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Ogni nuovo inizio porta con sé nuove sfide: per qualcuno, nuovo inizio significa nuove opportunità, per qualcun altro i nuovi inizi portano con sé ansia e incertezza. Federico Benuzzi, insegnante-giocoliere-attore, ci offre un prezioso esempio di nuovo inizio: «l’emozione della prima volta, dopo anni che non provavo più un batticuore di quel tipo, e il testo dello spettacolo che corre come se il 22 febbraio fosse stato il giorno prima». Le sue riflessioni, per quanto si riferiscano alla sua carriera di attore, possono essere generalizzate ad ogni situazione: nel leggere il post, che siate insegnanti o studenti e qualsiasi sia la vostra professione, avete pensato a tutti i vostri nuovi inizi dopo un’interruzione e, visti i tempi, avete pensato alla ripresa dopo le chiusure dell’emergenza sanitaria. Si tratterà, come sempre, di superare i primi minuti di nervosismo e poi sarà come non aver mai smesso… Magari qualcuno riuscirà a ripartire con gli effetti speciali di Matthew Weathers, della Biola University in California, perché d’altra parte lo scorso anno scolastico ci ha mostrato quali strumenti informatici abbiamo a disposizione. Se con la tecnologia, invece, siete ancora un po’ zoppicanti, potete approfittare della terza puntata di smART attack, una delle iniziative del…
Ogni volta che mi imbatto in una immagine matematica che mi piace, la salvo in una cartella per le newsletter in ordine crescente di numerazione, in modo che quando la devo allegare, mi basta fare riferimento al numero. Con un po’ di sconcerto, ho visto l’immagine di questo valore assoluto che va a donare il sangue e che dichiara che è impossibile per lui avere un Rh negativo, subito dopo aver prenotato il test sierologico per il personale scolastico. La coincidenza ha del grottesco. Soprattutto se si considera che l’idea era di partire da un articolo che parla di un errore (comune a molti) che si commette quando si sente parlare di crescita esponenziale. Per darvi l’idea di quale sia l’errore, comincio con un indovinello matematico che conosce diverse versioni: sapendo che una ninfea in un lago raddoppia la sua superficie ogni giorno e che impiega 100 giorni per coprire tutta la superficie del lago, quanti giorni ha impiegato a coprire la metà del lago?* Parte da un quesito simile anche l’articolo del Corriere, che richiama a sua volta un articolo della Bbc: «Immaginate che la vostra banca vi offra un piano che preveda la duplicazione del valore depositato ogni…
È ormai noto a tutti che il 14 Marzo si festeggia il pi-day, ma forse pochi sanno che anche il 22 luglio si festeggia il pi greco, perché 22/7 è un’approssimazione di pi greco nota fin dai tempi di Archimede. Maria Intagliata ha ricostruito i passaggi che hanno portato all’approssimazione di 22/7, in un post su Facebook intitolato Oggi 22/7, che per “deformazione professionale” leggo ventidue settimi… Maria Intagliata, dell’Università degli Studi di Catania, ci parla del metodo di esaustione, che Archimede considerava il «metodo di dimostrazione rigorosa per eccellenza»: grazie ad esso e considerando poligoni regolari inscritti e circoscritti alla circonferenza, Archimede trovò un’approssimazione di pi greco pari a 22/7. «Nel suo calcolo approssimato del rapporto tra circonferenza di un cerchio e diametro, Archimede diede un’ulteriore prova della sua abilità nell’esecuzione di calcoli», visto che cominciò dall’esagono regolare e, raddoppiando il numero dei lati, arrivò ad un poligono di 96 lati. Il 14 marzo di quest’anno si è celebrata la prima Giornata Internazionale della Matematica, che aveva come tema La Matematica dappertutto. La prossima Giornata avrà come tema Mathematics for a Better World, ovvero Matematica per un mondo migliore. «Mentre il mondo si trovava alle prese con la pandemia…
Tra i libri che recensisco per il mio sito, ci sono quelli che scelgo di leggere e quelli che mi vengono inviati perché ne faccia una recensione. Comprendere e vivere la matematica nella docenza appartiene alla seconda categoria e ringrazio di aver avuto questa opportunità. Il libro della prof.ssa Viviana Malvasi ha a che fare con un’esperienza realmente vissuta: il disagio per gli sconfortanti risultati dei test Invalsi, che rappresentano un’Italia a due velocità, è diventato la scelta di intervenire sulla propria didattica per realizzare un cambiamento significativo nei risultati dei propri alunni. Mentre l’anno scolastico passato si sta sedimentando nella memoria e l’imminente anno comincia a invadere la mente con progetti e nuove idee, questo è il libro migliore per avviare una riflessione sulla didattica e per far nascere nuovi spunti e dare nuovi stimoli ad un’attività didattica che deve, per forza di cose, rinnovarsi ogni giorno. Forse ho sentito una particolare affinità con la Malvasi perché io stessa sottolineo – nelle mie riflessioni per Redooc sulla DAD – che «la didattica è un dialogo continuo ed è un aggiustare il tiro ogni volta che senti che qualcosa non va», ma credo sia necessario per ogni insegnante mettersi in…
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