Daniela Molinari

URL del sito web: http://www.amolamatematica.it
Venerdì, 26 Novembre 2021 21:02

Campo magnetico novembre 2021

Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: campo magnetico.

Durata: 60 minuti.

Lunedì, 15 Novembre 2021 16:04

Funzioni ottobre 2021

Verifica di matematica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: Funzioni e loro proprietà

Durata: 60 minuti.

Domenica, 14 Novembre 2021 20:34

Limiti novembre 2021

Verifica di matematica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: Calcolo dei limiti e continuità

Durata: 120 minuti.

Sabato, 13 Novembre 2021 20:41

181 - 12 novembre 2021

Algoritmi
Mi piace la capacità di Alfio Quarteroni di spiegare anche i concetti più complessi con semplicità: in questa chiacchierata con Nicola Quadri, per il canale di BergamoScienza, ci parla della barca Alinghi, del funzionamento del cuore e dell’andamento dell’epidemia, interpretando il tutto attraverso i modelli matematici. Vale la pena ascoltare questa chiacchierata, dai toni leggeri e della durata di un’oretta, o di dedicare qualche minuto alla lettura dell’intervista realizzata dal blog Math is in the air a luglio, in occasione della pubblicazione del libro Algoritmi per un nuovo mondo (Dedalo edizioni). Al centro del suo discorso c’è sempre la matematica, che ci aiuta a leggere e interpretare i dati, a usarli per predire, spiegare e controllare la realtà. Anche Aurélie Jean si occupa di modellizzazione matematica e simulazione numerica: in questo articolo di HuffPost viene indicata come «la regina francese degli algoritmi», tanto che nel 2019 è stata nominata tra le quaranta donne francesi più influenti. Anche la Jean parla di amore per gli algoritmi, grazie alla possibilità di usare la matematica per risolvere i problemi della vita concreta. Scopriamo che esiste un bias legato agli algoritmi, che possono portare a discriminare alcune categorie di persone: «Per evitare errori, tutti gli attori che si occupano di algoritmi devono testare e allenarli rigorosamente prima di metterli a disposizione di milioni di persone». Anche il Post parla di algoritmi, nello specifico di cure con gli algoritmi: «le ricerche sull’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina aiutano a capire potenzialità e limiti della tecnologia per terapie e prevenzione».

A cosa può servire la matematica…
Dario Bressanini, l’amichevole chimico di quartiere che si occupa da anni di divulgazione, ha deciso di dedicare un video di mezz’ora all’analisi dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità, per mostrarci gli «effetti nefasti della disinformazione». Per colpa della disinformazione, non solo si crea un brutto clima grazie alla definizione di due schieramenti opposti, ma si genera una paura che inibisce la nostra capacità di fare scelte razionali. Attraverso i numeri, dato che «non serve una matematica sofisticata» come dice Bressanini stesso, ci mostra in azione il paradosso di Simpson, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare nelle scorse newsletter. La matematica può salvarci la vita a più livelli, come ci dimostra la vicenda di Sally Clark, raccontata, con brevità e chiarezza, da Marco Menale per MaddMaths!: si parla di calcolo di probabilità in tribunale, dove ha avuto luogo la storia di Sally, legata alla SIDS, la sindrome della morte in culla. Sempre su MaddMaths!, possiamo trovare un articolo nel quale si parla di matematica applicata, che aiuta a risparmiare e massimizzare la produzione di energia eolica. Si parla anche di una giovane ricercatrice italiana, Martina Fischetti, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e il cui merito è di aver lavorato sulla programmazione lineare per risolvere il problema di modellizzazione proposto, riducendo i tempi di soluzione. Il risparmio di tempo è diventato un guadagno per l’azienda non solo in termini economici, visto che il manager Thomas Hjort ha riconosciuto l’energia che il software ha dato al suo team, «che ora ha il tempo di sperimentare diverse alternative per ogni parco e pensare fuori dagli schemi». L’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta, dell’Agenzia Spaziale Europea, riconosce nelle STEM quelle materie «che consentono di occupare quegli spazi dove si immagina e si rende possibile il futuro». L’astrofisica ricorda che nel 2017 la Francia ha dichiarato la matematica priorità nazionale, «con l'idea che un paese debole in matematica rischia di esserlo anche sul piano dell’economia. Ma non solo. C’è stata la considerazione che chi si sente inadeguato rispetto al linguaggio quantitativo sarà più incline a delegare ragionamenti complessi, a diffidare dell’opinione degli esperti, a dubitare della scienza. È quindi in gioco anche la tenuta della democrazia.»

