TRAMA:
Tomás Noronha, un esperto di criptoanalisi e lingue antiche, viene abbordato al Cairo da Ariana Pakravan, un’iraniana. Lui lavora alla Fondazione Gulbenkian di Lisbona, lei è a capo del gruppo di lavoro nominato dal Ministero della Scienza, Ricerca e Tecnologia della Repubblica Islamica dell’Iran: “Sono qui per ordine del mio governo, per chiederle se vuole lavorare con noi alla traduzione di questo documento”, gli dice Ariana. Il documento di cui parla è un manoscritto di Einstein, “Die Gottesformel”. Prima di partire per Teheran, Tomás incontra Greg Sullivan, dell’ambasciata americana, un addetto culturale che in realtà è un agente CIA. Questi lo mette in contatto con Frank Bellamy, che minaccia Tomás perché lavori come spia per la Cia, mentre si trova in Iran. Nella decifrazione del manoscritto è implicata anche la scomparsa del prof. Siza, insegnante di fisica, amico del padre di Tomás. A Teheran, gli addetti del Ministero danno a Tomás solo l’enigma da decifrare e gli fanno vedere fuggevolmente il manoscritto. Gli comunicano inoltre che sarà autorizzato a lasciare l’Iran solo al termine del suo lavoro. Durante un tentativo di furto del manoscritto, organizzato dalla Cia, lo storico viene catturato e interrogato da Salman Kazemi, colonnello della Vevak, il Ministero dell’Informazione e Sicurezza. Durante il trasferimento in un’altra prigione, Tomás viene liberato e portato a casa di Ariana, la quale lo mette in salvo seguendo il percorso di fuga che era stato predisposto per lui precedentemente dalla Cia. Rientrato a Lisbona, Tomás va a una lezione di Luis Rocha, assistente del prof. Siza, per avere da lui alcune informazioni riguardo il professore: che genere di ricerche stava facendo quando è scomparso? Il prof. Siza voleva formulare un’equazione che contenesse in se stessa tutta la struttura dell’universo, ovvero la formula di Dio, “Die Gottesformel”. Tomás visita la casa di Siza e vi trova una cartolina, con un’immagine del Potala, in Tibet, speditagli da Tenzing Thubten, che gli ha scritto “Cercami al monastero”. Tomás si reca nella capitale del Tibet: prima di incontrare il monaco viene però rapito da Salman Kazemi della Vevak e Ariana è con lui. Emerge che il trasferimento dalla prigione di Evin è stato un pretesto per farlo fuggire, organizzato da Ariana di comune accordo con Kazemi, perché raccogliesse altri tasselli del puzzle. Siza invece è morto durante un interrogatorio a Teheran. Ariana aiuta di nuovo Tomás a fuggire e gli suggerisce di dimostrare che non hanno alcuna ragione di inseguirli, visto che secondo Tomás quella del manoscritto non è la formula per costruire una bomba atomica. Incontrano Tenzing Thubten, che era stato compagno di università del prof. Siza e, con lui, si era trovato a collaborare con Einstein. Dopo la morte di Einstein, entrambi gli studenti avevano lasciato Princeton: Tenzing per andare in monastero in Tibet a esplorare la strada per confermare l’esistenza di Dio, Siza per studiare la strada della fisica e della matematica. Per completare la decifrazione del manoscritto, gli aiuti arrivano a Tomás dalle parti più inaspettate e il risultato…
COMMENTO:
Decisamente interessante e coinvolgente. Per quanto il testo sia ricco di riferimenti di fisica, di pagine e pagine di spiegazione delle moderne teorie, il ritmo della storia è incalzante e fa nascere l’impazienza e la curiosità di scoprire come andrà a finire.