Siamo nel Parco delle Cornelle, ma, dall’ultima volta che ci siete stati, tutto è cambiato.
Dopo avervi smistato nei vari ingressi, la vostra guida estrae dalla tasca il vostro biglietto, ma… c’è un problema!
Si è cancellato un pezzo del numero di ingresso, che, tra le altre cose, è stato scritto con il sistema di numerazione degli antichi Greci.
Ora dovete ricostruire l’operazione che vi viene proposta traducendo il numero nelle cifre attuali (con quelle indo-arabiche – ammettetelo – è molto più semplice!) e, quindi, trovare il numero.
Buon lavoro!
Ecco il sistema di numerazione degli Antichi Greci:
Ed ecco il quesito da risolvere:
GRAFON è una bestiaccia molto furba.
Quando sente il profumo dei soldi è subito attirata e non può fare a meno di provare a rubartene qualcuno.
Però tu non puoi permetterti di farti rubare i soldi perché devi fare merenda, e soprattutto se poi la mamma viene a saperlo si arrabbia moltissimo.
Quindi, riesci a stabilire quale percorso devi seguire per perdere il minor numero di monetine?
Quanti soldi hai perso spostandoti? Oppure sei riuscito a guadagnare qualcosa?
Un beduino va al mercato per vendere i suoi tappeti.
Per strada trova una strana lampada.
Incuriosito la sfrega e da essa esce un genio: SIFR.
Questi gli propone una specie di scommessa: per ogni tappeto venduto gli regalerà 4 monete, mentre per ogni tappeto invenduto sarà il venditore a dovergliene dare 5.
A fine giornata, l’uomo riceve dal genio 12 monete: dei 12 tappeti che possedeva, quanti tappeti ha venduto?
RES è un animale proveniente dall’antica Roma.
Il suo nome deriva dal latino “res incognita” che significa “cosa nascosta”.
Infatti, il fatto che tu possa vederlo oggi è del tutto straordinario, poiché ama nascondersi, soprattutto tra gli oggetti smarriti dai visitatori del parco.
Pensa che tra questi oggetti troviamo soprattutto zainetti e orologi!
Ma se io volessi sapere a quanti cuscini equivale uno zainetto, sapresti dirmelo?
Questo è un animale mooooolto particolare, ma anche molto molto pigro. Ve lo dico io che lo conosco ormai da un anno.
Ogni stagione migra con tutti i suoi amici verso sud al calduccio, ma con questa storia dei cambiamenti climatici è molto confuso. È un continuo caldo freddo caldo freddo. Il tempo è cambiato a tal punto da obbligarlo a cambiare rotta e destinazione quando migra. Adesso deve andare verso nord perché a sud fa un sacco freddo. Però, come vi ho già detto, è molto pigro, quindi non vuole fare troppa fatica per spostare tutto lo stormo. Insomma, vuole spostare il minor numero di amici per cambiare il verso della sua formazione. Ma io non sono bravo con la geometria e la matematica, sono una guida, al massimo sono bravino con gli animali.
Quale potrebbe essere il modo meno faticoso?
Non solo video…
Ilaria Fanelli, autrice del canale YouTube IlariaF Math, oltre a dichiarare di amare la matematica (e come non capirla?), tramite i suoi video vuole mostrare il lato curioso e affascinante di questa disciplina, nascosta nella quotidianità. Recentemente ha ripreso alcune delle interviste realizzate tempo fa, con persone impegnate in vari ambiti, dalla musica all’università, dalla fisica ai videogiochi, puntando sulla domanda che aveva rivolto a tutti, ovvero: Che cos’è PER TE la matematica? Direi che l’ascolto di questi spezzoni è particolarmente interessante e può aiutarci a conoscere la matematica anche da altri punti di vista, offrendoci la descrizione della matematica da parte degli appassionati e degli addetti ai lavori.
Non posso non condividere la simpatica dimostrazione tramite immagini del Teorema di Pitagora, che aiuta a mostrare un modo diverso di spiegare la matematica, realizzata dal canale Mathologer 2, che contiene video extra rispetto al canale principale Mathologer.
