Daniela Molinari

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Sabato, 18 Marzo 2017 00:00

18 Marzo 2017

Verifica di matematica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: calcolo dei limiti, recupero primo quadrimestre.

Durata: un'ora.

Venerdì, 17 Marzo 2017 17:04

102 - 17 Marzo 2017

Siamo nella settimana del pi-greco-day e si sente ancora l’eco della gara che si è svolta presso la sede del Ministero dell’Università e Ricerca a Roma e in molte scuole in tutta Italia (anche nella mia!). “La Ministra Fedeli, che ha presentato la gara, ha detto con molta semplicità che si augurava che l’evento promuovesse la passione per la matematica, senza la quale sarebbe perlomeno inopportuno avventurarsi nel mondo del lavoro nell’era digitale.” Tutto merito della piattaforma Redooc, che ha ospitato la competizione, e di Chiara Burberi, “che in una vita passata è stata manager di altissimo livello: da McKinsey a UniCredit (è ancora consigliere in importanti CdA), partendo dalla Bocconi dove è stata pure docente e passando per la London School of Economics.” Eppure nel 2013, Chiara ha deciso di dedicarsi all’insegnamento della matematica, dando vita ad una startup innovativa in nome di una didattica “controcorrente”.

Forse qualcuno ancora non sa in cosa consista il pi-greco-day: “è un giorno speciale per i matematici e i fisici di tutto il mondo”, “ideato nel 1988 dal fisico statunitense Larry Show e diventato negli anni un appuntamento sempre più sentito”. La scelta della data, il 14 marzo, è dovuta alla tradizione anglosassone di scrivere la data facendo precedere il giorno dal mese, ma si verifica anche un’importante e simpatica coincidenza: il 14 marzo è anche l’anniversario della nascita di Albert Einstein. Decisamente originale il festeggiamento da Guinnes dei Primati celebrato a Todi, con 1100 studenti, dai 5 ai 19 anni, impegnati a creare una catena umana con le cifre decimali del pi greco. Il record è stato “strappato ad Udine che lo deteneva in precedenza”. Simpatica la festa, che ha visto tra i partecipanti anche una bambina di 6 mesi, con una cifra di pi greco appesa al passeggino…

Riguardo a pi greco, non si può perdere l’interessante lezione di TedEd realizzata da Reynaldo Lopes, che eventualmente potete visionare con i sottotitoli in italiano, ma è interessante anche questo video, sulla storia del pi greco, realizzato da Antonio Mancini e premiato al concorso “Giochiamo con pi greco”, bandito dal Politecnico di Milano nel 2012.

In ogni caso, se qualcuno si stesse domandando a cosa serva il pi greco, potrebbe riguardare l’undicesimo episodio della seconda stagione di Person of Interest: la domanda viene rivolta a Finch, il miliardario statunitense genio dell’informatica che ha costruito un’intelligenza artificiale. La serie, inutile dirlo, ha per tema la fantascienza. L’estratto in questione viene ricordato da Dany Maknouz, insegnante di matematica che collabora con Zanichelli, che ci propone, tra le altre cose, di visualizzare pi greco con le sperimentazioni visuali di Martin Krzywinski.

Non possiamo dimenticare il libro di Anna Cerasoli, “Tutti in festa con Pi Greco”: alcune delle simpatiche attività presentate in questo libretto, che si può leggere dai 10 anni di età, vengono riproposte dal sito di Editoriale Scienza – casa editrice del testo in questione – proprio per celebrare il pi-day.

In occasione del pi-day, sono comparsi anche alcuni articoli riguardanti la prospettiva di trovare lavoro con una laurea in matematica. Secondo OggiScuola, “a dodici mesi dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione arriva all’83%, mentre il guadagno mensile netto si aggira sui 1076 euro.” Mi piace pensare che l’aumento di immatricolazioni alle facoltà scientifiche sia imputabile a una vera passione per i numeri, più che ad un mero calcolo di opportunità, comunque la cosa interessante è che, a fronte di un considerevole aumento di iscrizioni, “il tasso di occupazione dei laureati in matematica rimane costantemente elevato, dato che il numero dei laureati in matematica è piuttosto esiguo rispetto alla richiesta del mercato.” Non dimentichiamo che “I laureati in matematica imparano ad applicare in vari contesti il metodo scientifico e risolvere con l’utilizzo della matematica problemi complessi, anche se formulati in linguaggio non matematico. Sul piano delle soft skill, un laureato in matematica saprà sicuramente lavorare con un ampio grado di autonomia, nonché assumersi responsabilità organizzative”, secondo Chiara Grosso, presidente e CEO di Four Stars, società accreditata dal Ministero del Lavoro e specializzata nei tirocini formativi.

