Daniela Molinari

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Giovedì, 24 Agosto 2017 00:00

BergamoScienza 17

 
Anche questo anno scolastico, come quello scorso, comincia con una sfida: dal 2 al 15 ottobre avrà luogo la XV Edizione del Festival di BergamoScienza e il nostro Istituto parteciperà, per la seconda volta, con laboratori e mostre. 
Giovedì, 24 Agosto 2017 10:06

T-Minus la conquista della Luna

Tutti ricordano il nome del primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, e sicuramente molti hanno visto le immagini dell’allunaggio, con la missione dell’Apollo 11, e gli statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin che hanno calcato per la prima volta il suolo lunare, eppure nessuno ricorda i nomi delle persone che hanno reso possibili queste imprese. Jim Ottaviani, con le illustrazioni di Zander e Kevin Cannon, ci permette di conoscere i più importanti tra di essi: come il russo Sergej Pavlovič Korolëv, e gli americani Max Faget e Caldwell C. Johnson, “C.C.”.

Leggendo questa graphic novel, si arriva all’ultima pagina con il fiatone, perché davvero Ottaviani riesce a trasmetterci l’intensità e l’urgenza di questa corsa allo spazio che ha visto protagonisti gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica: forse l’impellente conto alla rovescia che scandisce la realizzazione di ogni missione spaziale, a cominciare da quella di 7,4 secondi realizzata dodici anni prima di quella dell’Apollo 11, forse il saltare dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica, … Qualsiasi sia il motivo, non si può non sentire l’urgenza di realizzare al più presto la missione decisiva.

Come sempre, Ottaviani non fa mancare le sue ottime idee: possiamo distinguere le vignette ambientate negli Stati Uniti da quelle dell’Unione Sovietica a una prima occhiata, visto che in quelle sovietiche lo stampatello maiuscolo utilizzato per i fumetti richiama in qualche modo i caratteri cirillici. Inoltre, nelle ultime pagine Ottaviani ci regala una bibliografia arricchita dai suoi commenti e sottolinea come le numerose missioni realizzate nel corso degli anni siano merito di oltre 400.000 persone: i protagonisti della graphic novel “non recitano solo le loro parti, ma anche quelle di tantissimi altri tecnici e ingegneri”. In conclusione: il fumetto ci offre un paio d’ore di svago intelligente, ma c’è sempre spazio per approfondire e le precisazioni di Jim Ottaviani al termine ci offrono un sacco di spunti.

Sabato, 12 Agosto 2017 00:00

29 Maggio 2017

Verifica di matematica, classe terza liceo scientifico.
Argomento: esponenziali e logaritmi.

Durata: due ore.

Venerdì, 11 Agosto 2017 15:43

Trinity

Una graphic novel che è un vero saggio sulla bomba atomica: oltre alla storia del Progetto Manhattan, c’è anche la spiegazione dettagliata della radioattività e alcune geniali analogie aiutano a capire anche i concetti più complessi, come quello della reazione a catena. Un fumetto impegnativo che fornisce informazioni scientifiche accurate, perché, come dimostrato dall’ampia bibliografia, tutto è studiato nei minimi dettagli. Anche i dialoghi tra i personaggi principali sono tratti, dove possibile, da documenti dell’epoca. Le immagini a tratti dettagliate e a tratti quasi scarne, come nel caso dell’esplosione della bomba a Nagasaki, rimandano proprio all’effetto terribile della bomba atomica. Nel racconto, sembra che Oppenheimer ci guidi in questo percorso al tempo stesso affascinante e sconvolgente: il fascino è dovuto all’avventura intellettuale non indifferente che i fisici hanno dovuto affrontare per progettare la bomba, mentre non può mancare la tristezza che nasce dalla devastazione causata dalla bomba, morte che ha superato persino le aspettative degli studiosi del tempo.

“Il XX secolo ha ridefinito i termini della guerra, distinguendo tra armi ‘convenzionali’, come i cannoni, e armi molto peggiori… biologiche, chimiche, radiologiche o nucleari.”

