Ed ecco la “ricostruzione” ad opera del matematico Onofrio Gallo delle due Stéphanie-Felicie Poterin du Motel. A proposito degli ultimi eventi e dello stato psicofisico in cui era venuto a trovarsi Galois, Onofrio Gallo scrive: “In realtà, tenuto conto della grave depressione psicofisica in cui Galois si trovava, non sarebbe stato necessario alcun intervento speciale da parte della polizia politica del tempo; in quanto Galois oramai aveva preso irrevocabilmente la decisione di suicidarsi. Ma poteva Galois, uno dei più pericolosi, se non il più pericoloso dei repubblicani in circolazione, disporre in proprio della semilibertà concessa? Per tale motivo di fondo e, ufficialmente, in qualità di “prigioniero sulla parola”, il 16 marzo 1832, egli fu trasferito in una clinica del tempo ubicata in rue de l’Oursine, il cui proprietario era un certo Faultrier de l’Oursine e nella quale svolgeva la sua attività il padre di Stephanie. Ma gli eventi finali della sua vita lo portarono forse a dare uno “scopo” al suo “suicidio”. Qui, aggiungiamo noi, secondo tale tesi, la relazione di Evariste con Stéphanie-Felicie, figlia dello stimato medico parigino Jean-Louis Poterin du Motel, il nome della quale traspariva (ad arte?) tra alcune righe non del tutto cancellate di uno degli ultimi manoscritti di Galois: quasi che lo stesso Galois volesse intenzionalmente far “trasparire” il nome di quella “coquette de bas étage”, ossia di quella “civetta di basso rango “ per convincere i posteri e corroborare la tesi del duello per motivi d’amore, subito dopo fatti passare per motivi patriottici. Alla serie di domande: 1. Per quale motivo Galois, che non si era mai fidanzato, in quanto il suo “amore” era la matematica, avrebbe dovuto fidanzarsi, in un momento di profonda depressione e sul punto di suicidarsi? 2. Quale fu l’esatta circostanza in cui conobbe Stépanie? 3. Quale fu il tipo di relazione che venne a stabilirsi tra i due? (Due lettere, incomplete, che riportiamo più avanti, completate nelle parti mancanti da Onofrio Gallo, indicherebbero che la relazione tra Évariste a Stéphanie si concluse con un deciso e inappellabile rifiuto da parte di lei.) 4. Era vero che la stessa Stéphanie era la di d’Herbinville? 5. Era vero che d’Herbinville fosse un provocatore realista e non un compagno repubblicano di Galois? 6. La ragazza poteva essere un adoperato dai nemici di Galois per costringerlo al duello? 7. Se il duello era vero, come spiegare la ferita mortale riportata da Galois e causata da un colpo ? 8. Esistono tutti gli elementi per dare una risposta definitiva alle domande precedenti? Ed ecco le due lettere, gli originali sono a grafia di Galois, da lui firmate “Madamoiselle Stéphanie D.”. La loro ricostruzione nelle parti mancanti, in MAIUSCOLO, da parte di Onofrio Gallo è stato un vero e proprio miracolo di analisi testuale!
“Finiamola con questa faccenda vi prego. Non ho abbastanza animo per seguire una corrispondenza del genere CON VOI, ma cercherò di averne abbastanza per conversare con voi come facevo prima che non fosse successo niente. Ecco le POESIE CHE AVETE SCRITTO PER ME. IL MIO CUORE NON NE HA PIU’ BISOGNO ORA CHE A QUANTO SEMBRA DEVE PREMERE PENSARE PIU’ A VOI STESSO che a me. VI PREGO PERCIO’ DI NON TENERE CONTO DI me e non pensare a cose PARTORITE DALLA VOSTRA FANTASIA CHE non potrebbero esistere e che, PER QUANTO MI RIGUARDA, non esisteranno mai.”
II “Ho seguito il vostro consiglio e ho riflettuto A LUNGO, su tutto quello che è accaduto tra di noi. QUANTO E’ successo – sotto qualunque PUNTO DI VISTA O denominazione questo possa essere DEFINITO, NON ERA NE’ POSSIBILE, NE’ CONVENIENTE stabilirsi fra noi. Del resto Signore siate PIU’ CHE persuaso che non sarebbe probabilmente mai stato di più; supponete DIVERSAMENTE?ALLORA SUPPONETE male e i vostri rammarichi sono infondati. La vera amicizia esiste solo tra persone dello stesso sesso soprattutto QUANDO SI HANNO INTERESSI IN COMUNE. E’ GRAZIE AGLI amici CHE CI SI commisera nel BENE E SOPRATTUTTTO NEL MALE, SOPRATTUTTO QUANDO SUBENTRA IL vuoto DELL’ESISTENZA CHE GENERA l’assenza di CONSIDERAZIONE IN SE STESSI E DI ogni sentimento di questo genere. PER TALE MOTIVO vi ho concesso, Signore, la mia fiducia CIECA, ma essa è stata molto ferita PER QUANTO voi mi avete PROPOSTO. PIU’ VOLTE MI AVETE visto triste E MI AVETE chiesto QUALE NE FOSSE il motivo; vi ho risposto che IO NON SONO DEL VOSTRO PARERE SULL’AMICIZIA E CHE PERCIO’ avevo dei dispiaceri; che mi se ne avevano fatti GIA’ ALTRE VOLTE provare. Ho pensato che lo avreste preso AD INSEGNAMENTO. Come ogni persona CHE SI TROVI davanti AD UNA GRANDE DIFFICOLTA’ a cui si lasci cadere una parola D’INCORAGGIAMENTO. C’ERANO STATI DEI MALENTESI INIZIALI E PROPRIO per questi non si era stabilito un buon rapporto di amicizia tra di noi. La tranquillità delle mie idee mi lascia la libertà di giudicare senza molta riflessione le persone che vedo di solito; è ciò che fa sì che io abbia raramente il rammarico di essermi sbagliata o lasciata influenzare nei loro riguardi. Io non sono del vostro parere SULL’AMICIZIA E SUI SENTIMENTI CHE PER ME CONTANO più degli STESSI AMICI. PER IL VOSTRO BENE E IL MIO VI INVITO A NON ESIGERE PIU’ ALCUN CHIARIMENTO IN MERITO. PER QUANTO MI RIGUARDA SONO SICURA CHE NON NE SENTIRO’ PIU’ ALCUNA NECESSITA’. ADDIO E VI RINGRAZIO. Sinceramente > Mademoiselle Stéphanie D.”
Quanto sopra è contenuto nel Codex Cervinarensis del matematico Onofrio Gallo (n. 1946 a Cervinara, in Valle Caudina).
Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.
© 2020 Amolamatematica di Daniela Molinari - Concept & Design AVX Srl
Note Legali e Informativa sulla privacy