Verifica di matematica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: parabola e fasci di parabole.
Durata: due ore.
Verifica di fisica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: temperatura e calore.
Durata: un'ora.
Verifica di matematica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: monomi, definizioni ed operazioni.
Durata: trentacinque minuti.
Prova parziale
«Crediamo che la musica possa essere un mezzo per trovare una convergenza in momenti di difficoltà. Oggi, la scienza è spesso accusata di allontanarsi dalla popolazione e gli scienziati sono percepiti come abitanti di alte torri d’avorio. Alcuni di questi abitanti delle torri d’avorio sembrano veramente strani e interi settori della società pensano che siano dei banditi. È tempo che comunichiamo al pubblico che la scienza è ispirazione, determinazione e passione, grazie alla quale puntiamo ad un domani sostenibile e più bello.» Le parole di Ilaria Capua invitano a visualizzare il video Beautiful Science, un video che celebra la scienza, gli scienziati e la passione che essi hanno per il proprio lavoro. Utilizzando la canzone “Vivo per lei”, cantata da Bocelli e Giorgia, fa intendere che “lei” non sia la musica (come intendevano i due cantanti quando la canzone è uscita nel 1995), ma la scienza che ci può regalare intense emozioni esattamente come la musica. L’obiettivo di Ilaria Capua è di raggiungere il milione di visualizzazioni in un anno: basta guardare il video, condividerlo con un link su Twitter o Facebook e con l’ashtag #BeautifulScience spiegare cosa significhi per voi la scienza.
Va in questa direzione anche il Carnevale della Matematica di Novembre, visto che parla di divulgazione. Sul tema si sono espressi Sandra Lucente e Marco Fulvio Barozzi, che hanno voluto dare un particolare rilievo ad una parola della matematica, algoritmo: “Chi la usa saprebbe dire cosa significa?”. Leggendo gli esempi di come è stata usata, questo dubbio sorge spontaneo. Il racconto è davvero simpatico, anche se, per i matematici, diventa una risata a denti stretti.
Sempre nell’ambito del Carnevale della Matematica, Nicola Ciccoli condivide, sulle pagine di MaddMaths!, una riflessione sulla sua percezione della matematica: prima stregato dal tripudio di simboli, Ciccoli ha colto poi come la matematica sia in realtà popolata di persone. Tanto che ora pensa «che comunicare sia non solo un piacere ma un pezzo essenziale del nostro essere matematici nel mondo».
In questi tempi di divulgazione a tutti i livelli, la matematica ha trovato spazio anche tra le pagine del fumetto di Topolino (il numero 3336 del 30 ottobre). La storia «Zio Paperone e il cavatappi quadridimensionale» ha per protagonista Alessio Figalli, medaglia Fields 2018, sotto le mentite spoglie del papero Phil Gallis. La storia è davvero piacevole e nasconde al suo interno tante piccole perle di saggezza: nell’articolo di MaddMaths!, ad esempio, compare una delle vignette, quella in cui Phil Gallis sottolinea che «Dai fallimenti si impara più che dai successi!». «La storia permette di raccontare in modo avvincente alcune cose del lavoro vero di Alessio Figalli nel trasporto ottimale, e allo stesso tempo presentare squarci visionari, grazie all’arte sopraffina di Paolo Mottura, di quello che potrebbe essere una nostra visita nella quarta dimensione. La sceneggiatura di Francesco Artibani guida il lettore con dialoghi avvincenti, in cui alcune frasi veramente dette da Alessio sono riprese e danno una visione molto realistica di come si svolga veramente la ricerca matematica.» Se volete invece avere un’idea di come sia Alessio Figalli, quello vero, soprattutto dopo il conferimento della Medaglia Fields, non vi resta che leggere l’intervista che gli ha fatto Roberto Natalini. «Personalmente, quello che ho cercato sempre di trasmettere nei miei interventi è l’idea che la matematica è una disciplina che ha anche delle applicazioni, è basata sulla creatività ed è pure divertente.», dice Figalli a proposito della divulgazione.
Da più parti si continua a sottolineare come le competenze matematiche siano necessarie nell’odierna società, tanto che proprio oggi Domingo Paola, docente vincitore del Premio de Finetti dell’Unione Matematica Italiana, incontra gli studenti del Liceo Gobetti di Cenova per rispondere alla domanda “Perché la matematica è così difficile?”. «Le ragioni delle difficoltà che molte persone incontrano nell’apprendimento della matematica, secondo Paola, sono molteplici e di diversa natura», ma evidentemente, come sottolinea l’ultima ricerca della Carniege Mellon University, non sono imputabili al genere dello studente. Strumia, docente di fisica teorica dell’Università di Pisa, che l’anno scorso aveva alzato un polverone sostenendo in un seminario al CERN che la fisica era una questione da uomini, «ha cercato di difendersi conducendo una ricerca che sarà pubblicata sulle pagine di Quantitative Science Studies». La risposta migliore arriva proprio dal CERN, con la riconferma, non prevista finora nello statuto, di Fabiola Gianotti come direttore generale. Bellissime le congratulazioni su Twitter di Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia e dal 2016 professore associato di Analisi Matematica presso l’Università degli Studi di Milano: «per l’Italia e l’Europa una bella notizia, che spero incoraggerà tante giovani studentesse ad avvicinarsi alla scienza. Abbiamo bisogno delle donne e del loro talento scientifico!»