Anche il canale MATH-segnale si sta specializzando in brevi filmati, grazie a YouTube Shorts: della durata massima di 60 secondi, i filmati sono realizzati solo attraverso uno smartphone e permettono di allargare un po’ il proprio pubblico, puntando proprio sulla brevità. I nuovi video, che potete riconoscere già dal titolo indicato con #shorts, si configurano quasi come delle storie, che però restano a disposizione anche dopo le 24 ore. In questo momento, il MATH-segnale è concentrato sulla soluzione delle disequazioni: si tratta di un modo simpatico per coinvolgere gli studenti e per aiutarli a superare quelle difficoltà, piccole o grandi, che spesso si incontrano con il calcolo algebrico.
Varie…
Dopo il mio intervento del 2 dicembre scorso, con Rotary per la sostenibilità, sulla teoria dei giochi, ho scritto un piccolo articolo per riassumere quanto detto e per ripercorrere le tappe salienti della storia della teoria dei giochi.
In questi giorni, è molto acceso il dibattito in merito alla formazione degli insegnanti: per quanto riguarda la formazione degli insegnanti di matematica, non posso non citare la lettera (accorata) alla Ministra dell’Università e al Ministro dell’Istruzione sulla formazione degli insegnanti, scritta da Pietro Di Martino per MaddMaths! e sfociata in una petizione online. Il problema è complesso e non ci possono quindi essere soluzioni semplici, ma già il fatto che se ne parli è un bene, perché «il modo peggiore per far entrare i futuri insegnanti nel mondo della scuola [è] farlo svilendo l’importanza della formazione e permettendo la ricerca di scorciatoie formative».
L’articolo del 17 dicembre di Stefano Pisani su MaddMaths! ci suggerisce di utilizzare i puzzle per migliorare in matematica. Il titolo prende avvio dallo studio di Kinnari Atit della University of California di Riverside, che mostra un nesso, indipendente dal genere o dal livello di istruzione, tra le abilità spaziali e quelle matematiche: in altre parole, il nostro rendimento in matematica può dipendere dalla nostra spazialità. Questo mi ricorda una conferenza del professor Giuseppe Pea, alla quale avevo assistito a febbraio del 2007: in essa, la tesi del professore era che i bambini imparano la matematica attraverso il proprio vissuto fisico, attraverso il corpo che agisce nello spazio e nel tempo. Mi ricorda anche il racconto di una maestra elementare di grande esperienza che per risolvere le difficoltà in matematica di un alunno aveva dato come compito di giocare con la palla. Non per niente, i professori di scienze motorie sanno bene che i risultati negativi in matematica trovano spesso affinità con i risultati negativi in educazione fisica, quando la motivazione è una difficoltà con la materia (e non la mancanza di studio).
C’è una puntata di Radio3 Scienza assolutamente da ascoltare ed è quella del 22 dicembre, Meglio tardi che mai, con l’astrofisica Patrizia Caraveo, autrice del saggio «Sidereus Nuncius 2.0». Insieme a Paolo Conte, ci descrive la tanto sospirata partenza del James Webb Space Telescope, prevista per il giorno di Natale: il telescopio, che si stabilirà a 1,5 milioni di chilometri da noi, potrà lavorare nell’infrarosso. Particolarmente interessante è la descrizione dello specchio di questo telescopio, costituito da 18 elementi esagonali, e la spiegazione di come si aprirà in orbita.