L’8 marzo, in occasione della festa della donna, è uscito nelle sale cinematografiche il film statunitense “Il diritto di contare”, basato sul romanzo di Margot Lee Shetterley “The hidden figures”. In attesa di poterlo andare a vedere, leggo articoli al riguardo, come quello del sito della Bocconi: protagoniste del film sono tre donne afroamericane, la matematica Katherine Johnson, l’ingegnere Mary Jackson e la responsabile del settore IBM Dorothy Vaughan. Mi è piaciuto ancora di più l’articolo nel quale si cerca di fare un po’ di distinzione tra le cose vere e quelle romanzate del film. Secondo quanto scritto, il film è corale, ma riesce “a non far percepire la genialità delle sue protagoniste come una cosa inaccessibile e magari di per sé problematica”, inoltre, pur nella sua leggerezza, riesce a “farci uscire dal cinema sapendo qualcosa in più su Johnson, Vaughn e Jackson, tre protagoniste di vicende poco note”. L’articolo è un condensato di quanto comparso su grandi testate in merito alle differenze tra il film e la storia vera e scopriamo quindi, tanto per cominciare, che il personaggio di Kevin Costner è inventato. Il resto lo lascio alla vostra curiosità.

Anche Lego ha deciso di creare cinque nuovi personaggi, che rappresentano proprio le cinque pioniere della NASA. Se le bambine avranno occasione di giocare con questi personaggi, forse si abitueranno all’idea di poter raggiungere grandi traguardi anche in ambito scientifico! Ed è questo l’intento del libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, nel quale Elena Favilli e Francesca Cavallo raccontano cento biografie di donne famose, “che lottano e hanno lottato per affermare la propria personalità”.

Cominciare da bambini è forse il segreto per diventare bravi in matematica, ma non studiando seriamente la materia, bensì giocando, lo afferma uno studio della Lynch School of Education del Boston College. “Giocare con i numeri sin da bambini potrebbe essere la chiave di volta di un futuro successo in matematica”, perché “per essere bravi in matematica da grandi, è importante aver compreso i numeri da piccoli”. Forse è vero che la matematica si ama o si odia… ma io credo che sia sempre possibile cambiare idea e migliorare il proprio rapporto con questa difficile ma affascinante disciplina.

Concludo con una nota divertente: Le canzoni matematiche de I Masa!

 

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!

Daniela

Giovedì, 09 Marzo 2017 00:00

6 Marzo 2017

Verifica di matematica, classe terza liceo scientifico. 
Argomento: parabola e retta, recupero primo quadrimestre.

Durata: un'ora.

Giovedì, 09 Marzo 2017 00:00

9 Marzo 2017

Verifica di matematica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: studio di funzione, problemi di massimo e minimo, teoremi del calcolo differenziale.

Durata: due ore.

Domenica, 05 Marzo 2017 00:00

3 Marzo 2017

Verifica di matematica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: ellisse ed iperbole.

Durata: un'ora.

Venerdì, 24 Febbraio 2017 00:00

23 Febbraio 2017

Verifica di fisica, classe seconda liceo scientifico delle scienze applicate.
Argomento: moto circolare uniforme.

Durata: venti minuti.

Venerdì, 24 Febbraio 2017 00:00

23 Febbraio 2017

Verifica di fisica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: recupero primo quadrimestre.

Durata: un'ora.

