TRAMA:
Il termine “serendipity” si riferisce ad una scoperta dovuta non solo allo studio e al talento, ma anche al caso, come è avvenuto, ad esempio, per la scoperta dei raggi X. E quanto le scoperte matematiche siano ottenute serendipicamente ci viene dimostrato dalle vicende di FU, docente universitario, protagonista del romanzo.
L’inizio è già una promessa di incontri: l’incontro con Irina, collega di storia, offre l’occasione per parlare di storia della matematica e da qui nasce l’idea di scrivere un libro insieme. La collaborazione offrirà ai due protagonisti l’occasione per incontrarsi e per approfondire la propria amicizia. L’incontro di FU con Carola, studentessa liceale che al momento ha qualche problema con la matematica, è l’occasione per FU per fare un’introduzione ai numeri reali, ispirandosi al lavoro di Dedekind, il primo a darne un’introduzione rigorosa e soddisfacente. Grazie all’intervento di FU, Carola scoprirà la propria passione per la matematica.
Tra i vari impegni, FU supervisiona anche lo svolgimento di un Seminario interfacoltà, intitolato Serendipità Matematica Elementare: per il primo incontro ha proposto lo studio delle equazioni di secondo grado, mentre l’ultimo seminario avrà come argomento la classificazione delle geometrie. Al seminario partecipano studenti di matematica alunni di FU, ma anche studenti di discipline umanistiche. Il seminario offre un’occasione di incontro, confronto e approfondimento.
Ma tra gli impegni di un docente universitario c’è anche la ricerca e una notte, FU comincia a pensare al lavoro di un australiano, sul quale sta riflettendo da settimane: guidato da una sensazione di simmetria e bellezza delle strutture, si mette all’opera e, procedendo nei calcoli, ottiene risultati interessanti. Forse il fatto che, qualche giorno prima, Irina l’abbia convinto a staccare la spina per un fine settimana ha contribuito a far progredire l’idea nella sua mente.
Nell’ultimo giorno del Convegno Matematica e Informazione, FU si sta preparando per la sua relazione: incontra il collega Morgenman, il cui intervento precederà di poco il suo. Il collega, uno scienziato piuttosto quotato in sede internazionale, si occupa di Crittanalisi e la sua conferenza, sui metodi di cifratura da Cesare ai giorni nostri è davvero interessante. FU invece parla della Combinatoria e la sua conferenza fa riferimento, in particolare, al Teorema dell’enumerazione di Pólya.
Tornato in Dipartimento, FU ha l’impressione che qualcuno lo stia seguendo e, dopo aver ricontrollato il proprio materiale – sia a casa che nello studio – ha la conferma che qualcuno ha frugato tra le sue carte. Parlandone con Irina, riesce a ricostruire i fatti e a ricordare di aver preso un foglietto, che non era il suo, proprio mentre il cameriere gli serviva un caffè al convegno, lo stesso foglietto che ora ha trovato nella propria borsa. FU e Irina riescono a decifrare il biglietto, dopodiché…
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COMMENTO:
Un libro che si può leggere a due livelli: come un romanzo o come un libro di approfondimento e in tal caso l’occasione ci è offerta proprio dalle numerose note che accompagnano ogni capitolo. La comprensione del testo è alla portata di un qualsiasi studente di liceo, visto che il protagonista, FU, spiega gli argomenti matematici a gente poco esperta, dalla studentessa liceale al collega di un’altra disciplina, oppure si tratta delle spiegazioni presentate in un seminario gestito da studenti universitari e aperto a un pubblico liceale. Gli autori descrivono in cosa consiste il lavoro del matematico e spiegano anche molto bene come nascono le idee matematiche e come si arriva alle scoperte, attraverso il racconto di un anno accademico del protagonista, con le sue ricerche, i suoi pensieri, i suoi incontri.