Questo Libro l’ho utilizzato anch’io per la ricerca sulle origini dell’algebra e chi vuole può vedere e scaricare gratuitamente questa ricerca, tutt’ora incorso, anche da questo sito alla pagina appunti di storia: Il diagramma d’argilla ecc..
Ho trovato tanto interessante la Fig.3.8 a pag 107 di questo libro in argomento, “Il disordine perfetto”, che l’ho inserita negli allegati della mia ricerca, una figura del pavimento dell’Alhambra di Granada, il famoso palazzo della simmetria d’arte moresca ubicato in Andalusia nel sud della Spagna, che illustra non solo un gruppo di simmetrie ma credo, come spero di confermare, che rappresenti l’ultima testimonianza rimastaci del diagramma d’argilla… quello che definisco come “Il Big Bang dell’algebra geometrica” dentro il quale probabilmente un artigiano dell’antica Civiltà Sumera, o forse di un’altra e più vasta Civiltà Madre, ha intravvisto tutta l’algebra fondamentale del futuro dell’uomo, facendo di quella figura a “modulo quadrato”, uno strumento algoritmico straordinario, conosciuto poi, non solo dalle Civiltà potamiche (Babilonesi, Egizi, Indiani e Cinesi) ma anche da quelle talassiche cui apparteneva sia Pitagora di Samo che lo importò nella Magna Grecia, sempre a mio parere, facendolo sbarcare a Crotone e trasferendolo su papiro (la novità dell’epoca, il “Computer” dell’antichità ancor oggi utilizzato) sia anche dal mondo arabo con la geometria pratica per gli artigiani di Abū ‘l Wafā’ al-Būzğānī.
Un diagramma inizialmente fatto con quattro mattoni di straordinaria simmetria, anzi, proprio la sua straordinaria simmetria è stata la chiave che ha permesso a quell’artigiano di iniziare a risolvere i primi problemi algebrici di 1°, 2° e 3° grado, il “teorema di Pitagora” e quello “di Carnot”, nonché di fare la scoperta fondamentale dello gnomone e della sua tecnica incrementale, la stessa in fondo utilizzata dai nostri calcolatori moderni; incredibile ma vero! E’ ancora la simmetria la chiave magica “il passe-partout” che ha aperto all’algebra la stessa chiave insomma, come si legge nella trama, che ha consentito a Galois di risolvere non solo uno dei problemi fondamentali dell’algebra del suo tempo ma anche nel contempo, quello di aver dato inizio ad una teoria così geniale che ha poi condizionato il futuro delle matematiche moderne.
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