8 Febbraio 2019
Verifica di fisica, classe seconda liceo scientifico.
Argomento: vettori, moto relativo, moto circolare uniforme.
Durata: un'ora.
Einstein e io
1 Febbraio 2019
Verifica di fisica, classe seconda liceo scientifico.
Argomento: recupero del primo quadrimestre, cinematica unidimensionale.
Durata: un'ora.
21 Dicembre 2018
Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: induzione elettromagnetica e onde elettromagnetiche.
Durata: un'ora.
19 Dicembre 2018
Verifica di fisica, classe seconda liceo scientifico.
Argomento: cinematica unidimensionale.
Durata: un'ora.
9 Novembre 2018
Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: corrente elettrica, resistenze in serie e in parallelo, leggi di Ohm, campo magnetico, forza di Lorentz, forza tra fili percorsi da corrente.
Durata: un'ora.
Buongiorno matematica
«Buongiorno matematica»: questo il titolo dell’ultimo libro di Anna Cerasoli, dedicato ai ragazzi delle medie e pubblicato per Feltrinelli nell’autunno del 2018. Anna Cerasoli è ben nota per le sue pubblicazioni dedicate ai bambini e ai ragazzi: dopo la laurea in matematica e dopo aver insegnato per un periodo nella scuola secondaria, si è dedicata con successo alla divulgazione, pubblicando numerosi libri, che parlano ai bambini, ma possono essere utili anche agli insegnanti che sono alla ricerca di nuovi spunti.
In questo caso, Anna veste i panni di un’insegnante delle medie che deve fare i conti con la resistenza dei ragazzi: «Secondo me la matematica è come il latino, la devi studiare bene solo per prendere un buon voto e fare bella figura con qualcuno che ti piace; per il resto è soltanto fatica sprecata.» Quest’insegnante intraprendente raccoglie la sfida e promette di raccontare, ogni giorno, i propri incontri quotidiani con la matematica, che è davvero ovunque. La sfida non tocca solo l’insegnante, ma anche gli alunni che, meravigliati, raccontano i propri incontri e chiedono ulteriori spiegazioni. Nei quaranta capitoletti in cui è divisa la narrazione, fa capolino anche la storia della matematica, mentre l’algebra, il calcolo della probabilità, il calcolo combinatorio, la geometria e persino la fisica mostrano la propria forza per risolvere semplici problemi della quotidianità. Verso la fine, la Cerasoli ci propone anche la dimostrazione dell’irrazionalità della radice di 2: una dimostrazione che non viene calata dall’alto, ma guidata, con metodo socratico, in modo che siano gli stessi alunni a giungere alla conclusione.
Il testo potrebbe essere usato anche in classe, magari affrontando un capitoletto a ogni lezione, proprio come suggerisce la narrazione stessa. I disegni (opera di Alessandro Baronciani) aiutano a focalizzare meglio il problema, mentre i quesiti sparsi qui e là (la cui soluzione è proposta al termine del libro) costituiscono un invito a mettersi in gioco. La Cerasoli sottolinea la ricchezza della matematica, che cerca analogie e somiglianze tra situazioni che sono solo apparentemente lontane, ma in realtà sottostanno alle stesse regole e solo la nostra fantasia, «ingrediente fondamentale», costituisce il mezzo per muoverci con agilità tra un problema e l’altro. A volte ciò che ci frena è solo la paura di sbagliare e ci lasciamo scoraggiare dalla difficoltà che ci impedisce di raggiungere il risultato, eppure: «come il falegname si sporca di segatura e l’imbianchino di vernice così chi sta risolvendo un problema, specialmente se il problema è bello complicato, è facile che sbagli, che faccia errori…».
Insomma, questo libro non è solo un racconto: è un’occasione per guardar dentro i meccanismi della matematica e coglierne meglio l’essenza, è un’opportunità per indagare la matematica nei suoi aspetti più curiosi, è una sfida per il lettore ed è un ricettario per gli insegnanti, che sono alla ricerca dell’originalità. All’interno del testo, si parla, ad esempio, di un parco della matematica, Mat^Nat, e del maestro Mauro che se ne occupa, proponendo una matematica pratica: come la stessa Cerasoli sottolinea in chiusura, non si tratta di un espediente narrativo, perché il parco esiste davvero e chiunque è invitato a visitarlo.
25 Ottobre 2018
Verifica di fisica, classe seconda liceo scientifico.
Argomento: cinematica unidimensionale, moto rettilineo uniforme.