Non solo video
C’è un nuovo video del MATH-segnale assolutamente da non perdere: si parla del gioco guardia e ladri. Cosa c’entra con la matematica? Il gioco che ci viene proposto è un po’ diverso da quello a cui ci siamo abituati da piccoli, visto che si gioca usando i grafi: come al solito, partendo da un caso particolare e procedendo con l’induzione, gli amici del MATH-segnale riescono a proporci con semplicità la regola generale, ispirati dal libro «The Game of Cops and Robbers on Graphs» (per il quale danno tutti i riferimenti in descrizione). Il secondo video è stato realizzato per il canale TED-Ed e conta oltre quasi due milioni di visualizzazioni: riguarda i simboli matematici e, anche se è in inglese, è sottotitolato correttamente e i cartoni animati aiutano a seguire la storia dei simboli. Il simbolo per eccellenza è l’infinito e ce ne parla Federico Benuzzi, nel suo blog, partendo dai numeri naturali, toccando l’infinito albergo di Hilbert e Gianni Rodari.

Consigli di lettura
F***ing Genius, pubblicato nel settembre 2020 da HarperCollins Italia, è stato scritto da Massimo Temporelli, che si definisce un «defibrillatore culturale». Il libro è una raccolta di otto biografie un po’ diverse dal solito: non solo non ci sono i soliti personaggi, ma soprattutto con il percorso proposto l’autore vorrebbe ispirare il lettore, offrendo «una lezione per provare a migliorarci […] una lezione per imparare a diventare un po’ più simili a questi straordinari pensatori scientifici, capaci di cambiare la traiettoria della nostra evoluzione». Al secondo libro sono particolarmente affezionata: è Oltre le stelle più lontane, scritto da Amalia Ercoli con la figlia Elvina Finzi. Amalia Ercoli è un’ingegnere che non ha bisogno di presentazioni, oltre che una vera role model. Rivolto ai ragazzi delle medie, il libro è stato una fonte di ispirazione per gli animatori che hanno realizzato l’escape room per la nostra partecipazione a BergamoScienza.

Concludo con una breve animazione per spiegare il lavoro di Giorgio Parisi che gli è valso il premio Nobel. Il video è stato realizzato in collaborazione con Giorgio Sestili, che si è occupato della comunicazione scientifica, e Giulio Pompei, che ha realizzato le animazioni. In descrizione c’è anche il testo del video, che può sempre tornare utile per una ripresa in classe.

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela

Venerdì, 12 Novembre 2021 11:31

Forze tra magneti e correnti novembre 2021

Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: Forze tra magneti e correnti

Durata: 15 minuti.

Domenica, 07 Novembre 2021 15:10

Oltre le stelle più lontane

«Oltre le stelle più lontane», pubblicato nel 2021 da Mondadori, è un dialogo tra Amalia Ercoli, classe 1937, e sua figlia Elvina Finzi, classe 1976. L’una, Amalia, un’ingegnere (con l’apostrofo!), professoressa emerita al Politecnico di Milano, prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia, ma soprattutto fra i principali investigator della missione Rosetta. L’altra, Elvina, doppia laurea con lode al Politecnico di Milano e all’Ensta di Parigi, e dottorato di ricerca in ingegneria nucleare.

Il libro, pensato per ragazzi delle medie, è un ottimo dialogo che mette in luce le differenze di vita tra Amalia ed Elvina: la prima ha vissuto la sua infanzia sul finire della Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra, mentre la seconda a fine anni ’80, e quindi il confronto fra le loro vite è un confronto anche di due epoche. Amalia ha dovuto combattere contro una serie di stereotipi rappresentati dalla madre, che la definiva “maschiaccio” perché non si interessava a quelle che erano considerate le faccende femminili, perciò nei confronti di Elvina ha cercato di essere supportiva e di spingerla a cercare di realizzarsi innanzitutto come donna. La storia di Amalia Ercoli è una vera fonte di ispirazione: si pone come una role model non solo per la figlia, che poi in qualche modo seguirà le sue orme, ma anche per la nipotina Nicole, che ritroviamo in un interessante dialogo proprio nelle ultime pagine. Nel libro si alternano capitoli in cui scrive Amalia a capitoli in cui scrive Elvina da piccola nel proprio diario, quindi da un lato ci sono i racconti “un po’ sfilacciati” della vita di Amalia, come li definisce la stessa Elvina nella postfazione, e dall’altro ritroviamo la freschezza di un diario con quelli che sono anche i momenti di rabbia di una ragazzina in crescita, che si deve scontrare con una madre dalla personalità molto forte.

