«Le 7 misure del mondo» è stato pubblicato dalla casa editrice Laterza a fine 2021 ed è stato scritto da Piero Martin, professore ordinario di fisica sperimentale all’Università di Padova, specializzato nel settore della fusione termonucleare e Chief Physicist di DTT, l’esperimento di fusione italiano. Con quest’opera ha vinto il premio Fiuggistoria Scienza per il 2022 ed è stato finalista sia per il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica sia per il Premio Nazionale di divulgazione scientifica Giancarlo Dosi, che ha vinto nell’edizione 2018 con il libro scritto con Alessandra Viola «Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti».
Con «Le 7 misure del mondo», Piero Martin ci racconta le sette unità di misura fondamentali del Sistema Internazionale, dedicando un capitolo ad ogni misura. Ogni capitolo è diviso in paragrafi, all’inizio dei quali un’illustrazione ci aiuta a focalizzare l’argomento trattato: il racconto si snoda tra il percorso storico della misura e la sua definizione. Questo rende necessario un passaggio attraverso gli ambiti principali della fisica, dato che le unità di misura sono definite attraverso le costanti della fisica, quindi si parla profusamente di elettromagnetismo, relatività e fisica quantistica. Non è, quindi, solo una storia delle unità di misura, ma una storia della fisica.
La narrazione è caratterizzata da numerosi aneddoti e in ogni capitolo l’autore sembra partire da lontano: l’introduzione comincia nell’Indra Musikclub di Amburgo, il primo capitolo, dedicato al metro, esordisce con la lotta di Einstein al razzismo, il secondo capitolo inizia dalla «mitica palla di vetro» nella quale cade la neve… Oltre a mostrarci come ogni aspetto della realtà possa diventare un’occasione per parlare di fisica, gli aneddoti permettono a Piero Martin di scatenare il suo senso dell’umorismo che, con le numerose battute, alleggerisce la narrazione e aiuta a destreggiarsi più agevolmente tra le pagine.
Punto di forza del racconto sono gli esempi, che chiariscono senza banalizzare, tanto da rendere accessibili a tutti anche i concetti più complessi: Piero Martin, con grande maestria e chiarezza, ci guida nel percorso, mostrandoci anche le equazioni, se necessario. In questa storia della fisica incontriamo, inevitabilmente, i grandi scienziati: accanto ad Einstein, Fermi e Planck, ritroviamo Maxwell, Faraday, Schrödinger, l’immancabile Galileo Galilei che è quasi onnipresente, Newton, Ampère, Boltzmann, Volta…
Ogni aspetto della narrazione ci mostra «la straordinaria eleganza della fisica» e le «meraviglie scientifiche» che la caratterizzano, sottolineando quanto sia importante conoscere: la necessità della conoscenza è ribadita soprattutto nelle battute finali quando l’autore parla sempre di più della scienza come di un mezzo per salvare l’ambiente, visto che può portarci ad un futuro migliore ed aiutarci a compiere scelte responsabili.
Nelle sue conclusioni, Piero Martin sottolinea come il Sistema Internazionale sia uno «strumento potente e universale per comprendere la natura, il mondo e noi stessi», ma al tempo stesso evidenzia il limite di questo strumento. La sua utilità dipende soprattutto dalla maestria di chi effettua le misure, ma non ci può comunque dare tutte le risposte: «le misure sono un mezzo prezioso dietro al quale ci deve essere […] l’umanità che le interpreta con la scienza e il suo metodo». Più avanti ribadisce che «la scienza non è un distributore automatico di certezze», quindi per quanto il nostro mondo dipenda dalle misure che vengono effettuate ogni giorno, di fatto esse rappresentano il linguaggio della fisica e sta a noi riuscire a interpretarle in maniera adeguata.
Consiglierei la lettura di questo libro in una quinta delle scuole superiori, per ritornare a quello che è stato l’inizio del percorso con la fisica, con le unità di misura fondamentali: lo proporrei per consentire agli studenti di rendersi conto della difficoltà concettuale di ciò che era sembrato semplice all’inizio, e per chiudere il cerchio. Come insegnante, ne farò largo uso nel momento in cui si parla delle unità di misura, scegliendo gli aneddoti alla portata degli studenti e, al tempo stesso, mostrando le parti più entusiasmanti, per costruire la passione per la fisica fin dall’inizio, sfruttando l’entusiasmo dell’autore che si coglie tra le righe.