Durata: un'ora.
14 Settembre 2018
Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: forza di Coulomb, campo elettrico, teorema di Gauss, potenziale e condensatori.
Durata: due ore.
Sei donne che hanno cambiato il mondo
«Sei donne, sei menti scientifiche pazzesche» sono le protagoniste dell’ultimo libro di Gabriella Greison, «Sei donne che hanno cambiato il mondo». Laureata in fisica nucleare, dopo aver dedicato le sue energie alla ricerca, ha cominciato a specializzarsi nel racconto dei fisici del XX secolo: dopo «Dove nasce la nuova fisica. Einstein, Hawking e gli altri alla corte di Solvay» per Hoepli, «L’incredibile cena dei fisici quantistici» per Salani, finalmente un libro dedicato alle donne della fisica pubblicato nel 2017, a cui fanno seguito «Hotel Copenaghen» e, di imminente pubblicazione, «Einstein e io». Quello scritto non è l’unico linguaggio scelto dalla Greison per divulgare la fisica: oltre a collaborare con riviste e quotidiani come giornalista, ha condotto una rubrica televisiva su RaiNews24, «Pillole di fisica», conduce «La giovane Mileva» su Radio2 ed è sempre impegnata con spettacoli e monologhi teatrali. La Greison è una poliglotta della comunicazione e questa sua abilità si evidenzia nell’accessibilità dei suoi scritti, che sono adatti a tutti, indipendentemente dalla propria preparazione in materia.
Il testo in questione si apre con una ricca introduzione, che riassume il ruolo delle donne, dalla nascita della fisica fino al XX secolo. Davanti a noi si aprono poi sei finestre diverse, tutte affacciate sul XX secolo e tutte che hanno contribuito in qualche modo a rendere grande questa disciplina. Le sei scienziate, Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamarr e Mileva Marić, sono presentate con una breve introduzione, una scansione cronologica degli eventi che hanno caratterizzato la loro vita e da una canzone: è il primo libro che ho letto e ascoltato, proprio come l’autrice ha ascoltato fino allo stordimento ogni canzone, mentre scriveva queste pagine dense di avvenimenti e di emozioni. Credo che assocerò sempre a questo libro «My way» di Frank Sinatra, che Gabriella Greison associa a Marie Curie.
«Il modo in cui racconterò le vite di queste sei donne è particolare. Sono passate prima dentro di me, e ora ve le ripropongo dopo averle elaborate, dopo un lungo processo di interiorizzazione.»: credo che questa dichiarazione della Greison ci descriva esattamente il senso del libro e, al tempo stesso, il livello di profondità con il quale ogni racconto viene proposto. Possiamo leggere ogni episodio come un racconto, perché pur non conoscendo la fisica studiata dalla protagonista, possiamo cogliere il processo creativo e lo sforzo, umano e professionale, delle donne raccontate.
Due capitoli finali concludono il percorso: il primo è una carrellata sulla fisica più recente, da Fabiola Gianotti a Vera Rubin, mentre l’altro è una conclusione personale, con i ringraziamenti dell’autrice e anche molto altro.
La lettura di questo libro è vivamente consigliata a tutti: a coloro che già conoscono questi eventi, ma che vogliono rivivere queste vicende a un livello diverso, e a coloro che non conoscono la storia di queste donne e che possono così cominciare a prendere confidenza con la fisica, con la promessa di ulteriori approfondimenti. Alle ragazze, che possono trovare in queste donne un modello, e ai ragazzi, che possono cogliere la ricchezza di un differente approccio. Agli alunni, perché «La fisica, come le favole o i sogni, è fatta di personaggi che incantano e di cui vorremmo sentir parlare sempre.», e agli insegnanti, perché possano trovare nuovi linguaggi per appassionare e coinvolgere.
«Sei capitoli per sei donne. Sei donne che hanno dovuto lottare contro i pregiudizi e contro i soprusi. Le loro sono storie di coraggio, di forza e di determinazione. Ciascuna, inserita nel proprio ambiente e nel proprio paese, è stata a suo modo paladina di valori e di ideali. Sono loro le mie eroine di oggi, quelle che hanno preso il posto delle eroine dei fumetti, dei cartoni e delle serie televisive che i nerd di tutte le generazioni ancora frequentano. Sei stelle luminose nel buio del secolo breve. La loro luce si è spenta, com’è destino tra gli esseri umani. Ma la loro traccia è indelebile, lungo il cammino del progresso, non solo scientifico, dell’umanità.»