Venerdì, 11 Agosto 2017 15:41

109 - 4 Agosto 2017

Lo scorso 14 luglio (o forse il 15… dipende dalle fonti) è scomparsa Maryam Mirzakhani, la prima donna a ricevere la Medaglia Fields nel 2014. Iraniana di origine, si è trasferita a Harvard dopo la laurea, completando il dottorato con una tesi sulla geometria delle superfici iperboliche. “Mirzakhani si definiva una pensatrice lenta che gravitava intorno ai problemi più profondi. Il marito Jan Vondrak, anch’egli matematico, raccontava che una volta, da fidanzati, andarono a correre: ‘Io ero in forma, lei gracile. Così all’inizio io ero in testa. Ma un’ora dopo mi ero fermato. Lei invece continuava a correre, alla stessa velocità’.” Val la pena rileggere la sua intervista pubblicata nel 2014, all’indomani della sua premiazione, su Repubblica, con il permesso del Clay Mathematics Institute. Mi piace la domanda riportata al termine: “Che cosa consiglia a chi vorrebbe saperne di più sulla matematica?”. La sua risposta gronda entusiasmo: “È una domanda difficile. Non penso che tutti dovrebbero diventare matematici, ma credo che a molti studenti non diano veramente una chance per amare questa disciplina. Per un paio d’anni, alle medie, andavo male in matematica. Se non sei entusiasta può sembrare una materia fredda. La bellezza della matematica si mostra solo ai più pazienti. Bella la trasmissione di Radio3Scienza dedicata alla grande matematica, soprattutto grazie a Elisabetta Strickland, che l’ha conosciuta personalmente proprio dopo la premiazione delle medaglie Fields: l’emozione pervade ancora, a distanza di tre anni, le sue parole.

Perché credere nella ricerca scientifica anche quando sembra inutile? La risposta a questa domanda viene data, in una divertente TEDTalk, da Luca Perri, astrofisico: con lo stile, l’umorismo e la vitalità che lo contraddistingue, Luca ci parla del Premio IgNobel, assegnato ogni anno dall’associazione Improbable Research di Harvard alle ricerche più strane, divertenti e assurde. Ma perché Harvard premia ricerche che riguardano il motivo per cui le aringhe si muovono in banchi o come fanno i propri bisogni i cani? Le ricerche in questione prima fanno ridere e poi fanno riflettere… ascoltate la talk e fatevi due (serie) risate*. Anche secondo Gaela Bernini, responsabile dei progetti scientifici e sociali di Fondazione Bracco, la scienza deve pervadere la società, anche se l’obiettivo principale dell’intervento, in questo caso, è la gender equality. Non dimentichiamo che per una donna che fa carriera in campo scientifico, una su tutte Tullia Sbarrato (Nasa), tante altre restano ferme: “Il problema è che a lasciare sono soprattutto le donne; sono nate anche associazioni e gruppi per cercare di invertire la tendenza e migliorare le condizioni per consentire alla donne di continuare la carriera, favorendo una conciliazione dei tempi, evitando discriminazioni e sfatando pregiudizi.”

La necessità di diffondere meglio la passione per la scienza si fa sentire anche nei titoli allarmistici dei giornali, come quello comparso su Repubblica il 23 luglio: “Matematica senza prof, quattromila cattedre vuote: ‘È crisi delle vocazioni’”. Secondo la rivista Tuttoscuola, che ha fatto i conti utilizzando i dati del ministero, nemmeno le prossime immissioni in ruolo colmeranno del tutto il buco lasciato dalle numerose cattedre vuote, soprattutto alle medie. Il problema è dato anche dal fatto che “un quarto dei laureati prosegue con il dottorato”. Interessante, a tal proposito, la riflessione di Alberto Berretti, professore di Analisi di Uniroma2: “Se gli algoritmi a scuola uccidono il pensiero analitico”. Secondo Berretti, la matematica non è un insieme di algoritmi, ovvero una serie di regole meccaniche “che combinate insieme danno luogo ad una infinita combinazione di problemi in cui ti devi orientare pensando, non con un big data de noantri fatto di memorizzazione di tecniche da associare a classi di problemi prestabilite.”

