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Matematica a scuolaNel suo intervento al trentesimo anniversario dell’Università Liuc, Federico Benuzzi parla della giocoleria, legandola all’apprendimento della matematica. Questo discorso motivazionale è in genere inserito negli spettacoli che porta in giro per l’Italia ed è il suo modo per far capire l’importanza della matematica, perché non sappiamo di fatto cosa ci riserva il domani e questa odiata disciplina potrebbe sempre mostrare la sua importanza andando avanti. Contribuisce, infatti, alla formazione completa dell’individuo, come mostrato dalle intelligenze multiple, delle quali il famoso giocoliere ci parla con grande passione e fornendo numerosi esempi. Il video di Federico Benuzzi potrebbe tornare utile in sede di inizio anno, magari unitamente ai suoi suggerimenti su come memorizzare la matematica e la fisica. La memorizzazione delle formule non può che passare attraverso la comprensione e sentirlo raccontare da lui può avere tutt’altro valore, considerati il suo carisma e la sua grinta.Nonostante sia passato un po’ di tempo (e magari l’abbia già condiviso in un’altra newsletter), sono sempre attuali le tre buone ragioni per studiare matematica offerte dal professor Alfredo Marzocchi, docente dell’Università Cattolica di Brescia. Nei commenti sotto il video, il professore riconosce che la matematica non ha bisogno delle sue applicazioni per dimostrare il…
Matematica da vedere…Anche quest’anno, Davide e Riccardo del MATH-segnale hanno deciso di partecipare alla Summer of Maths Exposition organizzata dal canale 3Blue1Brown: il filmato è realizzato in inglese, ma i sottotitoli sono disponibili sia in inglese che in italiano. Il problema trattato è uno dei loro preferiti, visto che lo considerano un’opera d’arte: è il problema delle sfere di Soddy, dal nome del matematico che ha dimostrato questo teorema. Si comincia con tre sfere tangenti tra loro e l’obiettivo è di costruire un’altra catena di sfere, tangenti sia alle tre sfere date che alla sfera successiva. Le sfere che rispondono a queste caratteristiche sono 6 e l’ultima è tangente anche alla prima, ma il fascino della risposta sta nel fatto che essa è valida qualsiasi sia la configurazione iniziale. Non è solo il risultato ad essere bello, ma anche la dimostrazione, che richiede un’inversione sferica, descritta molto bene attraverso la sua analoga bidimensionale, con la quale condivide le proprietà. I passaggi sono semplificati dalle animazioni e dalle spiegazioni dettagliate fornite da Davide e Riccardo e il filmato riesce a mostrarci in tutto il suo splendore la bellezza di questo problema.Pare che l’estate abbia regalato nuovi stimoli ai divulgatori su YouTube:…
Credo che ognuno di noi interpreti la quotidianità alla luce delle proprie esperienze personali e così, nel caso dell’assegnazione delle Medaglie Fields, qualcuno ha voluto vedere, nella vittoria della matematica Maryna Viazovka, una vittoria della propaganda di Zelensky e una volontà di mettere il popolo ucraino al centro della scena. Succede inoltre che i social e gli smartphone sempre a disposizione ci abbiano abituato a reazioni veloci: si è ormai portati a rispondere subito, senza dedicare tempo alla riflessione e alla razionalizzazione, e così il web si è popolato di commenti alla notizia da parte di chi dubitava del premio. Si tratterebbe, a volte, di avere un po’ di pazienza: Radio3 Scienza ha dedicato la puntata del 6 luglio, How do you FIELDS, proprio ai matematici premiati, alla presenza di Camillo De Lellis e Alfio Quarteroni. Il primo è matematico all’Institute for Advanced Studies di Princeton e il secondo al Politecnico di Milano e all'École Polytechnique Fédérale di Losanna. Entrambi hanno fatto parte della commissione che ha scelto i matematici cui sono state assegnate le Medaglie. Nel corso della puntata, scopriamo così che la commissione ha lavorato per tre anni e la ricerca dei matematici è avvenuta quando si era…
Le domande…Sono stati scritti parecchi articoli che parlano delle prove del concorso STEM che si è svolto a maggio, ma voglio riprendere, in questa newsletter, l’analisi di Lorenzo Mazza del blog Math is in the air, perché, oltre a fare considerazioni generali sulla scelta del ministero di non concedere l’uso di carta e penna durante lo svolgimento delle prove, propone anche una selezione di quesiti, con i quali misurarsi. Rigorosamente senza carta e penna, ovvio! Solo così ci si può rendere conto della fatica che è necessario fare per rispondere: i quesiti possono non essere difficili, ma dover fare tutto a mente complica davvero le cose. Sono un po’ perplessa (ok, è un eufemismo!): quando, in classe, faccio una domanda che implica un po’ di ragionamento, mi indispettisco quando vedo alunni che cercano di ragionare con lo sguardo perso nel vuoto. Li invito a sporcarsi le mani, a prendere in mano carta e penna e ad abbozzare una soluzione pasticciando un po’, perché mettere nero su bianco i propri pensieri aiuta a riflettere meglio e a giungere, con più facilità e più in fretta, a una soluzione. … fondamentali…L’ultimo video di Federico Benuzzi è stato pubblicato il 15 giugno: Federico…
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