Venerdì, 24 Febbraio 2017 23:27

101 - 24 Febbraio 2017

C’è parecchio da dire in questa newsletter e comincerei con “Le ragazze con il pallino per la matematica”*: Chiara Burberi e Luisa Pronzato hanno raccolto le interviste fatte a cento donne “che si sono confrontate con ‘il pallino per la matematica’”, alcune “nate con un talento evidente” e altre che “hanno scoperto e sviluppato l’importanza delle competenze logico-matematiche solo nel tempo”. Tra le donne che si sono confrontate con il ‘pallino della matematica’ ci sono anch’io e non posso che ringraziare Chiara per l’opportunità che mi ha fornito: la possibilità di dire la mia e di far parte di gruppo così “tosto”. Sì, perché – e temo che non venga detto mai abbastanza – chi raggiunge grandi obiettivi non è sempre il più intelligente della nidiata e a tal proposito mi sono confrontata con tantissime persone, insegnanti universitari, colleghi… l’ha detto persino Obama in una puntata speciale di Bear Grylls di un anno fa: chi raggiunge i propri obiettivi ha semplicemente una grande tenacia, un’immensa voglia di farcela. Chiara lo ribadisce durante una TedTalk di un paio d’anni fa: il suo impegno con Redooc è un modo per sconfiggere i pregiudizi secondo i quali la matematica sia solo per i talenti naturali. Dopo aver coinvolto la platea in un intenso dialogo, alla ricerca di nomi femminili nel mondo della letteratura, della pittura, della musica (ammettiamolo: potremmo citare decine di nomi maschili, ma se vi chiedessero solo nomi femminili?**), Chiara ci ricorda che il raggiungimento di un obiettivo è frutto di dedizione, passione, sudore, forza di volontà, determinazione… e il talento non ha realmente un ruolo da protagonista. Oggi, mentre in classe correggevo velocemente gli esercizi assegnati di compito, ho sentito la mia velocità e sicurezza e non posso fare a meno di stupirmene ogni anno: a marzo sono al meglio della forma, ben allenata e non troppo stanca e faccio gli esercizi rapidamente, cosa che non mi capita certo a settembre, quando sono arrugginita e lenta. Gli alunni pensano che gli insegnanti di matematica siano super-uomini e super-donne sempre pronti a sfornare esercizi, ma in realtà anche le nostre abilità sono frutto di allenamento e quale migliore allenamento di passare ogni giorno a contatto con la matematica, facendo e correggendo esercizi, interrogando e studiando? La nostra abilità in matematica è frutto di fatica esattamente come l’abilità in uno sport. Certo, Roger Federer ha talento, ma sarebbe uno dei più grandi campioni di tutti i tempi senza tutte le sue ore di allenamento? Secondo Chiara, e anche secondo me, “negati per la matematica si diventa”: questa frase mi fa sentire il peso della responsabilità, ma mi entusiasma sentire le parole di Chiara, secondo la quale il professore deve comportarsi come un coatch, fare il tifo e spingere i propri ragazzi a dare il meglio.

E se il tifo del proprio insegnante non fosse sufficiente, si può ricorrere a questo video del fisico Dominic Wallman, che “è in grado di condurre l’ascoltatore nei diversi campi in cui la matematica viene utilizzata ai massimi livelli”. È in inglese, certo, ma dura solo 11 minuti e l’approdo lo vedete già nella mail, visto che è l’immagine che è stata allegata alla Newsletter. Certo, come sottolinea anche l’autore, le varie parti della matematica sono molto più correlate di come sono state rappresentate, perché nella realtà dovrebbe assomigliare più a una ragnatela fitta, con tutti gli ambiti collegati tra loro. In ogni caso, questa visione d’insieme ci permette di capire come la matematica possa spiegare tante cose della nostra quotidianità, dell’universo nel quale viviamo, nonostante sia stata scritta dagli esseri umani.

Io preferisco, però, l’idea della professoressa Barbara Della Rossa, che mostra la matematica realmente come se fosse uno sport, uno “sport mentale”: ed è così che la sua prima media si è trovata a fare una matematica davvero innovativa e diversa dal solito, giocando a carte: “La scelta non è stata fatta a caso. Giocando si rispettano le regole, si sta tutti insieme. Gli studenti imparano anche a vincere e a perdere. Diventano parte di un gruppo. E soprattutto niente noia, ma tanta voglia di fare.”