Marco Fulvio Barozzi (in arte Popinga), insegnante ora in pensione, ci delizia con racconti interessanti e curiosi come la storia del matematico Guglielmo Libri. La lettura di questa biografia è particolarmente consigliata, visto che Libri non è stato solo un matematico, ma anche un bibliofilo e... un ladro! «Come dobbiamo considerare i contributi di Libri sapendo che in effetti era un ladro e un falsario? Le due aste del 1861 comprendevano testi fondamentali originali, molti dei quali con lunghe note esplicative: senza la sua insana passione per il possesso di queste opere, probabilmente la nostra conoscenza di parti della storia della scienza sarebbe lacunosa. Può essere irritante sapere che egli li mise a disposizione per tornaconto personale (le due aste gli fruttarono l’enorme cifra di un milione di franchi), e il nostro giudizio morale non può essere indulgente, ma è indubbio che egli diede un grande impulso al collezionismo dei libri scientifici.».
Concludo con una notizia davvero interessante, che riguarda l’interazione della matematica con discipline… insospettabili! Sandra Lucente, ricercatrice di analisi matematica presso l’Università degli Studi di Bari, ha avuto l’occasione di vedere un utilizzo originale di tutti i suoi studi su Matera dal punto di vista matematico: la lettura dei suoi lavori è stata di ispirazione per alcune studentesse dell’Istituto Alberghiero di Molfetta, che, giocando con il concetto di area, volume e frattali, hanno vinto il premio “Bruno Rizzi” 2019, indetto dalla Mathesis Nazionale.
In epoca di fake news, potrebbe essere interessante appendere in classe questa info grafica, realizzata dal giornalista e disegnatore David McCandless, 52 dei miti e credenze più comuni. Il cartellone è organizzato per colori, ad esempio l’arancio indica i preconcetti sul cibo e il verde quelli sulla natura, mentre la grandezza del disegno ne indica il livello di diffusione, partendo dal numero di ricerche effettuate sull’argomento su Google.
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela
Verifica di matematica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: parabola.
Durata: mezz'ora.
Verifica parziale con valutazione al 50% in media
PS: Lo svolgimento particolare dell'esercizio 3 è possibile, avendo riconosciuto che la parabola ha apertura a = 1
Verifica di matematica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: insiemi e logica.
Durata: un'ora.
Recupero per assenti
Esercizi sulla proporzionalità diretta e inversa.
Verifica di matematica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: insiemi e logica.
Durata: due ore.
Verifica di fisica, classe prima liceo scientifico delle scienze applicate.
Argomento: strumenti matematici.
Durata: un'ora.
Come insegnante di matematica, pur lavorando in un liceo scientifico, mi scontro quotidianamente con la domanda: «Ma a cosa mi servirà?». Rispondo spesso in modo piccato, sottolineando che la matematica che serve per fare la spesa probabilmente è già stata imparata alla scuola primaria, ma Tony DeRose, della Pixar, ha cercato una risposta un po’ più accurata (e sicuramente più simpatica della mia): in questo breve filmato, The math behind the movies, ci descrive la matematica nascosta in un film di animazione. Considerato il fatto che il computer ragiona con equazioni, ciò che troviamo immediatamente sotto la superficie è la geometria analitica e, nel momento in cui vogliamo far compiere delle azioni al personaggio che abbiamo creato, abbiamo bisogno delle trasformazioni geometriche: la traslazione e la rotazione per far muovere i personaggi, la dilatazione per modificarne le dimensioni… Si dice spesso che tutta la matematica interessante sia già stata creata, ma la realtà ci mette di fronte al fatto che ne viene creata in continuazione e, secondo DeRose, un po’ di questa matematica viene creata alla Pixar. Usando le semplici coordinate del punto medio di un segmento, da un rombo DeRose ottiene un oggetto curvo, mostrando come alla Pixar si creino le superfici lisce che si vedono sullo schermo e al cinema. Non serve, quindi, una matematica complessa, ma «Tutta la matematica che state imparando al liceo e fino all’università noi la usiamo sempre, ogni giorno, alla Pixar», conclude DeRose.
