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Libri (337)

Giovedì, 01 Agosto 2013 21:25

I dieci esperimenti più belli

TRAMA: George Johnson riflette sugli sviluppi della fisica negli ultimi decenni. Nel XXI secolo la scienza non è più trattata in un laboratorio da un singolo scienziato, ma è ormai industrializzata. Gli esperimenti occupano numerose colonne sui giornali, generano una tale quantità di dati che sono necessari supercomputer per analizzarli e sono svolti da équipe composte da parecchi scienziati. Ma fino a non molto tempo fa la scienza più rivoluzionaria arrivava da singole paia di mani, da menti individuali che sfidavano l’ignoto. I grandi esperimenti che segnano i confini del nostro sapere sono stati quasi sempre condotti da uno o due scienziati, e di solito sul piano di un tavolo. I calcoli, se servivano, erano svolti su carta o, più tardi, su un regolo calcolatore. Sentendo il bisogno di ripartire dalle fondamenta, Johnson dedica questo libro a dieci esperimenti.   Galileo: il vero moto degli oggetti. La grandezza di questo esperimento sta nella trovata geniale di Galileo per seguire la caduta di un grave, visto che non aveva a disposizione i sofisticati strumenti odierni. Per rallentare il moto di caduta dei gravi, Galilei utilizzò un piano inclinato liscio e per misurare i tempi, secondo una recente ricostruzione, fissò un ritmo cantando…
Giovedì, 01 Agosto 2013 21:24

Galileo Galilei

TRAMA: Galileo Galilei nasce il 15 febbraio del 1564. Nonostante i tentativi del padre di avviarlo ad una carriera redditizia, l’incontro con Euclide – grazie ad Ostilio Ricci – lo porterà a scegliere una strada diversa:per Galileo la matematica non è gioco di cose astratte, ma uno strumento di lavoro che permette un’indagine della natura non basata sull’osservanza pedissequa dei testi antichi, come usa a quel tempo, ma sull’esperienza, i cui risultati devono essere interpretati e tradotti in geometria e relazioni matematiche. La matematica sarà la base della nuova scienza, la fisica, di cui Galilei può essere considerato il fondatore. Nel 1591 viene chiamato come insegnante di matematica all’università di Padova e a Venezia incontra Marina Gamba, dalla quale avrà tre figli: Virginia (1600), Livia (1601) e Vincenzo (1606). Negli studi di meccanica, della quale anche i concetti più semplici sono all’epoca sconosciuti, Galilei mostra la sua inventiva nel risolvere il problema delle misurazioni, usando il battito del polso o pesi di diverse quantità di acqua che gocciolano per le misure di tempo; pesando cartoncini per confrontare aree sconosciute, sopperendo così alla mancanza del calcolo differenziale; utilizzando il piano inclinato per rallentare i moti di caduta. Galilei osserva i fenomeni,…
Giovedì, 01 Agosto 2013 21:21

Pasta all'infinito

TRAMA: Nei primi anni Ottanta, un matematico tedesco, Albrecht Beutelspacher, giunge in Italia, per la precisione all’Università dell’Aquila, per un soggiorno di sei settimane presso Luigia e Franco, matematici italiani, e dimostrare con loro un teorema. Peccato che Albrecht non conosca l’italiano e Franco e Luigia conoscano poco l’inglese, ma la matematica è un linguaggio universale e i tre riescono comunque a comunicare. Il libro offre uno spaccato di alcuni “cimeli” di quegli anni: il telefono con la rotella, i primi computer… Non solo: Albrecht è un tedesco e guarda l’Italia con occhi diversi dai nostri. È stupito perché con Luigia e Franco lavoro e vita privata sono fortemente intrecciati e così si parla di matematica tra un piatto di pasta e un caffè. Inoltre è colpito dal fatto che i matematici italiani non lavorino in biblioteca, non utilizzino i testi di altri matematici o le numerose riviste: preferiscono investire i fondi nella partecipazione ai congressi e nell’incontro con altri matematici. L’obiettivo del viaggio di Albrecht in Italia è la dimostrazione di alcuni teoremi sui blocking set, insiemi di punti dalle caratteristiche molto particolari. Nel libro si può trovare il procedimento per la dimostrazione del teorema e si capisce la…
Giovedì, 01 Agosto 2013 21:19

Più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla

TRAMA: Il libro è costituito da due parti: nella prima, quella principale, ci sono diciassette racconti nei quali l’autore D’Amore accompagna Dante per le vie di Firenze e altre città, dall’infanzia all’età adulta e mentre è impegnato a comporre la Divina Commedia. Nella seconda parte ci sono due saggi: il primo presenta un elenco dei matematici citati nella Commedia, il secondo affronta in modo più sistematico gli argomenti già eviscerati nei racconti. Nei racconti, che non sono presentati in ordine cronologico, incontriamo un Dante bambino alle prese con la scuola, le tabelline e una lezione di dialettica e ottica di papa Giovanni XXI; vediamo Dante alle prese con le cifre indiane, il sistema decimale e la notazione posizionale, a lezione dal maestro Paolo dell’Abaco e a colloquio con la sorella di Fibonacci, per ricostruire la vita e le esperienze di quest’ultimo. È un Dante che studia dialettica e logica, un Dante appassionato di arismetrica, calcolo delle probabilità, geometria… Così, lo troviamo per le vie di Bologna mentre, con Guido Cavalcanti, assiste al gioco della zara e riflette sul calcolo delle probabilità: Quando si parte il gioco della zara, colui che perde si riman dolente, repetendo le volte, e tristo impara…
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