Suggerimenti di lettura
Mezzogiorno di scienza, pubblicato nel novembre 2020 da Edizioni Dedalo, è un libro la cui realizzazione è stata curata da Pietro Greco e che vede la collaborazione di quindici comunicatori della scienza: ho avuto occasione di recensire il libro proprio in concomitanza del primo anniversario della scomparsa di Pietro Greco. Il libro mi ha davvero conquistata: un po’ per la differenza di stili, visto che sono quindici gli autori che hanno realizzato i quattordici ritratti degli altrettanti scienziati del Sud, e poi perché ho conosciuto ambiti e studiosi dei quali sapevo poco o nulla. Le vite degli scienziati attraversano la storia d’Italia di tre secoli, a partire dal 1700, passando attraverso i moti siciliani, la missione di Garibaldi, l’unità d’Italia, le due guerre mondiali, il fascismo e la ricostruzione del secondo dopoguerra. Tra i protagonisti Mauro Picone, Renato Caccioppoli e Ennio De Giorgi. Il testo è assolutamente consigliato a tutti! Per conoscere qualcosa di più su Pietro Greco, invece, può essere utile ascoltare la puntata di Radio3 scienza a lui dedicata, La penna e la voce di Pietro, del 17 dicembre scorso. Il programma, che in qualche modo ha contribuito a creare attraverso la sua passione per la divulgazione scientifica e il suo grande amore per la scienza, questa volta dedica una puntata proprio a lui, raccontando, con la voce di Cristiana Pulcinelli e Marco Motta, ma anche con alcune registrazioni di Pietro stesso, la collaborazione con l’Unità e Strisciarossa, in un libro edito da Carocci. Buon ascolto e buona lettura!
Giornata Internazionale della Matematica
La giornata internazionale della matematica si avvicina: il motto è “La matematica che unisce” e la pagina ufficiale, per l’occasione, ha lanciato una nuova sfida, ovvero la Photo challenge. La fotografia matematica si può realizzare ritraendo se stessi, la propria classe, i propri amici, la propria famiglia, i propri animali domestici o i vicini, fotografando un oggetto matematico che può essere stato costruito, disegnato o formato usando i corpi delle persone. Oppure può essere l’immagine di una costruzione o di un ponte della città, o la statua di un famoso matematico. Il tutto sottintende che la matematica sia ovunque e, visto che spesso si nasconde, fotografarla è un modo per rivelarla.
Auguri scientifici
Tre diversi auguri: gli auguri che i Rudi Mathematici ci fanno ogni anno con il loro irrinunciabile calendario; gli auguri realizzati dal canale YouTube MindYourDecisions, che, attraverso le formule, ci mostra come i matematici augurino Merry Christmas; gli auguri di BergamoScienza realizzati da Agnese Collino, autrice di “La malattia da 10 centesimi” (vincitrice del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2021), divulgatrice, e coordinatrice dei C.O.S.I. (Comitato Organizzativo Scienza e Innovazione) di BergamoScienza. Il suo è un augurio serio e sentito, che, invitandoci a riflettere sui nostri bias cognitivi, ci fa un augurio di consapevolezza.
Buona matematica e buon Natale! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela
Verifica di matematica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: polinomi, prodotti notevoli e divisioni tra polinomi.
Durata: 60 minuti.
«Mezzogiorno di scienza», pubblicato nel novembre 2020 da Edizioni Dedalo, è un libro la cui realizzazione è stata curata da Pietro Greco e che vede la collaborazione di quindici comunicatori della scienza: Pierluigi Argoneto, Roberto Bellotti, Barbara Brandolini, Francesca Buoninconti, Francesco Paolo de Ceglia, Rossella De Ceglie, Romualdo Gianoli, Pietro Greco, Nicoletta Guaragnella, Corinna Guerra, Sandra Lucente, Carla Petrocelli, Gaetano Prisciantelli, Massimo Temporelli e Guido Trombetti.
In questi quattordici «Ritratti d'autore di grandi scienziati del Sud», troviamo una «testimonianza di come gli uomini di scienza nati nel Mezzogiorno [abbiano] saputo legare strettamente le loro terre e la loro attività all’Italia, all’Europa e, sempre più, al resto del mondo». In effetti, ogni protagonista mostra una grande lungimiranza e la capacità di intessere reti di conoscenze, anche al di fuori della propria sfera di competenza. Diversi sono gli ambiti toccati: chimica, fisica, matematica, medicina, ingegneria, botanica, e diverse sono le epoche, a partire dal 1700 fino al 2000, durante le quali i protagonisti hanno influenzato e modificato la società nella quale hanno vissuto.
