TRAMA:
«Le avventure raccolte in questo libro mi sono state raccontate, in modo casuale e intermittente, durante i sette piacevoli anni in cui ho suonato le percussioni insieme a Richard Feynman. Mi è parso che ogni storia fosse di per sé divertente, e che riunite insieme fossero addirittura esilaranti. Sembra quasi incredibile che una sola persona, nel corso di un’unica vita, abbia potuto accumulare esperienze così varie e stravaganti. Inoltre, il fatto che una persona sia riuscita da sola a combinare tanti guai è cero fonte d’ispirazione per tutti noi.» Sono le parole che Ralph Leighton ci offre nella prefazione a questo simpatico libro.
Alla prefazione fa seguito una breve cronologia con la vita di Feynman raccontata in breve, solo attraverso gli eventi principali che hanno caratterizzato la sua vita. E proprio secondo questi eventi principali vengono raggruppati i quaranta racconti che lo vedono protagonista:
1. “Da Far Rockaway al MIT”: gli anni dell’infanzia e della formazione di Feynman
2. “Gli anni di Princeton”: gli anni del dottorato. Quanto è difficile per Feynman adeguarsi e conformarsi alle formalità di Princeton!
3. “Feynman, la bomba e i militari”: l’esperienza di Los Alamos, mentre in contemporanea la prima moglie moriva di tubercolosi in un ospedale. I racconti della vita a Los Alamos sono esilaranti, basti pensare alla sua passione nel forzare le casseforti o nello sfidare la censura vigente, ma al tempo stesso ci mostrano tutta la sua semplicità e modestia nel confronto con gli altri fisici, da Fermi a Bohr.
4. “Dalla Cornell al Caltech, con un tocco di Brasile”: dopo l’esperienza di Los Alamos, Feynman sceglie il Caltech, a parte una breve permanenza in Brasile, dove ha modo di integrarsi con la cultura locale.
5. “Il mondo di un fisico”: il mondo di un fisico non è solo la fisica, visto che è arte, è musica, è insofferenza nei confronti della popolarità che gli ha regalato il premio Nobel.
La rassegna di racconti si chiude con un brano tratto dal discorso di inaugurazione dell’anno accademico 1974-1975 al Caltech: è una riflessione sulla scienza e sulla necessità di mantenere la propria integrità. Una conclusione adeguata: Feynman è, innanzi tutto, un fisico integerrimo, che sceglie sempre la strada che gli sembra più giusta, mai la più comoda.
COMMENTO:
Un libro interessante e alla portata di tutti: si può leggere d’un fiato o un brano alla volta. Feynman dispensa ilarità e cultura in ugual maniera: ci si trova a volte a ridere di gusto alle sue trovate, ma non è una risata fine a se stessa, grazie alle grandi conoscenze dello scienziato. Al termine della lettura, non possiamo non sentire ammirazione per questo personaggio così stravagante, ma, al tempo stesso, così semplice: semplice nel confronto con i suoi pari e nella sua volontà di essere valorizzato come persona prima che come premio Nobel e originale nella sua capacità di realizzarsi anche nel mondo dell’arte e della musica.