Alla luce della sua esperienza, Amalia ricorda a ognuna di noi che dobbiamo realizzare il nostro potenziale, ascoltando ciò che abbiamo dentro: «Se una donna invece desse sempre retta a quello che le dicono gli altri intorno… finirebbe per non ascoltare più la voce che le viene da dentro». Amalia ci offre il suo esempio: la sua scelta di studiare ingegneria, in un’epoca in cui erano poche le donne a farlo, la scelta di andare contro i progetti familiari e di dedicarsi a un lavoro impegnativo nonostante una famiglia numerosa.

In un recente intervento pubblico, Amalia Ercoli ha dichiarato di saper parlare bene di due cose: le donne, «perché sono una femminista antesignana» e lo spazio. Dopo il libro dedicato allo spazio, «La signora delle comete», scritto da Tommaso Tirelli per Dedalo, nel quale Amalia racconta l’avventura della missione Rosetta, l’obiettivo di questo libro è di raccontare le scelte delle donne ai bambini, andando oltre gli stereotipi, attraverso la storia di una vita vissuta ascoltando la propria voce interiore. Nel libro, sono numerose le frasi che andrebbero citate, ma su tutte scelgo di citare Elvina nella postfazione: «Io spero che le ragazze di oggi siano consapevoli delle grandi opportunità offerte dalle cosiddette discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e che queste non sono loro precluse. Al contrario: nel futuro della società tecnologica che le aspetta, complessa e in rapidissima trasformazione, l’intelligenza, l’intuito e la passione femminile faranno la differenza. Le ragazze STEM non saranno poche stelle isolate. Saranno intere costellazioni che illumineranno il cielo».

Domenica, 07 Novembre 2021 13:25

F***ing genius

«F***ing Genius», pubblicato nel settembre 2020 da HarperCollins Italia, è una delle ultime fatiche di Massimo Temporelli. Fisico di formazione, si occupa da vent’anni della diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione, attraverso scritti, articoli, speech, e in particolare tramite l’attività per Storie libere, una piattaforma di podcast indipendente. Massimo Temporelli si definisce un «defibrillatore culturale», più che un divulgatore scientifico, visto che il suo obiettivo primario, come dice nell’introduzione, «è scaldare i cuori, scuotere la carne, accendere la vita e il respiro umano intorno alla scienza e alla tecnologia». Anche con questo libro, vuol accendere la curiosità nel lettore, con la sua passione e il suo entusiasmo, desiderando di poter fare «la differenza tra il prima e il dopo»

L’autore ci presenta gli otto personaggi di questa rassegna con grande vivacità, senza andare in profondità, come potrebbe fare una biografia vera e propria, ma stimolando nel lettore la voglia di approfondire ulteriormente gli argomenti trattati. Gli otto personaggi scelti non sono i soliti che potremmo trovare in una raccolta di biografie e pur essendoci degli aspetti in comune tra di loro, sono stati scelti perché da ognuno di loro si possa imparare «una lezione per provare a migliorarci […] una lezione per imparare a diventare un po’ più simili a questi straordinari pensatori scientifici, capaci di cambiare la traiettoria della nostra evoluzione». Questi personaggi hanno una genialità «quasi fastidiosa […] che ci obbliga a ripensarci».

Il percorso comincia con Charles Darwin e Leonardo da Vinci, Ada Lovelace e Charles Babbage occupano il terzo capitolo, non possono mancare Albert Einstein che ha rivoluzionato la fisica del Novecento e Marie Curie che gli è stata in qualche modo compagna, si procede con Elon Musk, che sta modificando il nostro modo di vedere la tecnologia, e in chiusura troviamo Isaac Newton e Steve Jobs. Ognuno di questi personaggi ha in qualche modo innovato il tempo e l’ambito nel quale si è trovato a operare e in questa innovazione ha usato quelle caratteristiche, che danno il titolo al capitolo. Ogni personaggio è presentato in alcuni capitoli compresi tra l’introduzione e il capitolo finale, intitolato “take away”, a significare ciò che il lettore deve in qualche modo assorbire. Secondo Temporelli, per essere dei veri innovatori dobbiamo essere giovani, perché è la gioventù che ci dà l’incoscienza e lo stimolo per abbattere i confini nei quali ci troviamo ad operare, e dobbiamo accettare di lavorare in squadra, non possiamo vivere isolati. Possiamo commettere degli errori, ma dobbiamo andare avanti con passione e caparbietà, senza lasciarci vincolare dalle barriere della singola disciplina, costruendoci da soli quando ci ritroviamo a partire svantaggiati rispetto ai nostri coetanei. Dobbiamo aver voglia di competere con gli altri e con noi stessi, perché la competizione può portarci a migliorare le nostre capacità.

