Maryam's magic

LIBRI

Copertina

Codice ISBN

9780062915962

«Maryam’s magic» è stato pubblicato dalla casa editrice Balzer + Bray nel 2021, ed è disponibile solo in lingua inglese. L’autrice è Megan Reid, che lavora nel campo dell’editoria e della televisione, con un curriculum di tutto rispetto, come si può leggere sul sito www.meganreid.co. La Reid ha scritto anche Who did it first?, un testo su 50 icone e leggende che hanno rivoluzionato il mondo, mentre, sempre per bambini, ha scritto Althea Gibson: The Story of Tennis’ Fleet-of-Foot Girl. Aaliya Jaleel è una illustratrice freelance, che ha illustrato anche i libri Under My Hijab e Muslim Girls Rise.

Come tutti i libri per bambini, la necessaria semplificazione del racconto permette di focalizzare l’attenzione sugli aspetti fondamentali della vita della protagonista, Maryam Mirzakhani. Inizialmente lontana dalla matematica, ma appassionata di storie, Maryam scopre nella geometria un linguaggio più affine, con numeri che si trasformano in forme e nascondono una storia. È così che, alle superiori, Maryam decide di partecipare, con la sua amica Roya, alle Olimpiadi Internazionali della matematica, che le apriranno le porte della Harvard University, negli Stati Uniti.

Le immagini di questo libro ci descrivono la sua passione per il disegno, come mostrato dall’iconica immagine di lei accovacciata sul pavimento con un enorme foglio davanti a sé, e dalla ripresa del commento di Anahita, la figlia, che dichiarava orgogliosamente che la mamma era una pittrice. L’illustratrice ci mostra una matematica impegnata a tracciare complesse traiettorie, mentre l’autrice dichiara: «She crafted mathematical formulas as if she were plotting the twists and turns of a suspenseful novel.» (Ha creato formule matematiche come se stesse tracciando gli intrecci e i colpi di scena di un romanzo avvincente.) Il teorema che scopre viene chiamato «the magic wand theorem», perché risolve problemi in campi diversi ai quali gli scienziati lavoravano da anni: gli astronauti possono programmare meglio i propri viaggi nello spazio, i meteorologi possono prevedere il tempo con maggiore accuratezza, i dottori possono cogliere la pericolosità delle malattie. Orgogliosa dei propri risultati, ma umile, Maryam riceve la Medaglia Fields nel 2014, per il suo celebre teorema, quando la malattia, che la porterà alla morte nel 2017, si era già manifestata.

Nella manciata di righe che segue il racconto, Megan Reid ci spiega come sia riuscita, da non matematica, a raccontare la bellezza dei risultati di Maryam, forse perché lei per prima ha vissuto il passaggio dall’antipatia all’amore per la matematica. Maryam è stata unica, perché ha trasformato la sua passione per le storie e per l’arte in una visione originale che le ha permesso di raggiungere risultati importanti. Una appassionata di storie e un genio della matematica, ma ci sono «altre persone che sono star dello sport e cantano, o cuochi che sono maghi del computer, o pompieri con il pollice verde. Ci sono interi universi di talenti e abilità, e solo perché uno ama una cosa profondamente non significa che non possa eccellere in un’altra. Infatti, la mescolanza di più talenti potrebbe essere l’ingrediente che ti aiuta a pensare, immaginare, e raggiungere vette che nessun altro può raggiungere».

Il libro si conclude con un elenco di date importanti nella vita di Maryam, ma la prima data che compare è quella dell’assegnazione della prima Medaglia Fields, nel 1936, a sottolineare l’importanza del premio assegnato alla matematica: Megan Reid è ancora meravigliata dal fatto che siano stati premiati cinquantadue uomini prima che si trovasse una donna da premiare, colpita dal fatto che sia ancora possibile per le donne essere le pioniere in qualcosa. L’ultima parte del percorso è data dall’elenco di una manciata di articoli per ottenere notizie più approfondite sulla vita e sui risultati di Maryam Mirzakhani visto che, al momento, non esiste ancora una sua biografia completa.

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