Il 28 luglio 2017 è cominciata la terza missione di Paolo Nespoli sulla ISS: l’astronauta “si definisce un ingegnere che non ha mai smesso di sognare” e può puntare a conquistare il primato di permanenza nello spazio, dopo aver già raggiunto il primato di essere l’astronauta europeo più anziano ad andare nello spazio. Seguirà duecento esperimenti scientifici e con la App#Spac3 “creerà un’opera d’arte collettiva e dinamica a colpi di foto, scattate dallo spazio e dalla Terra e unite in un photoshop inedito, ispirato al simbolo della missione: l’opera Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto”. Nespoli è stato preceduto dal timelapse con i colori dell’aurora boreale, girato dall’astronauta statunitense Jack Fisher, in missione per l’Expedition 52/53 della Nasa.

Continua l’uscita delle Graphic Novel “I grandi della scienza a fumetti”, una collana presentata da Repubblica e Le Scienze: domani è il turno del quinto volume “Trinity”, ovvero “la storia degli scienziato le cui scoperte hanno portato alla prima bomba atomica: da Marie Curie a James Chadwick, da Albert Einstein a Robert Oppenheimer.” Oltre agli otto volumi previsti, ne usciranno un paio in più, uno riguardante la “famosa Lotta delle Ossa” e l’ultimo dedicato a Galileo Galilei. Il primo, dedicato a Feynman, si svolge in prima persona e possiamo cogliere tutta l’originalità e l’entusiasmo del grande fisico, che ci guidano in questa non sempre facile lettura. Il secondo, The Imitation Game, è dedicato ad Alan Turing** e sembra di seguire un’intervista corale, nella quale le persone a lui più vicine raccontano la sua vicenda umana e scientifica. Il terzo è il volume Logicomix, realizzato che una matematica, un informatico e due illustratori che hanno unito le proprie forze per realizzare un fumetto su una “grande avventura del pensiero”, quella di Bertrand Russell. Il quarto, Cosmicomic, ci presenta un percorso scientifico, quello che ci ha permesso di descrivere l’universo e la sua nascita, con la teoria del Big Bang. Per concludere, suggerisco un paio di letture dedicate ai più piccoli, appartenenti alla collana “Grandissimi” della Casa Editrice EL: il primo è dedicato a Newton, che viene presentato come un bambino, irascibile e polemico, ma decisamente geniale; il secondo è dedicato a Marie Curie, la signora dell’atomo.

Per concludere: ecco a voi un gioco divertente, in modo da rendere più leggera l’estate, quanti triangoli riuscite a trovare in questa immagine? Oppure: puoi trovare il numero in questa sequenza? Per chi invece si trova in riva al mare, è consigliatissimo questo video sulla matematica delle conchiglie.

 

Buona matematica! Ci sentiamo tra TRE settimane!

Daniela

 

*Sembra un problema da IgNobel anche quello delle code al bagno delle donne, eppure i ricercatori della Ghent University in Belgio hanno deciso di perderci del tempo, per trovare la risposta all’annoso problema, che si presenta durante concerti o festival. Potete leggere il testo dell’articolo, in italiano, o seguire il filmato in inglese.

**Leggendo questa Graphic Novel, ho avuto la tentazione di approfondire il tema delle donne inglesi che hanno dato il proprio contributo allo sforzo bellico durante la seconda guerra mondiale.

Mercoledì, 02 Agosto 2017 20:13

Cosmicomic

La scienza non percorre sempre strade lineari: tra continui errori e contraddizioni, progredisce lentamente, con il contributo di chiunque sia appassionato e abbia le competenze necessarie. Il percorso esplorato da Balbi e illustrato da Piccioni è quello che ha portato al Big Bang e alla scoperta della radiazione di fondo. Quando Arno Penzias e Bob Wilson, nel 1964, si trovarono a fare i conti con il disturbo che ostacolava il funzionamento della loro antenna presso i laboratori Bell, non immaginavano certo che questo li avrebbe portati a vincere il Premio Nobel nel 1978. Nel fumetto, gli autori hanno scelto di far loro ripercorrere le tappe non solo della propria scoperta, ma anche del cammino che li ha preceduti: diciotto scienziati in totale, da Hubble a Einstein, da Lemaitre a Gamow, che con le proprie intuizioni riescono a trovare una spiegazione adeguata dell’origine dell’universo. Nel percorso, trova spazio anche l’errore commesso da Einstein, che non ha solo negato la teoria dell’universo in espansione, ma, dall’alto della sua presunzione (in questo caso non si può definire altrimenti!), ha accusato Lemaitre di avere un senso fisico “veramente abominevole”.

