete, si approda alla tridimensionalità e il nonno può parlare della sfera, che ha il pregio di essere il solido con la minore superficie laterale a parità di volume. 
Dopo aver descritto la geometria analitica e le coniche, senza dimenticare gli specchi ustori di Archimede, ecco i ponti di Konigsberg e i fogli dei topologi vengono paragonati alla plastilina o alla gomma, perché possono dilatarsi, restringersi o torcersi. 
In conclusione, il nonno trova il modo di parlare anche delle geometrie non euclidee, così chiaramente che anche Filippo può capire.
 
COMMENTO:
Il libro ha il notevole pregio di essere adatto sia ai ragazzi delle medie, grazie alla sua semplicità e alla grande chiarezza, sia agli adulti, dato che offre numerosi spunti di riflessione, che possono poi essere approfonditi ulteriormente. 
Simpatico e scorrevole, si legge d’un fiato.
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Giovedì, 01 Agosto 2013 07:44

Il mago dei numeri

TRAMA:
È la storia di Roberto, un ragazzo di dodici anni che odia la matematica, perché la trova noiosa, ma soprattutto perché gli viene insegnata dal prof. Mandibola, un individuo enorme, che non fa altro che mangiare ciambelle e assegnare problemi stupidi. Una notte, Roberto incontra il Mago dei Numeri e, per dodici notti, compirà un viaggio alla scoperta delle meraviglie della matematica: il Mago richiama la necessità della precisione, ma sottolinea anche che i numeri sono semplici. Si parla dello zero, dell'importanza delle potenze: “Eh sì, i numeri sono creature davvero fantastiche. Sai, in fondo di banali non ce ne sono. Ciascuno ha un suo profilo, i suoi segreti. Non si riesce mai a scoprire tutti i loro trucchetti.” E si apre un nuovo universo: i conigli di Fibonacci, il triangolo di Tartaglia con le sue magie nascoste, il calcolo combinatorio, l'importanza e la necessità della dimostrazione... e il tutto si conclude con l'invito, come allievo del Mago dei numeri Teplotaxl, al grande ricevimento nell'Inferno/paradiso dei numeri. Durante questa festa, Roberto conosce tutti i più importanti maghi dei numeri e viene ammesso al rango inferiore degli apprendisti dei numeri, in segno del quale gli viene conferito l'ordine pitagorico di quinta classe.
 
COMMENTO:
Il libro si presta ad una lettura poco impegnata, ma offre un ampio panorama della matematica, che può appassionare anche coloro che la trovano più antipatica. In particolare, può essere apprezzato sia dai ragazzi delle medie, che non hanno una preparazione approfondita, sia dai ragazzi delle superiori, per i quali può sempre essere un bene ritrovare certi contenuti espressi in forma di favola e non esageratamente banalizzati.
 
È possibile visionare il file di power point usato per presentare il libro in una classe delle medie e preparato durante le ore di sostegno ad un ragazzo diversamente abile, che si è notevolmente appassionato alle vicende di Roberto.
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Giovedì, 01 Agosto 2013 07:07

I magnifici dieci

TRAMA:
Filippo, ragazzino di 8 anni, è molto legato al nonno, insegnante di matematica in pensione, con il quale ha un rapporto fatto di complicità. Quando torna a casa da scuola, riferisce sempre al nonno quello che la maestra Grazia gli ha insegnato e il nonno, dal canto suo, trova sempre il modo per collegarsi alla matematica e parlare un po’ di numeri. Si comincia, quindi, con il sistema di numerazione posizionale decimale, si passa attraverso l’invenzione dello zero, il sistema binario, si tocca la figura di Fibonacci, colui che ha avuto il pregio di portare in Italia le cifre arabe, ma non si dimentica nemmeno Talete e la sua misurazione dell’altezza della piramide. I pretesti per parlare di matematica sono i più vari: dalla lezione della maestra Grazia alla preparazione di una torta, con la conseguente necessità di stabilire se la teglia rotonda abbia la stessa superficie di quella rettangolare e, quindi, passando attraverso il metodo di esaustione di Archimede e gli integrali. 
Quando il nonno, però, deve andare dallo zio Mauro, perché anche gli altri nipoti reclamano la sua attenzione, Filippo crolla. Il nonno era tutto il suo mondo e si sente abbandonato. È la sorella, allora, voce narrante di questo simpatico libretto, che prende in mano la situazione e decide di stare un po’ più vicina al fratellino, per fargli sentire meno il peso dell’assenza del nonno. E così il libro si conclude con la trattazione dei frattali, una sorta di matematica “artistica”.
 
COMMENTO:
I temi sono i più disparati, ma sono spiegati in modo semplice e chiaro, libero da ogni difficoltà e al tempo stesso, con la profondità che caratterizza ogni argomento. Meno infantile rispetto al “Mago dei numeri”, meno pesante rispetto al “Teorema del Pappagallo”, può essere un’ottima lettura per un ragazzo del biennio della scuola superiore, visto che ogni argomento proposto è argomento di studio. Si legge in un attimo e aiuta nella comprensione di argomenti che possono essere sembrati complicati nella trattazione scolastica, attraverso una rivisitazione leggera e solare.
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