Giovedì, 01 Agosto 2013 06:58

Matematica sulle barricate

TRAMA:
Il 25 ottobre 1811, nasce Evariste Galois. È importante specificare che, al tempo della sua nascita, domina in Francia Napoleone Bonaparte: la vita e la morte di Evariste Galois saranno strettamente connesse alle vicende storiche della Francia.
Il 3 maggio 1814, Luigi XVIII torna a Parigi e, dopo la parentesi dei 100 giorni, l’8 luglio si attua la Restaurazione Borbonica; nello stesso periodo, Nicholas-Gabriel, padre di Evariste, diventa sindaco della cittadina di Bourg-la-Reine. È proprio durante il periodo del Terrore Bianco, con il massacro di centinaia di bonapartisti, che ha luogo l’assassinio dell’unico erede al trono. Il 16 settembre muore Luigi XVIII e gli succede Carlo X.
Nell’estate del 1826, il liceo Louis-le-Grand, che Evariste ha cominciato a frequentare nel 1823, ha un nuovo direttore, Laborie, che ritiene Galois troppo giovane per frequentare già la classe di Rhétorique: dopo una lunga controversia con la famiglia, a gennaio Evariste viene retrocesso. Per assurdo, è proprio grazie a questa retrocessione che Evariste scopre il suo amore per la matematica. Nel giugno del 1828 sostiene il primo esame per l’ammissione all’Ecole Polytechnique, ma viene bocciato. La primavera del 1829 è il periodo più felice della vita di Galois: le sue idee in matematica sono sempre più chiare e scrive due memorie, che grazie all’intervento del professor Richard, nel maggio dello stesso anno saranno presentate a Cauchy.
Il 2 luglio Nicholas-Gabriel si suicida, a seguito della campagna di diffamazione promossa dal parroco del paese e da un assessore, che ritenevano il padre di Evariste troppo liberale. Nell’agosto dello stesso anno, precipita anche la situazione sul fronte nazionale: Carlo X opera un colpo di stato.
A seguito delle difficoltà economiche sopraggiunte dopo la morte del padre e della seconda bocciatura all’esame di ammissione all’Ecole Polytechnique, Galois sostiene gli esami per essere ammesso all’Ecole Préparatoire, per diventare insegnante: il 20 febbraio 1830 firma il documento con il quale si impegna al servizio dell’istruzione pubblica per i successivi dieci anni.
In maggio, partecipa al Grand Prix de Mathématiques indetto dall’Accademia, ma Fourier, che si era portato a casa il suo manoscritto, muore il 16 maggio: il manoscritto non viene più ritrovato e Galois viene escluso dal premio. Nello stesso periodo compaiono tre sue note sul Bullettin de Férrussac, rivista che accoglieva solo articoli di scrittori noti.
Nel corso delle Tre Gloriose (fine luglio), Guigniault, direttore dell’Ecole Préparatoire, vieta agli studenti di lasciare la scuola per partecipare alla rivolta, ma poi mette i propri studenti a disposizione del Governo Provvisorio, quando l’opposizione destituisce Carlo X. Il 9 agosto, Luigi Filippo I, duca di Orléans, sale al potere. Nell’estate del 1830, Galois entra a far parte della Societé des Amis du Peuple e il contrasto con Giugniault, dovuto all’atteggiamento di quest’ultimo durante le Tre Gloriose, porta Evariste, in dicembre, all’espulsione dalla scuola. Si arruola così nella Guardia Nazionale, proprio nel momento in cui Luigi Filippo scioglie la Guardia Nazionale: diciannove artiglieri si ribellano e vengono arrestati. 
Il 16 gennaio del 1831, Galois presenta una nuova introduzione per la propria memoria all’Accademia, ma nemmeno questa ha un seguito. Intanto avviene il processo dei diciannove, che si conclude il 16 aprile con un verdetto di assoluzione. Il 9 maggio la Societé des Amis du Peuple organizza un banchetto, al quale partecipa anche Galois, nel corso del quale egli stesso fa un brindisi, “A Luigi Filippo!”, mentre con una mano alza un bicchiere colmo di vino e con l’altra brandisce, minacciosamente, un coltello a serramanico. Verrà incarcerato per questo e, al processo del 15 giugno, si perviene a un verdetto di assoluzione, grazie alla tesi della difesa, secondo la quale il banchetto era privato.
Successivamente, Galois rende pubblica la trascuratezza dell’Accademia e il 4 luglio, Lacroix e Poisson, incentivati a visionare le sue memorie, esprimono un giudizio negativo. Il 14 luglio, durante i festeggiamenti per l’anniversario della presa della Bastiglia, Galois viene arrestato per porto illegale di uniforme e di armi proibite: resterà nel carcere di Sainte-Pélagie fino al 29 aprile del 1832. Durante la carcerazione, scoppia un’epidemia di colera e, per questo motivo, i più cagionevoli di salute e i più giovani ospiti del carcere, vengono trasferiti in una casa di salute: tra di essi c’è Galois, che, grazie a questo trasferimento, conosce Stéphanie, della quale si innamora. Ma non è corrisposto.
Ai primi di maggio del 1832, la duchessa di Berry rientra in Francia: è la madre del legittimo erede al trono. La Societé des Amis du Peuple si riunisce il 17 maggio: sarebbe bene scatenare una rivolta per far sentire Luigi Filippo I tra due fuochi e ottenere maggiore libertà. Servirebbe un cadavere per scatenare la rivolta. Galois offre il proprio corpo: organizza un duello, prepara delle lettere, perché questo duello risulti credibile e il 30 maggio viene ferito. Muore di peritonite il 31 maggio. Il primo giugno, la Societé si riunisce per prendere accordi per organizzare il funerale di Galois, ma la morte del generale Lamarque, appena successa, viene preferita come occasione per scatenare la rivolta. La morte di Galois è stata inutile. 
La memoria di Galois verrà pubblicata solo quattordici anni dopo la sua morte e costituisce il fondamento dell’algebra moderna.
 
