«Quanti e misteri» è stato pubblicato ad aprile 2021 dalla casa editrice Scienza Express nella collana Scienza Junior. Gli autori sono Riccardo Bosisio, Tommaso Corti, Luca Galoppo e Matteo Tagliabue: i tre fisici, Bosisio, Corti e Galoppo avevano già collaborato alla stesura di «Elementare, Einstein» nel 2018, pubblicato sempre da Scienza Express; Matteo Tagliabue è insegnante di letteratura in un liceo di Monza. Le illustrazioni sono state curate da Anna Civello.
Il sottotitolo, «Un giallo tra gatti, fisica e ornitorinchi», ci informa che il genere in questione, questa volta, è quello del giallo, ma la protagonista è ancora la fisica, insieme a Pietro, Francesco ed Elisa, ex alunni della seconda media di «Elementare, Einstein», ora frequentanti la classe prima del liceo scientifico delle scienze applicate. Il racconto ha inizio con Pietro che a dieci anni, per una sfida con un paio di amici, si era ritrovato alla Casa del Diavolo, un rudere nascosto nel fitto del bosco: «Nessuno sa di preciso dove si trovi e addirittura c’è chi dice che non esista affatto, ma girano tante storie e leggende al riguardo, che parlano di ragazzini andati a cercarlo e mai più tornati, o di maledizioni, fantasmi, assassini e sette sataniche». Pietro è riuscito a entrare nella casa, ma ne è fuggito terrorizzato: quell’evento cambierà il corso della sua vita, visto che per tutta estate nessuno lo rivedrà più in giro. Un bel giorno, all’inizio della prima superiore, Francesco informa i due amici che Cosimo Pontecorvo, suo vicino di casa, non dà sue notizie da otto giorni: appassionato di gialli, al ragazzo non sembra vero di poter essere protagonista della soluzione di un mistero. Quando mostra il giornale con la fotografia ai due amici, Pietro reagisce in modo strano, ma pian piano si lascia coinvolgere nella soluzione del mistero, insieme all’insegnante di matematica delle medie, il prof. Lapierre, uno dei protagonisti di «Elementare, Einstein». Districandosi tra l’esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schrödinger e il fenomeno dell’entanglement, i tre ragazzi scoprono che Cosimo Pontecorvo ha illustri natali, visto che è nipote di Bruno Pontecorvo, uno dei ragazzi di via Panisperna.
Il racconto è estremamente interessante e coinvolgente, il giallo ha un buon ritmo e il fiato rimane in sospeso fino alla fine, mentre i riferimenti alla fisica moderna, nello specifico alla fisica quantistica, sono spiegati con semplicità e chiarezza. Al termine troviamo anche un paio di appendici: il prof. Lapierre ci spiega l’esperimento della doppia fenditura e il principio di funzionamento dei computer quantistici.
Il libro si presta alla lettura fin dalle medie, perché l’argomento della meccanica quantistica, nonostante non sia semplice, è trattato con una certa leggerezza e questo lo rende accessibile a tutti. Potrebbe essere un modo interessante di introdurre l’argomento anche in una quinta liceo scientifico: l’idea di cominciare usando un alone di mistero potrebbe essere buona e potrebbe aiutare a conquistare i ragazzi all’inizio di un percorso non semplice.