Com’è giusto che sia, dato il genere usato per presentare la storia, le verità storiche si mescolano ad alcune finzioni narrative: possiamo salvare i concetti fisici contenuti nella storia e i personaggi protagonisti, ma non sempre le circostanze e le modalità in cui si sono verificati gli eventi coincidono con la realtà, per quanto, come ci dice lo stesso Balbi, “le (poche) licenze narrative non hanno snaturato la realtà storica o la sostanza dei fatti”. Da sottolineare, inoltre, il lavoro meticoloso svolto per procurare “le documentazioni fotografiche d’epoca dei luoghi dove sono avvenuti gli eventi, ogni volta che ciò è stato possibile.”

In appendice, è possibile consultare una breve biografia dei diciotto personaggi coinvolti.

Martedì, 01 Agosto 2017 16:56

Logicomix

Un matematico, un informatico e due illustratori hanno unito le proprie forze per realizzare un fumetto che non vuole essere un’opera storica, ma semplicemente una storia a fumetti su una “grande avventura del pensiero”, quella di Bertrand Russell e della sua, come recita il sottotitolo, “ricerca della verità”.

I quattro autori sono anche protagonisti del fumetto, diviso in nove capitoli: il primo è l’Ouverture, nella quale gli ideatori presentano le proprie idee, poi ci sono quattro capitoli dedicati alle vicende di Russell, un intermezzo che ha per protagonisti ancora gli autori, altri due capitoli su Russell e il finale, nel quale viene presentata la tragedia dell’Orestea di Eschilo, che si pone “in parallelismo perfetto con la storia”. La storia ha come filo conduttore la logica… o la pazzia, perché, come dice Christos, “Frege, Russell, Whitehead erano eccellenti creatori di mappe ma forse le hanno confuse con la realtà!”.

In un intreccio di realtà e finzione, la vicenda comincia con una conferenza di Russell in un’università americana, svoltasi il 4 settembre 1939, giorno della dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla Germania, dal titolo “Il rapporto tra la logica e le vicende umane”. Prima dell’inizio della conferenza, Russell viene invitato da alcuni contestatori a partecipare alla loro protesta contro l’ingresso in guerra degli Stati Uniti. Russell invita invece la folla a partecipare alla sua conferenza. Durante la stessa, ripercorre la propria vicenda umana, dalla sua infanzia con un’educazione rigida e puritana, al suo pacifismo durante la prima guerra mondiale fino alla data odierna: al termine del percorso, Russell, essenzialmente, non risponde alla domanda se sia giusto l’ingresso in guerra contro la Germania di Hitler, perché nemmeno la ragione può fornire una risposta a una domanda simile. Nel corso della sua evocazione, Russell ripercorre anche le fasi principali del suo pensiero, attraverso gli incontri – reali o inventati – con i personaggi che hanno preso parte in qualche modo allo sviluppo della logica.

Nonostante la difficoltà degli argomenti affrontati, i momenti di leggerezza, offerti dalle interferenze degli autori nella loro stessa storia, aiutano a percorrere il cammino più speditamente. Per quanti avessero difficoltà con alcuni concetti o non possedessero pienamente le basi, è disponibile in appendice un glossario, nel quale sono presentate anche le biografie dei protagonisti.

Lunedì, 31 Luglio 2017 14:57

The imitation game

Nella narrazione, l’autore fa un’intervista a Turing e ad altri personaggi, come la madre, Joan Clarke, Dilly Knox, Arnold Murray, il fratello, gli amici, ovvero a persone che hanno avuto modo di incontrarlo e conoscerlo: distinguiamo le risposte non solo perché quelle del protagonista sono in prima persona, ma anche perché i riquadri delle risposte sono colorati in giallo nel caso di Turing e in rosso negli altri casi. Sembra un canto corale, come a ricordare che il logico, per quanto abbia concluso la propria vita in sofferenza e solitudine, sia in realtà stato attorniato da molte altre persone, eppure Ottaviani, con la sua originale narrazione, suggerisce forse che nessuno l’ha realmente conosciuto ed è questo il motivo per cui non c’è nessuno che possa raccontare l’intera vicenda, in tutte le sue parti.