COMMENTO:
Molto interessante questa teoria sulla morte di Galois. Inquadrato molto bene storicamente, il libro può appassionare anche gli storici, senza che abbiano alcuna nozione matematica. La sfortunata vicenda umana di Galois non può che coinvolgere anche a livello emotivo.

Informazioni aggiuntive

  • Autori: Toti Rigatelli Laura
Letto 4793 volte Ultima modifica il Lunedì, 12 Agosto 2024 20:40

1 commento

  • Link al commento Umberto Esposito Giovedì, 01 Agosto 2013 07:01 inviato da Umberto Esposito

    Ed ecco la “ricostruzione” ad opera del matematico Onofrio Gallo delle due Stéphanie-Felicie Poterin du Motel. A proposito degli ultimi eventi e dello stato psicofisico in cui era venuto a trovarsi Galois, Onofrio Gallo scrive: “In realtà, tenuto conto della grave depressione psicofisica in cui Galois si trovava, non sarebbe stato necessario alcun intervento speciale da parte della polizia politica del tempo; in quanto Galois oramai aveva preso irrevocabilmente la decisione di suicidarsi. Ma poteva Galois, uno dei più pericolosi, se non il più pericoloso dei repubblicani in circolazione, disporre in proprio della semilibertà concessa? Per tale motivo di fondo e, ufficialmente, in qualità di “prigioniero sulla parola”, il 16 marzo 1832, egli fu trasferito in una clinica del tempo ubicata in rue de l’Oursine, il cui proprietario era un certo Faultrier de l’Oursine e nella quale svolgeva la sua attività il padre di Stephanie. Ma gli eventi finali della sua vita lo portarono forse a dare uno “scopo” al suo “suicidio”. Qui, aggiungiamo noi, secondo tale tesi, la relazione di Evariste con Stéphanie-Felicie, figlia dello stimato medico parigino Jean-Louis Poterin du Motel, il nome della quale traspariva (ad arte?) tra alcune righe non del tutto cancellate di uno degli ultimi manoscritti di Galois: quasi che lo stesso Galois volesse intenzionalmente far “trasparire” il nome di quella “coquette de bas étage”, ossia di quella “civetta di basso rango “ per convincere i posteri e corroborare la tesi del duello per motivi d’amore, subito dopo fatti passare per motivi patriottici. Alla serie di domande: 1. Per quale motivo Galois, che non si era mai fidanzato, in quanto il suo “amore” era la matematica, avrebbe dovuto fidanzarsi, in un momento di profonda depressione e sul punto di suicidarsi? 2. Quale fu l’esatta circostanza in cui conobbe Stépanie? 3. Quale fu il tipo di relazione che venne a stabilirsi tra i due? (Due lettere, incomplete, che riportiamo più avanti, completate nelle parti mancanti da Onofrio Gallo, indicherebbero che la relazione tra Évariste a Stéphanie si concluse con un deciso e inappellabile rifiuto da parte di lei.) 4. Era vero che la stessa Stéphanie era la di d’Herbinville? 5. Era vero che d’Herbinville fosse un provocatore realista e non un compagno repubblicano di Galois? 6. La ragazza poteva essere un adoperato dai nemici di Galois per costringerlo al duello? 7. Se il duello era vero, come spiegare la ferita mortale riportata da Galois e causata da un colpo ? 8. Esistono tutti gli elementi per dare una risposta definitiva alle domande precedenti? Ed ecco le due lettere, gli originali sono a grafia di Galois, da lui firmate “Madamoiselle Stéphanie D.”. La loro ricostruzione nelle parti mancanti, in MAIUSCOLO, da parte di Onofrio Gallo è stato un vero e proprio miracolo di analisi testuale!