Pietro Greco nell’introduzione ricorda che il Mezzogiorno è «perennemente in bilico tra modernità e arretratezza» e, citando le parole del celebre attore partenopeo Eduardo Scarpetta, parla di «miseria e nobiltà». Allo stesso modo, questi protagonisti sono presentati con le luci e le ombre che li hanno contraddistinti: non ci sono solo un grande spessore umano e un’incredibile conoscenza, ma anche errori che nessuno degli autori sente di giudicare o assolvere. Ogni protagonista è presentato a tutto tondo, nel modo più obiettivo possibile.
I protagonisti sono presentati in ordine cronologico: Domenico Cirillo è stato medico e botanico e la sua osservazione di specie mai descritte prima ha colpito in modo così importante i contemporanei da spingere un botanico scozzese a dedicargli il genere delle piante Cyrillaceae. Oronzo Gabriele Costa è stato un naturalista, e con l’anfiosso ha trovato una forte prova a sostegno dell’evoluzione. Stanislao Cannizzaro è stato un patriota e un riformatore della scuola e della sanità, ma è stato soprattutto il più grande dei chimici italiani del XIX secolo, tanto da essere insignito della Copley Medal. Maria Bakunin è stata la prima donna a laurearsi in chimica: figlia di un rivoluzionario russo, a causa della sua fermezza e decisione veniva descritta come una prepotente. Mauro Picone, matematico, fu un grande maestro, che rese la propria scuola il fulcro dell’analisi matematica italiana. Organizzatore e manager, fondò l’Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo, del quale mantenne la guida fino al 1960. Domenico Marotta, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, ha una storia struggente, che mette in luce un problema attualissimo, quello del conflitto tra la magistratura e la scienza: la sua vicenda giudiziaria ricorda quella più recente di Ilaria Capua. Francesco Giordani fu «un chimico nelle stanze del potere», nelle sedi dell’impresa e della finanza: si occupò dell’innovazione della filiera della cellulosa, che fu decisiva nella sua formazione, insegnandogli a misurarsi concretamente con i problemi. Renato Caccioppoli fu un genio matematico irrequieto e tormentato, che ebbe una folgorante carriera accademica. Ettore Majorana, fisico, trovò dei risultati sui quali si continua tuttora a lavorare ed è noto a tutti per la sua scomparsa misteriosa. Filomena Nitti Bovet, figlia dell’antifascista Francesco Saverio Nitti, fu la moglie di Daniel Bovet, che fu insignito di un premio Nobel che era tanto suo quanto della coniuge. Entusiasta, caparbia e tenace, diede un contributo fondamentale alla farmacologia. Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina, sempre in anticipo sui tempi, ottenne grandi risultati nell’ambito della lotta ai tumori. Felice Ippolito, come Marotta, provò su di sé l’effetto della macchina del fango negli anni ’60: fu un ingegnere specializzato in geologia e la sua fu «una rivoluzione incompiuta», perché il nucleare non ebbe successo in Italia. Eduardo Caianiello fu un fisico e ottenne una borsa di studio del MIT, ma è ricordato come un pioniere della cibernetica. Ennio De Giorgi grazie alla sua inclinazione per i linguaggi sviluppata al liceo classico, diede fondamentali contributi alla matematica. Fu un «matematico al servizio della Sapienza», che riteneva la condivisione del sapere «una delle più alte forme di carità».
All’interno di ogni capitolo ritroviamo le illustrazioni di Francesco Dabbicco, che per ogni protagonista ha realizzato un ritratto e, spesso, un’immagine che lo caratterizzi. Al termine di ogni capitolo troviamo dei suggerimenti di lettura per approfondire la conoscenza di questi personaggi e all’interno del capitolo due box, uno dedicato ai luoghi che caratterizzano questi personaggi e un secondo di carattere vario, a volte una citazione del protagonista stesso, a volte una testimonianza o un racconto, altre volte una canzone ispirata alla vicenda, come per l’anfiosso di Costa.
Non è un libro per specialisti, ma per appassionati di scienza. Non è necessario, invece, amare il Mezzogiorno, perché quello ci pensano i protagonisti a farcelo amare.
Verifica di fisica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: grandezze fisiche, misura, errori.
Durata: 60 minuti.