Gli otto geni sono accompagnati da personaggi secondari ai quali vengono dedicate solamente un paio di facciate, che aiutano ad evidenziare un aspetto particolare. Così, ad esempio, nel momento in cui si parla di Darwin, ci ritroviamo Jeanne Baret, un’esploratrice a me sconosciuta. Leonardo da Vinci è accompagnato dai fratelli Wright, proprio a fare da cassa di risonanza alle sue grandi invenzioni. Ada Lovelace e Charles Babbage sono seguiti da Pascal, con la sua pascalina. Einstein è seguito da Bertha Benz, che, moglie dell’inventore tedesco che progettò la prima auto della storia, ha il merito di aver fatto compiere a questa auto un viaggio molto lungo, mostrando le potenzialità di questo mezzo di trasporto. Marie Curie è accompagnata da Almon Strowger, l’inventore della telefonia automatica, giunto a questo risultato solo per far rifiorire la sua impresa di pompe funebri. Elon Musk è seguito da Morse, il professore pittore e insegnante di disegno alla New York University che inventò il telegrafo. Newton è seguito da Bíró e Bich, per l’invenzione della penna a sfera che ha completamente cambiato il nostro modo di scrivere e di vivere. Infine, Steve Jobs è accompagnato dalla storia di Mark Zuckerberg, che nel logo di Facebook ha inglobato anche il logo di Sun per ricordare questo fallimento, «così che tutti capiscano che se smetti di innovare, muori, anche se hai fatto la storia».

Insomma, sono storie particolarmente ispiranti, scritte con una leggerezza che permette di correre attraverso le pagine come in una chiacchierata, e di esplorare gli aspetti di tutti questi personaggi straordinari. La conclusione è che noi non dobbiamo far altro che seguire questi “f***ing” geni, perché ognuno di noi ha la responsabilità, attraverso le proprie scelte, di progettare quello che sarà il nostro futuro. Un gran messaggio, presentato in modo eccezionale e unico.

Venerdì, 05 Novembre 2021 18:01

Insiemi e logica novembre 2021

Verifica di matematica, classe prima liceo scientifico.
Argomento: teoria degli insiemi e logica.
Verifica del 4.11 e verifica di recupero per gli assenti, svolta in data 8.11.

Durata: 60 minuti.

Verifica di fisica, classe quinta liceo scientifico.
Argomento: carica elettrica, forza di Coulomb, campo elettrico e potenziale, corrente elettrica.
Verifica del 29.10 e verifica di recupero per gli assenti, svolta in data 30.10.

Durata: 120 minuti.