Altro metodo, che applico personalmente (insegnando alle superiori, il gioco delle carte è gestito in autonomia dagli alunni, che durante l’intervallo organizzano dei veri e propri tornei) è quello di usare lo strumento della lettura per appassionare alla matematica. E mi piace molto la selezione che propone Chiara Burberi (di nuovo lei), anche se secondo me, c’è un’assenza davvero importante: “Il teorema vivente”, del celebre Cedric Villani. Io l’ho trovato appassionante e coinvolgente e non mi ha stupito scoprire che anche per i miei alunni è stata una lettura memorabile.

Anche guardare ai successi ottenuti dagli altri può essere uno stimolo per studiare, per fare sempre meglio. Marco Imperadori, docente del Politecnico, in questa interessante TedTalk ci parla di una nuova vita per gli sci, che – sorprendentemente – vengono riutilizzati in Africa, attraverso un up-cycle, cioè un riciclo che regala al materiale, in questo caso gli sci, una nuova vita, migliore della precedente. Gli sci sono compositi, fatti di molti materiali e, per questo, non riciclabili in senso tradizionale: titanio, alluminio, carbonio sono alcuni dei materiali che li compongono. Sono materiali preziosi e hanno trovato un ottimo impiego in Guinea Bissau, nella giungla equatoriale, dove, grazie alla missione dei Padri Oblati di Maria, questi materiali si sono rivelati adeguati per realizzare delle originalissime iurte.

L’Unione Matematica Italiana ha espresso il proprio parere in merito alle ultime decisioni del presidente statunitense concernenti l’immigrazione: “L’Europa nell’ultimo secolo ha fatto troppa esperienza di divieti basati sull’identità di un gruppo e conosciamo le devastanti conseguenze che essi hanno avuto. Ho paura che simili politiche possano danneggiare il lavoro scientifico ovunque, inclusi gli Stati Uniti.” Forse è importante avere il coraggio di prendere posizione in merito!

Il 6 febbraio è mancato Raymond Smullyan, un matematico davvero originale: “La sua carriera scolastica è stata diciamo erratica: almeno un paio di volte ha lasciato perdere tutto, e ha cominciato a insegnare all’università prima di laurearsi in maniera piuttosto rocambolesca. D’altra parte fu a lungo indeciso se diventare matematico o pianista, e almeno a detta sua la scelta finale è stata del tutto casuale.”

Per concludere non possono mancare innanzi tutto la notizia della Nasa di Trappist-1, stella nana ultra fredda al centro dell’orbita di sette pianeti molto simili alla Terra. Al link indicato trovate un interessante filmato molto chiaro. Sempre in tema scientifico, ricordo la conclusione dei lavori di potenziamento svolti a Cascina, per il rivelatore di onde gravitazionali. In chiusura, la prova del Gaokao, che, almeno per certi aspetti, dovrebbe risollevare il morale a tutti coloro che, a breve, saranno coinvolti negli esami di ammissione all’università: “Ogni anno a giugno l’esame per accedere alle migliori università: solo uno su 50 mila che la fa.” Be’… in bocca al lupo a quei poveri ragazzi!

 

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!

Daniela

 

*Il libro uscirà in e-book il 28 febbraio, ma è possibile prenotarlo qui.

**Non è certo un caso il fatto che Redooc abbia dedicato un articolo al film “Il diritto di contare”, in uscita prossimamente sul grande schermo (provate a guardare il trailer: è già emozionante la breve sequenza di immagini selezionate!). “Il diritto di contare racconta la storia mai raccontata delle donne afroamericane che nel periodo della guerra fredda, sfidando razzismo e sessismo, hanno dato un contributo fondamentale ai successi del programma aerospaziale americano.”

 

Pubblicato come articolo su "La 27esima ora" del Corriere della Sera

Venerdì, 17 Febbraio 2017 00:00

16 Febbraio 2017

Verifica di fisica, classe terza liceo scientifico. 
Argomento: dinamica del corpo rigido.

Durata: un'ora.

Mercoledì, 15 Febbraio 2017 00:00

14 Febbraio 2017

Verifica di fisica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: recupero primo quadrimestre.

Durata: un'ora.

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