Venerdì, 11 Agosto 2017 15:41

109 - 4 Agosto 2017

Lo scorso 14 luglio (o forse il 15… dipende dalle fonti) è scomparsa Maryam Mirzakhani, la prima donna a ricevere la Medaglia Fields nel 2014. Iraniana di origine, si è trasferita a Harvard dopo la laurea, completando il dottorato con una tesi sulla geometria delle superfici iperboliche. “Mirzakhani si definiva una pensatrice lenta che gravitava intorno ai problemi più profondi. Il marito Jan Vondrak, anch’egli matematico, raccontava che una volta, da fidanzati, andarono a correre: ‘Io ero in forma, lei gracile. Così all’inizio io ero in testa. Ma un’ora dopo mi ero fermato. Lei invece continuava a correre, alla stessa velocità’.” Val la pena rileggere la sua intervista pubblicata nel 2014, all’indomani della sua premiazione, su Repubblica, con il permesso del Clay Mathematics Institute. Mi piace la domanda riportata al termine: “Che cosa consiglia a chi vorrebbe saperne di più sulla matematica?”. La sua risposta gronda entusiasmo: “È una domanda difficile. Non penso che tutti dovrebbero diventare matematici, ma credo che a molti studenti non diano veramente una chance per amare questa disciplina. Per un paio d’anni, alle medie, andavo male in matematica. Se non sei entusiasta può sembrare una materia fredda. La bellezza della matematica si mostra solo ai più pazienti. Bella la trasmissione di Radio3Scienza dedicata alla grande matematica, soprattutto grazie a Elisabetta Strickland, che l’ha conosciuta personalmente proprio dopo la premiazione delle medaglie Fields: l’emozione pervade ancora, a distanza di tre anni, le sue parole.

Perché credere nella ricerca scientifica anche quando sembra inutile? La risposta a questa domanda viene data, in una divertente TEDTalk, da Luca Perri, astrofisico: con lo stile, l’umorismo e la vitalità che lo contraddistingue, Luca ci parla del Premio IgNobel, assegnato ogni anno dall’associazione Improbable Research di Harvard alle ricerche più strane, divertenti e assurde. Ma perché Harvard premia ricerche che riguardano il motivo per cui le aringhe si muovono in banchi o come fanno i propri bisogni i cani? Le ricerche in questione prima fanno ridere e poi fanno riflettere… ascoltate la talk e fatevi due (serie) risate*. Anche secondo Gaela Bernini, responsabile dei progetti scientifici e sociali di Fondazione Bracco, la scienza deve pervadere la società, anche se l’obiettivo principale dell’intervento, in questo caso, è la gender equality. Non dimentichiamo che per una donna che fa carriera in campo scientifico, una su tutte Tullia Sbarrato (Nasa), tante altre restano ferme: “Il problema è che a lasciare sono soprattutto le donne; sono nate anche associazioni e gruppi per cercare di invertire la tendenza e migliorare le condizioni per consentire alla donne di continuare la carriera, favorendo una conciliazione dei tempi, evitando discriminazioni e sfatando pregiudizi.”

La necessità di diffondere meglio la passione per la scienza si fa sentire anche nei titoli allarmistici dei giornali, come quello comparso su Repubblica il 23 luglio: “Matematica senza prof, quattromila cattedre vuote: ‘È crisi delle vocazioni’”. Secondo la rivista Tuttoscuola, che ha fatto i conti utilizzando i dati del ministero, nemmeno le prossime immissioni in ruolo colmeranno del tutto il buco lasciato dalle numerose cattedre vuote, soprattutto alle medie. Il problema è dato anche dal fatto che “un quarto dei laureati prosegue con il dottorato”. Interessante, a tal proposito, la riflessione di Alberto Berretti, professore di Analisi di Uniroma2: “Se gli algoritmi a scuola uccidono il pensiero analitico”. Secondo Berretti, la matematica non è un insieme di algoritmi, ovvero una serie di regole meccaniche “che combinate insieme danno luogo ad una infinita combinazione di problemi in cui ti devi orientare pensando, non con un big data de noantri fatto di memorizzazione di tecniche da associare a classi di problemi prestabilite.”

Il 28 luglio 2017 è cominciata la terza missione di Paolo Nespoli sulla ISS: l’astronauta “si definisce un ingegnere che non ha mai smesso di sognare” e può puntare a conquistare il primato di permanenza nello spazio, dopo aver già raggiunto il primato di essere l’astronauta europeo più anziano ad andare nello spazio. Seguirà duecento esperimenti scientifici e con la App#Spac3 “creerà un’opera d’arte collettiva e dinamica a colpi di foto, scattate dallo spazio e dalla Terra e unite in un photoshop inedito, ispirato al simbolo della missione: l’opera Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto”. Nespoli è stato preceduto dal timelapse con i colori dell’aurora boreale, girato dall’astronauta statunitense Jack Fisher, in missione per l’Expedition 52/53 della Nasa.

Continua l’uscita delle Graphic Novel “I grandi della scienza a fumetti”, una collana presentata da Repubblica e Le Scienze: domani è il turno del quinto volume “Trinity”, ovvero “la storia degli scienziato le cui scoperte hanno portato alla prima bomba atomica: da Marie Curie a James Chadwick, da Albert Einstein a Robert Oppenheimer.” Oltre agli otto volumi previsti, ne usciranno un paio in più, uno riguardante la “famosa Lotta delle Ossa” e l’ultimo dedicato a Galileo Galilei. Il primo, dedicato a Feynman, si svolge in prima persona e possiamo cogliere tutta l’originalità e l’entusiasmo del grande fisico, che ci guidano in questa non sempre facile lettura. Il secondo, The Imitation Game, è dedicato ad Alan Turing** e sembra di seguire un’intervista corale, nella quale le persone a lui più vicine raccontano la sua vicenda umana e scientifica. Il terzo è il volume Logicomix, realizzato che una matematica, un informatico e due illustratori che hanno unito le proprie forze per realizzare un fumetto su una “grande avventura del pensiero”, quella di Bertrand Russell. Il quarto, Cosmicomic, ci presenta un percorso scientifico, quello che ci ha permesso di descrivere l’universo e la sua nascita, con la teoria del Big Bang. Per concludere, suggerisco un paio di letture dedicate ai più piccoli, appartenenti alla collana “Grandissimi” della Casa Editrice EL: il primo è dedicato a Newton, che viene presentato come un bambino, irascibile e polemico, ma decisamente geniale; il secondo è dedicato a Marie Curie, la signora dell’atomo.

Per concludere: ecco a voi un gioco divertente, in modo da rendere più leggera l’estate, quanti triangoli riuscite a trovare in questa immagine? Oppure: puoi trovare il numero in questa sequenza? Per chi invece si trova in riva al mare, è consigliatissimo questo video sulla matematica delle conchiglie.

 

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!

Daniela

 

*Sembra un problema da IgNobel anche quello delle code al bagno delle donne, eppure i ricercatori della Ghent University in Belgio hanno deciso di perderci del tempo, per trovare la risposta all’annoso problema, che si presenta durante concerti o festival. Potete leggere il testo dell’articolo, in italiano, o seguire il filmato in inglese.

**Leggendo questa Graphic Novel, ho avuto la tentazione di approfondire il tema delle donne inglesi che hanno dato il proprio contributo allo sforzo bellico durante la seconda guerra mondiale.

Letto 3074 volte Ultima modifica il Venerdì, 11 Agosto 2017 15:42

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