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Giovedì, 24 Giugno 2021 15:12

Il corpo è docente

Dal casuale incontro fra Daniela Lucangeli e Luca Vullo è scaturita una collaborazione particolare che si è espressa sia nel progetto Mind4children, spin-off dell’Università di Padova, sia in questo piccolo libretto, «Il corpo è docente», pubblicato a maggio 2021 da Erickson, con le illustrazioni di Francesco Chiacchio. Daniela Lucangeli è professoressa ordinaria in psicologia dello sviluppo, Luca Vullo è autore e regista di cinema e teatro: il linguaggio della ricerca scientifica e quello teatrale, più divulgativo, unitamente a quello grafico, ci propongono dei contenuti arricchiti dalla differenza di approccio. Le vignette realizzate da Francesco Chiacchio ci permettono non solo di sdrammatizzare, ma di cogliere anche a livello emotivo ciò che i due autori esprimono a livello razionale.

Il libro non è adatto solo ai docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, ma anche ai docenti di ordini superiori, visto che, come ribadisce la stessa Daniela Lucangeli nel prologo, «quando si lavora con bambini e adolescenti sapersi esprimere è risorsa fondamentale» e in questa capacità di espressione non c’è solo l’uso di un linguaggio specifico adeguato, ma ci sono anche «espressioni del viso, movimenti delle mani, posture, tono, timbro e ritmo della voce, prossemica e contatto fisico». Al termine di ogni capitolo, vengono elencati i problemi emersi, vengono proposte delle soluzioni e degli esercizi pratici che possono aiutare sia i docenti che gli alunni: da un lato possono essere un aiuto per mantenere viva l’attenzione degli alunni e per organizzare lezioni più interessanti e avvincenti, dall’altro sono un modo per educare l’intelligenza emotiva, per gestire i conflitti e per migliorare il clima in classe. Un libro, quindi, che diventa uno strumento per i docenti e uno stimolo per gli alunni, visto che alcuni di questi esercizi sono pensati per i ragazzi stessi.

Il contatto visivo e l’ascolto sono esplorati nei primi due capitoli: non si tratta solo di un invito a guardare e ad ascoltare gli alunni, ma di uno stimolo a prestare attenzione in modo attivo e totale a quanto dicono gli studenti, perché «se non c’è connessione diretta con gli alunni, le parole si trasformano in foglie autunnali prive di vita e spazzate via dal vento», mentre «l’ascolto ci fa entrare in risonanza con l’universo». Come sempre, la Lucangeli invita ogni docente a diventare «alleato del bambino contro l’errore», ma quanto detto in altre occasioni diventa qui un’occasione per rendere più efficace la nostra capacità di comunicare. Terzo e quarto capitolo sono dedicati alla voce e alle mani, gli strumenti attraverso i quali comunichiamo: sappiamo già che spesso non conta tanto ciò che si dice ma il tono che si usa, ma non conosciamo la nostra voce, il suo potenziale, non sappiamo come usarla nel modo corretto. Idem per quanto riguarda i gesti: «le nostre mani possono diventare delle bacchette magiche perfette per attirare l’attenzione di chi abbiamo di fronte e per rendere più “delicato” l’assorbimento del messaggio finale che vogliamo comunicare». Dovremmo imparare che sia la voce che le mani modificano la percezione che gli altri hanno di noi e perciò, come evidenziato nel settimo capitolo, dovremmo ricordare che «un grande insegnante non è colui che ha un’infinita conoscenza, ma chi riesce a comunicare il suo sapere nel modo migliore diventando una guida illuminata per gli allievi». Il quinto capitolo confronta la lezione in DAD con quella in presenza e ci offre degli input per vivere anche a distanza la ricchezza della comunicazione, rimettendo al centro del processo educativo i ragazzi: «un buon maestro si adatta a ogni situazione pur di raggiungere il suo scopo: insegnare». Il sesto capitolo ci ricorda che l’intelligenza emotiva va nutrita per crescere insieme, mentre nell’ultimo capitolo si parla di inclusione: in questo processo, gli educatori diventano cruciali, perché «la scuola non è solo un ambiente di apprendimento, ma una struttura che determina gran parte del potenziale umano».

La conclusione è affidata alla voce di Luca Vullo, che ci racconta l’incontro con Daniela Lucangeli e la ricchezza che ne è scaturita, una ricchezza che, grazie a questo libretto, è alla portata di mano di ciascuno di noi. Questo libro è un buon modo per cominciare questa estate di riposo: semplice, scorrevole, arricchito da simpatiche illustrazioni, potrebbe essere utile leggerne un capitolo a settimana prima del rientro a scuola, per riflettere un po’ e per migliorare le nostre capacità comunicative, in classe e non solo.

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