Domenica, 24 Ottobre 2021 08:26

180 - 22 ottobre 2021

BergamoScienza
Si è conclusa domenica 17 ottobre la XIX Edizione del Festival di BergamoScienza. Lo slogan “Facciamo conoscenza”, che ha campeggiato sulle magliette dei nostri animatori, è davvero la cifra di questo Festival: da un lato, l’arricchimento culturale che porta attraverso i laboratori, dall’altro una rete di rapporti che nasce e si infittisce ad ogni edizione, sia con le altre scuole partecipanti, sia tra gli animatori. Nelle scorse edizioni, in presenza ovviamente, i nostri animatori gestivano i laboratori dividendo le scolaresche in gruppi più piccoli e gestendoli poi in autonomia (e solitudine). Quest’anno, la necessità di gestire i laboratori a distanza ci ha obbligato a cambiare tutto: gli animatori, in gruppi di tre, hanno gestito intere classi, aiutandosi a vicenda, creando nuovi legami tra loro. In genere, gestire i turni è uno dei compiti dei nostri animatori (si creano dinamiche simili a quelle di tutti i posti di lavoro in cui ci sono turni), ma quest’anno ci hanno sorprese: ci hanno chiesto di gestire noi i turni, mescolandoli tra loro, in modo da far nascere nuovi contatti, nuove amicizie. In questo, e in tanti altri aspetti, il Festival è stato una sorpresa, che ci ha lasciati con il cuore traboccante di emozioni.
Come ogni anno, ho dedicato una pagina del mio sito (ancora in aggiornamento) al resoconto delle attività che abbiamo svolto. Sono state tre le iniziative che abbiamo portato avanti: alle scuole, abbiamo proposto un gioco da tavolo, ispirato dal libro Bestiario Matematico di Paolo Alessandrini. I nostri animatori hanno guidato i partecipanti nella visita a uno zoo matematico: il direttore del parco descriveva il percorso e guidava le squadre partecipanti, dopo che ogni classe era stata divisa in quattro gruppi per facilitare l’interattività e per consentire un ingresso scaglionato al parco (a causa delle onnipresenti norme Covid), la guida descriveva ogni animale matematico, spiegando il gioco che avrebbe consentito ai partecipanti di addomesticare la bestia. In tutto questo, il guardiano, ovvero il terzo animatore, agiva dietro le quinte, gestendo il file Prezi e aprendo le gabbie per consentire ai partecipanti di incontrare gli animali. L’ultimo animale era la vera sorpresa e lo si incontrava durante il gioco, ma senza averne consapevolezza: il suo nome è “teorema” e le sue zampe erano le quattro squadre, le ipotesi, nel loro ingresso al parco attraverso quattro cancelli diversi, i diversi percorsi affrontati dalle squadre tracciavano le strade del parco, come il ragionamento che i matematici chiamano dimostrazione, fino ad arrivare alla testa dell’animale, la tesi. Per i privati, gli animatori hanno realizzato due escape room: nel primo fine settimana, i partecipanti erano bambini dai 6 ai 12 anni, che affrontavano un percorso alla ricerca del tesoro dei pirati, guidati dagli spezzoni del cartone animato “Jake e i pirati dell’isola che non c’è”, doppiati per piegarli alle esigenze narrative dell’escape room. Nel secondo fine settimana, ci siamo rivolti ai ragazzi con più di 13 anni e agli adulti, con un percorso che guidava alla scoperta di un personaggio misterioso e affascinante. Anche in questo caso, l’ispirazione è nata da un libro, del quale parlerò nella prossima newsletter.
Per chi non avesse avuto occasione di partecipare agli eventi di BergamoScienza, è sempre possibile assistere alle conferenze e alle visite virtuali organizzate nelle due settimane di festival, andando sul canale YouTube e scegliendo gli argomenti che più ispirano.

Inizi
Ho aperto l’anno scolastico ripercorrendo alcune delle emozioni che abbiamo vissuto con le ultime Olimpiadi, dato che lo sport può essere un’ottima metafora per la vita scolastica. Gianmarco Tamberi, Bebe Vio con il suo slogan «Se sembra impossibile allora si può fare», Derek Redmond alle Olimpiadi di Seoul del 1988, la staffetta maschile 4x100 con Patta, Jacobs, Desalu e Tortu, gli europei di volley, la tuffatrice Quan Hongchan, e infine la perfezione (non riconosciuta) di Olga Korbut sono stati i protagonisti di questo percorso che ho presentato nelle mie classi e poi ho messo per iscritto per il sito del Rotary per la sostenibilità. Mi è parso di aver suscitato delle emozioni negli alunni che ascoltavano o forse, soprattutto in quinta, era la paura per l’imminente esame di stato, ma spero soprattutto di aver fatto nascere in loro la voglia di mettersi in gioco e di lasciarsi coinvolgere dalla sfida.
D’altra parte, quando si comincia l’ultimo anno delle scuole superiori, ci si ritrova subito nelle acque agitate dell’infinito, con le prime definizioni dell’analisi e i primi passi nel calcolo dei limiti. Avere a che fare con l’infinito può stupire e intimorire, soprattutto i primi tempi, ma Alberto Saracco, Professore Associato di Geometria all’Università di Parma, divulgatore esperto, riesce a muoversi in queste terre insidiose con grande scioltezza, in questo seminario tenuto a Piacenza l’8 ottobre scorso. Pecore, sassolini, hotel infiniti, società aliene, fino ad arrivare all’inferno, con Cantor e Hilbert come compagni di cammino: un monologo interessante e coinvolgente, che vale la pena ascoltare con attenzione.
Stefano Marcellini, ricercatore nel campo della fisica delle particelle elementari, dal suo blog Helter Skelter, ci mostra l’utilità della matematica anche quando sembra ricerca pura, come nel caso delle geometrie non euclidee. Partendo dal funzionamento dei navigatori satellitari, specifica che necessitano di satelliti, orologi atomici, ma soprattutto della teoria della relatività ristretta, che impedisce di perdersi lungo il percorso. Passando alla teoria della relatività generale, Einstein ha modo di usare gli strumenti offerti da Gregorio Ricci Curbastro, i tensori, che, con la loro complessità, gli costeranno “anni di studio durissimo e di estrema fatica”. «Il GPS è un mix di relatività, matematica avanzata, meccanica quantistica (gli orologi atomici), meccanica celeste (le orbite vanno studiate giuste), astronautica e missilistica (i GPS nello spazio bisogna mandarceli), microelettronica e tecnologia spiccia di vario tipo. Togliete uno solo di questi ingredienti e la svolta giusta alla rotonda ve la trovate poi da soli!»

