
Matematica
Per questo Carnevale della Matematica, Maurizio Codogno ha proposto un tema non semplice: «Cos’è per voi la matematica?»
Per questo Carnevale della Matematica, Maurizio Codogno ha proposto un tema non semplice: «Cos’è per voi la matematica?»
Nelle mie ricerche per questo Carnevale della matematica, non mi sono limitata a setacciare il web, perché volevo sondare in profondità questa apparente dicotomia tra due mondi che solo in tempi recenti, e soprattutto in Italia, sono posti in contrapposizione. Nel mondo della scuola, la separazione tra materie umanistiche e materie scientifiche è molto sentita, ma la matematica sembra sempre a parte, come se fosse in una categoria tutta sua.
Capita che i temi proposti per il Carnevale della Matematica siano una vera sfida. Ho passato gli ultimi giorni a pensare a possibili percorsi, ma senza che nulla riuscisse a convincermi: avevo pensato di legare il tema dell’eternità della matematica al fatto che il concetto di numero, o più precisamente la necessità di quantificare gli oggetti, si perda tra le pieghe della storia e può essere considerato come esistente da sempre.
Il seguente articolo, che racconta un laboratorio sulle geometrie euclidee, è stato scritto per partecipare al Premio Bruno Rizzi del 2018, insieme alla collega e amica Carolina Bergamini, docente del liceo classico "Decio Celeri".
Il Carnevale della matematica mi offre l’occasione per scrivere un nuovo articolo, senza aver bisogno di cercare un tema. Per questo mese di febbraio, poi, il tema è stato proposto dai Rudi con grande anticipo e questo mi ha permesso di pensarci a lungo e di raccogliere spunti in giro per il web.
Come uno studente davanti al titolo del tema, osservo il foglio bianco davanti a me e non so cosa scrivere.
2025 è il tema di questo Carnevale.
Un capomastro lavorava da molti anni alle dipendenze di una grossa società edile. Un giorno ricevette l’ordine di costruire una villa esemplare secondo un progetto a suo piacere. Poteva costruirla nel posto che più gradiva e non badare alle spese.
I lavori cominciarono ben presto. Ma, approfittando di questa cieca fiducia, il capomastro pensò di usare materiali scadenti, di assumere operai poco competenti a stipendio più basso, e di intascare così la somma risparmiata.
Pc collegato al proiettore, sullo schermo è aperto MINECRAFT, davanti al pc Alunno 01, con le cuffie sulle orecchie, concentrata a lavorare alle illusioni prospettiche realizzate.
“Canta canta, il merlo, il merlo tra i cespugli”
(poesia gaussiana)
Benvenuti all’edizione numero 180 del Carnevale della matematica!
Come i precedenti, il numero 180 è introdotto dalla consueta CELLULA MELODICA predisposta da Dioniso Dionisi che l’ha definita una «cellula melodica con un’armonizzazione minimalista».
L’estate delle Olimpiadi porta con sé tantissime riflessioni. Personalmente, vivendo la scuola da insegnante di matematica, ho scoperto che matematica e sport hanno parecchio in comune: «Creare la matematica è un’esperienza sofferta e misteriosa» scrive Simon Singh e tutti noi sappiamo che realizzare le grandi imprese dello sport non è certo facile. Ho già tentato un’esplorazione di questi aspetti con le Olimpiadi di Tokyo, ma l’articolo che avevo scritto è stato pubblicato su un sito che ormai è chiuso e le mie riflessioni si sono perse nella nebbia del web.