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Newsletter (151)

Siamo nella settimana del pi-greco-day e si sente ancora l’eco della gara che si è svolta presso la sede del Ministero dell’Università e Ricerca a Roma e in molte scuole in tutta Italia (anche nella mia!). “La Ministra Fedeli, che ha presentato la gara, ha detto con molta semplicità che si augurava che l’evento promuovesse la passione per la matematica, senza la quale sarebbe perlomeno inopportuno avventurarsi nel mondo del lavoro nell’era digitale.” Tutto merito della piattaforma Redooc, che ha ospitato la competizione, e di Chiara Burberi, “che in una vita passata è stata manager di altissimo livello: da McKinsey a UniCredit (è ancora consigliere in importanti CdA), partendo dalla Bocconi dove è stata pure docente e passando per la London School of Economics.” Eppure nel 2013, Chiara ha deciso di dedicarsi all’insegnamento della matematica, dando vita ad una startup innovativa in nome di una didattica “controcorrente”. Forse qualcuno ancora non sa in cosa consista il pi-greco-day: “è un giorno speciale per i matematici e i fisici di tutto il mondo”, “ideato nel 1988 dal fisico statunitense Larry Show e diventato negli anni un appuntamento sempre più sentito”. La scelta della data, il 14 marzo, è dovuta alla tradizione anglosassone…
C’è parecchio da dire in questa newsletter e comincerei con “Le ragazze con il pallino per la matematica”*: Chiara Burberi e Luisa Pronzato hanno raccolto le interviste fatte a cento donne “che si sono confrontate con ‘il pallino per la matematica’”, alcune “nate con un talento evidente” e altre che “hanno scoperto e sviluppato l’importanza delle competenze logico-matematiche solo nel tempo”. Tra le donne che si sono confrontate con il ‘pallino della matematica’ ci sono anch’io e non posso che ringraziare Chiara per l’opportunità che mi ha fornito: la possibilità di dire la mia e di far parte di gruppo così “tosto”. Sì, perché – e temo che non venga detto mai abbastanza – chi raggiunge grandi obiettivi non è sempre il più intelligente della nidiata e a tal proposito mi sono confrontata con tantissime persone, insegnanti universitari, colleghi… l’ha detto persino Obama in una puntata speciale di Bear Grylls di un anno fa: chi raggiunge i propri obiettivi ha semplicemente una grande tenacia, un’immensa voglia di farcela. Chiara lo ribadisce durante una TedTalk di un paio d’anni fa: il suo impegno con Redooc è un modo per sconfiggere i pregiudizi secondo i quali la matematica sia solo per i…
“Siccome durante la settimana mi capita di leggere articoli, interviste, libri, che mi piacerebbe molto condividere con voi, ma il tempo è poco in classe – e poi ci sono le interrogazioni, le verifiche… non potremmo abolirle? =P – ho pensato di farvi avere, periodicamente (quindici giorni va bene?) una mail nella quale vi invito a leggere articoli, interviste, libri, che mi hanno colpito.” Era il 18 Settembre del 2012 e questo era l’incipit della prima Newsletter che ho inviato ai miei alunni: mai avrei pensato di arrivare a un centinaio di newsletter, in meno di cinque anni, e a 456 destinatari (perciò – al ritmo di dieci invii ogni dieci minuti – servono circa sette ore e mezza per inviarle tutte…) Premesso che, se si potesse, sarei ancora dell’idea di abolire interrogazioni e verifiche, per lasciare spazio, oltre che ad esercitazioni più impegnative, alla matematica bella, comincio la CENTESIMA Newsletter con la puntata del 6 Gennaio scorso di Radio3Scienza, dal titolo “La mappa e la scienza”. Attraverso le mappe, possiamo orientarci e approfittarne per comprendere meglio il mondo che ci circonda: Rossella Panarese ci aiuta a fare il punto della situazione per le neuroscienze, la genetica, la matematica e…
All’età di 88 anni, a fine dicembre, è scomparsa Vera Cooper Rubin, astronoma statunitense conosciuta come Dark Lady, in quanto responsabile della scoperta della materia oscura. In tanti avrebbero voluto il Premio Nobel per una donna che, durante la sua carriera, non ha solo aperto la strada a un nuovo universo, ma ha anche cambiato il ruolo della donna nella scienza. Per questo motivo, Radio3 Scienza le ha dedicato la puntata del 27 dicembre scorso, condotta da Roberta Fulci con la partecipazione di Piero Bianucci, giornalista scientifico, editorialista de “La Stampa” ed autore di “Storia sentimentale dell’astronomia”. Mi ha molto colpito un aneddoto raccontato da Piero Bonucci, che dimostra come le grandi rivoluzioni avvengano a volte con piccoli passi: nel 1965, Vera Rubin aveva bisogno di accedere al telescopio di Monte Palomar, all’epoca il più grande del mondo, con i suoi 5 metri di diametro. Purtroppo, per accedere al telescopio, era necessario compilare un modulo sul quale, in calce, era scritto: “A causa della limitazione dei servizi non è possibile accettare domande presentate da donne”, rifacendosi al fatto che c’erano servizi igienici solo per gli uomini. Vera Rubin, nel presentare la sua domanda, ha aggiunto alla scritta, in matita, “di…
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