Che donne!
Il 12 ottobre scorso si è festeggiato l’Ada Lovelace Day, una festa internazionale celebrata il secondo martedì di ottobre. Ada, figlia di Lord Byron, è considerata la pioniera dell’informatica, grazie al progetto del primo programma della storia. Il sito MaddMaths! le ha dedicato un lungo articolo, suggerendo alcune interessanti letture, tra le quali Numeri e Poesia di Simona Poidomani, pubblicato da Editoriale Scienza. La seconda grande donna è Jocelyn Bell Burnell, della quale si coglie tutta la forza in questo filmato realizzato dal New York Times. Nel corso della sua vita ha subito lo scippo del premio Nobel da parte di un suo superiore, premio che avrebbe meritato per la scoperta delle Pulsar. La storia è davvero interessante e fa riflettere anche su quelle disparità di genere ancora, purtroppo, così diffuse. Sempre in prima linea contro gli stereotipi è Amalia Ercoli Finzi, prima ingegnere aeronautica donna in Italia, che in questa edizione di BergamoScienza ha mostrato tutta la sua grinta nel corso della conferenza per il PhD Day dell’Università di Bergamo. La “Signora delle comete” ci ha accompagnato alla scoperta di Marte, con una dissertazione dal titolo Il coraggio di andare oltre.

Un premio Nobel!
Non può mancare la citazione del premio Nobel per Giorgio Parisi, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia delle scienze francese e della National Academy of Sciences statunitense. Luca Perri ha descritto, con la semplicità e naturalezza che lo caratterizzano, l’oggetto del premio, ovvero un sistema “complesso”, in altre parole, un sistema composto da più parti fra loro interdipendenti. Dopo le vittorie sportive che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, finalmente un Nobel per la fisica, che non veniva assegnato agli italiani dal 2002. Imperdibile anche la puntata di Radio3 Scienza, condotta da Marco Motta, dedicata a Giorgio Parisi. Ai microfoni Enzo Marinari, fisico all’Università di Roma La Sapienza e stretto collaboratore del premio Nobel.

Si scherza…
Stefano Pisani ha scritto, per Lercio, un articolo, con lo stile tipico della testata, nel quale si parla degli attimi di terrore vissuti all’interno di un liceo classico, dove un uomo avrebbe tentato di insegnare le equazioni differenziali. «Già scattata l’indagine che mira a identificare il misterioso giovane, barbuto e con gli occhiali, che si è dato alla fuga al suono delle sirene mentre stava riempiendo la lavagna di formule e che, se non fosse stato fermato in tempo, sarebbe potuto arrivare fino alle derivate parziali.»

… e si ragiona!
L’ultimo articolo parla della visita a una scuola del Primo Ministro russo Mikhail Mishustin, che, durante la lezione di matematica, ha chiesto ai ragazzi di risolvere un problema, dopo averlo scritto alla lavagna. La richiesta era di costruire una perpendicolare al diametro da un punto di una circonferenza, senza usare strumenti di misura. Gli studenti, insieme all’insegnante, hanno lavorato per trovare le soluzioni, ma alla fine è stato il primo ministro a proporre la strategia corretta.

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!
Daniela

PS: Ecco l’intervista integrale a Terence Tao, realizzata da Roberta Fulci e pubblicata sul sito MaddMaths!

PPS: La traduzione della vignetta allegata per chi avesse difficoltà con l’inglese:
«Potete fare gli esercizi successivi da soli. Non vi darò ulteriori aiuti.»
«Ok! 18:3, be’, è un esercizio facile... due!»
«...»
«Tre»
«...»
«Quattro, cinque, sei»
«Ecco! Ha avuto uno spasmo agli occhi!»
«Allora è sei»
«Questo non può essere quello che vi insegnano a scuola!»

Pagina 32 di 123

© 2020 Amolamatematica di Daniela Molinari - Concept & Design AVX Srl
Note Legali e Informativa sulla privacy