Il racconto è diviso in tre parti, che corrispondono alle tre macchine di Turing: la prima parte, riguardante la sua infanzia e la formazione, ha come oggetto la macchina universale; la seconda parte è ambientata a Bletchley Park, con la realizzazione della Bomba per decifrare Enigma; la terza parte, conclusiva, è dedicata al Gioco dell’Imitazione, che dà il titolo al fumetto stesso.

Come in tutti i fumetti di Ottaviani, la vicenda narrata non è riducibile ad una biografia: nel romanzo trovano spazio anche i risultati scientifici dello scienziato e, fin dall’inizio, traspare il suo tormento interiore, la vicenda personale che poi lo porterà al suicidio. Ottaviani, nelle pagine conclusive, cita tutta la bibliografia da lui studiata e non dimentica nemmeno le contraddizioni legate al tema del suicidio, che hanno fatto emergere negli ultimi anni nuove teorie al riguardo.

Lunedì, 31 Luglio 2017 11:10

Newton mago della scienza

Tra le collane di EL, casa editrice specializzata in libri per ragazzi, spicca la collana “Grandissimi”, cui appartiene questo libretto. Sul sito della Casa Editrice questa è la descrizione della collana: “I grandi della Storia a portata di bambino. Storie di uomini e donne che hanno cambiato il mondo, ciascuno a modo proprio, con le proprie parole, le proprie invenzioni, le proprie scelte.” Da Giulio Cesare a Francesco d’Assisi, da Anne Frank fino a Einstein, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. La collana ha come età minima di lettura i sette anni.

 

Jacopo Olivieri presenta la figura di Newton proprio come un bambino, un bambino irascibile, polemico, che si è sempre sentito rifiutato e per questo non è mai riuscito ad avere un rapporto sereno con i suoi pari (basti pensare agli scontri con Hooke, Huygens e Von Leibniz). Questa immagine fanciullesca è mantenuta anche grazie alle illustrazioni di Andrea Castellani che non rappresenta mai Newton come un vecchio parruccone, esattamente l'immagine che tutti noi abbiamo avuto da studenti... La motivazione a questa immagine da bambino di Newton è data nel finale con le parole che lo scienziato ha usato per descriversi: "Mi sento come un bambino su una spiaggia, che raccoglie alcune tra le conchiglie più belle mentre davanti a lui si stende, vasto e inconoscibile, l'oceano della verità."

Olivieri enfatizza il fatto che Newton era eclettico e geniale, mentre le sue manie e i suoi difetti diventano un modo per far brillare ancora di più la sua originalità.

Venerdì, 28 Luglio 2017 11:22

Marie Curie la signora dell'atomo

Tra le collane di EL, casa editrice specializzata in libri per ragazzi, spicca la collana “Grandissimi”, cui appartiene questo libretto. Sul sito della Casa Editrice questa è la descrizione della collana: “I grandi della Storia a portata di bambino. Storie di uomini e donne che hanno cambiato il mondo, ciascuno a modo proprio, con le proprie parole, le proprie invenzioni, le proprie scelte.” Da Giulio Cesare a Francesco d’Assisi, da Anne Frank fino a Einstein, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. La collana ha come età minima di lettura i sette anni.

 

Davide Morosinotto permette anche ai più piccoli di conoscere la storia di Marie Curie: raccontata in prima persona, è un esempio che tutti dovremmo tenere presente, un esempio di tenacia e perseveranza, un esempio di passione e amore per il sapere. Arricchito dalle illustrazioni di Sara Not e corredato da un linguaggio semplice, il libretto si legge scorrevolmente e il mix storia tra la scienza e la storia d’amore, quella con Pierre Curie, rende la vicenda ancora più coinvolgente. Marie è una mamma speciale, perché prima fa da mamma a Bronia, la sorella, sostenendola negli studi con il suo lavoro, poi è mamma delle sue figlie e infine è mamma dei giovani collaboratori che lavorano all’Istituto del Radio: “Quando passo accanto a loro, i miei assistenti scattano sull’attenti, come soldatini. Io sorrido. In realtà non sono così severa, ma lascio che loro lo pensino.”

Un vivace racconto alla portata dei bambini e, come dice lo slogan di questa collana di libretti: “Facile da leggere, difficile da dimenticare!”

 

“È solo così, con l’impegno e la passione, che si possono ottenere grandi risultati.”

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