Forse non guarderete più i film di animazione con gli stessi occhi e forse, dopo aver visto il filmato, vi sembrerà di osservare le cose con un occhio matematico, un po’ come ha fatto Davide Poggiali, laurea in matematica e dottorato in neuroscienze, che, assegnista di ricerca al Padova Neuroscience Center, ha deciso di condividere con noi lo sguardo diverso che ha sulla TAC, grazie alla sua preparazione. E pensare che tutto è nato da un ovetto Kinder, visto che l’obiettivo era scoprire la sorpresa nascosta senza aprire l’ovetto. La risposta è nella fisica, visto che le onde elettromagnetiche ci permettono di vedere all'interno delle cose. La fisica, anche nei casi più semplici, ha delle applicazioni che ci lasciano a bocca aperta: in questo filmato, vediamo un minuto e mezzo di movimenti sincronizzati che portano la biglia blu a raggiungere finalmente il suo obiettivo, ma non cogliamo i tre mesi per costruire il dispositivo e i 500 fallimenti.
Nell’ambito degli eventi e delle iniziative per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, al Liceo Leonardo di Brescia hanno organizzato una mostra dedicata ai poliedri archimedei. Avendo avuto l’occasione di incontrare questi poliedri in modo abbastanza approfondito con l’ultima edizione del festival di BergamoScienza, non ho difficoltà a capire il fascino di queste costruzioni geometriche dai nomi così strani (rombicubottaedro, per dirne uno). Quello ideato dal prof. Giunti è un modo di ricordare Leonardo, unendo l’arte con la matematica: una mostra ormai in chiusura, ma se siete nei dintorni ne vale davvero la pena. Per quanto riguarda, invece, la nostra esperienza con BergamoScienza, conclusa con successo domenica 20 ottobre, i ragazzi avevano realizzato dei video per introdurre l’argomento dei poliedri e per accompagnare il conto alla rovescia. Ecco il video Poliedri: -5, che ha come protagonista proprio Leonardo.
Da un genio a un altro, ovvero da Leonardo a Galileo: nell’ambito della Conferenza Internazionale sulla Fisica, il 23 ottobre si è svolto in Piazza dei Miracoli un esperimento-spettacolo, lo stesso che abbiamo sempre attribuito a Galileo, ma che lui non ha realmente mai eseguito. C’è insomma un gran lavoro di divulgazione della scienza, opera in cui sono impegnati anche gli insegnanti dell’Università Cattolica di Brescia, con un ciclo di conferenze dedicate ai ragazzi delle scuole superiori delle zone limitrofe. Anche una testata come Repubblica ha deciso di dedicare un pagina a settimana «per mettere in moto il cervello». Nella pagina “Giochi” di «Scienze», il settimanale di Repubblica, verranno proposti «due quiz di logica, un esperimento scientifico adatto a tutte le età e un indovinello matematico». L’autore della pagina è Luca Baletti, matematico e divulgatore scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In bocca al lupo con l’indovinello sui quattro assi!
È stata rilasciata anche la nuova espansione della App Maggie, l’applicazione educativa di cui abbiamo già parlato, nata da un progetto del club di Firenze. «L’app ha come protagonista la giovane esploratrice Maggie (tributo all’astrofisica Margherita Hack) che vive un’avventura nella quale si trova ad affrontare enigmi logico-matematici. L’obiettivo principale del progetto è quello di proporre, a bambini e bambine dai 7 ai 10 anni, una modalità narrativa per giocare con la matematica, che permetta di mettere in discussione stereotipi di genere relativi alle discipline STEM.» La mia bambina è un’appassionata e, appena scoprirà l’espansione, ne sarà felicissima. La cosa interessante è che nell’estensione è compresa anche una guida per gli insegnanti, visto il suo utilizzo anche in ambito didattico: mi è piaciuto tantissimo, nella guida, il riferimento all’ansia per la matematica. Devo confermare che i giochi proposti non sono mai banali, richiamano anche problemi famosi – come i ponti di Konigsberg.
Concludo con un ultimo suggerimento, abbastanza impegnativo e legato, più che alla matematica, al mondo scientifico in generale: Alessandro Masala, creatore del canale Breaking Italy su YouTube, che si occupa di attualità, cronaca e politica, ha creato una serie di interviste, della durata di più di due ore. Vi suggerisco quella di Dario Bressanini, docente universitario, divulgatore scientifico, e “amichevole chimico di quartiere”: cominciano sorseggiando un po’ di Mirto e parlando di un argomento molto discusso e di attualità, Greta Thunberg, poi procedono parlando del sistema dei media italiani e di quanto poco si guadagni scrivendo libri. La chiacchierata, se avete un po’ di tempo o, come me, trascorrete parecchio tempo in macchina, è davvero consigliata!
Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela
PS: La pagina Facebook Matematica L’Aquila ha deciso di lanciare il terzo concorso di «Crea il tuo meme matematico» e il tema è quello della matematica per l’ecologia, per quanti fossero interessati.
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