«Se non fai errori, stai lavorando su problemi che non sono abbastanza difficili. E questo è un grosso errore». La citazione è di Frank Wilczek, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2004 ed è con questa frase che Sofia Sabatti, nel suo blog, introduce un’attività fatta con i suoi alunni di terza media, per scoprire praticamente la relazione di Eulero. Quella che ci propone Sofia non è semplicemente la descrizione di un’attività fatta in classe: quello che troviamo in questo post è un percorso, attraverso tentativi ed errori, in cui anche all’insegnante è “consentito” sbagliare, in un percorso di scoperta continuo, perché nemmeno gli insegnanti sanno tutto! «Il disagio che molti bambini vivono con la matematica già a livello di scuola primaria è legato a un’esperienza con questa disciplina in cui errore e lentezza sono considerati indicatori di fallimento, e quindi vanno assolutamente evitati.». Questa è la lettura degli errori che ci viene offerta da Rosetta Zan su MaddMaths, dove, come già precedentemente nel post di Sofia, gli errori diventano un modo per «esplorare, congetturare, argomentare le congetture fatte». E così l’errore, anche psicologicamente, diventa una risorsa «per imparare a gestire le proprie emozioni, a riflettere prima di…