    “Finiamola con questa faccenda vi prego. Non ho abbastanza animo per seguire una corrispondenza del genere CON VOI, ma cercherò di averne abbastanza per conversare con voi come facevo prima che non fosse successo niente. Ecco le POESIE CHE AVETE SCRITTO PER ME. IL MIO CUORE NON NE HA PIU’ BISOGNO ORA CHE A QUANTO SEMBRA DEVE PREMERE PENSARE PIU’ A VOI STESSO che a me. VI PREGO PERCIO’ DI NON TENERE CONTO DI me e non pensare a cose PARTORITE DALLA VOSTRA FANTASIA CHE non potrebbero esistere e che, PER QUANTO MI RIGUARDA, non esisteranno mai.”
    II “Ho seguito il vostro consiglio e ho riflettuto A LUNGO, su tutto quello che è accaduto tra di noi. QUANTO E’ successo – sotto qualunque PUNTO DI VISTA O denominazione questo possa essere DEFINITO, NON ERA NE’ POSSIBILE, NE’ CONVENIENTE stabilirsi fra noi. Del resto Signore siate PIU’ CHE persuaso che non sarebbe probabilmente mai stato di più; supponete DIVERSAMENTE?ALLORA SUPPONETE male e i vostri rammarichi sono infondati. La vera amicizia esiste solo tra persone dello stesso sesso soprattutto QUANDO SI HANNO INTERESSI IN COMUNE. E’ GRAZIE AGLI amici CHE CI SI commisera nel BENE E SOPRATTUTTTO NEL MALE, SOPRATTUTTO QUANDO SUBENTRA IL vuoto DELL’ESISTENZA CHE GENERA l’assenza di CONSIDERAZIONE IN SE STESSI E DI ogni sentimento di questo genere. PER TALE MOTIVO vi ho concesso, Signore, la mia fiducia CIECA, ma essa è stata molto ferita PER QUANTO voi mi avete PROPOSTO. PIU’ VOLTE MI AVETE visto triste E MI AVETE chiesto QUALE NE FOSSE il motivo; vi ho risposto che IO NON SONO DEL VOSTRO PARERE SULL’AMICIZIA E CHE PERCIO’ avevo dei dispiaceri; che mi se ne avevano fatti GIA’ ALTRE VOLTE provare. Ho pensato che lo avreste preso AD INSEGNAMENTO. Come ogni persona CHE SI TROVI davanti AD UNA GRANDE DIFFICOLTA’ a cui si lasci cadere una parola D’INCORAGGIAMENTO. C’ERANO STATI DEI MALENTESI INIZIALI E PROPRIO per questi non si era stabilito un buon rapporto di amicizia tra di noi. La tranquillità delle mie idee mi lascia la libertà di giudicare senza molta riflessione le persone che vedo di solito; è ciò che fa sì che io abbia raramente il rammarico di essermi sbagliata o lasciata influenzare nei loro riguardi. Io non sono del vostro parere SULL’AMICIZIA E SUI SENTIMENTI CHE PER ME CONTANO più degli STESSI AMICI. PER IL VOSTRO BENE E IL MIO VI INVITO A NON ESIGERE PIU’ ALCUN CHIARIMENTO IN MERITO. PER QUANTO MI RIGUARDA SONO SICURA CHE NON NE SENTIRO’ PIU’ ALCUNA NECESSITA’. ADDIO E VI RINGRAZIO. Sinceramente > Mademoiselle Stéphanie D.”
    Quanto sopra è contenuto nel Codex Cervinarensis del matematico Onofrio Gallo (n. 1946 a Cervinara, in Valle Caudina).

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