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Libri (343)

Venerdì, 02 Agosto 2013 15:53

Gli artisti dei numeri

TRAMA: Christian, dodicenne con qualche piccolo problema di salute, viene mandato dai genitori con la zia Ursula in un castello in Toscana, per partecipare a una scuola estiva di matematica. Nonostante sia la sorella di suo padre, Christian non ha mai avuto molte occasioni per frequentare Ursula: la convivenza di quindici giorni li avvicinerà e, al tempo stesso, permetterà a Christian di trovare nella zia una complice e un’amica, forse grazie alla comune passione per la matematica, forse grazie al fatto che Ursula ha vissuto e quindi può capire i problemi che Christian si trova ad affrontare ora. In questa scuola estiva, che si svolge nei pressi di Cortona, il professor Primo terrà delle lezioni sulla crittografia e, quindi, sull’affascinante mondo della teoria dei numeri. Italiano di origine, ma in America da molti anni, il prof. Primo si mostra da subito un bravo istrione, capace di conquistare la platea dei matematici e anche la simpatia di Christian, cui mancano un po’ di strumenti per capire appieno gli argomenti proposti, ma non certo la passione. Tra i matematici convenuti a Cortona, c’è un certo Detlef, soprannominato dagli italiani del corso Il Brutto: questi si contrappone da subito al professor Primo, contestando…
TRAMA: “Quando avevo quattordici anni cominciai a tenere un taccuino. Un taccuino di matematica. Prima che decidiate di classificarmi come un caso senza speranza, mi affretto ad aggiungere che non era destinato alla matematica che studiavo a scuola. Era un taccuino con tutte le cose matematiche interessanti che non venivano insegnate a scuola. Che, come scoprii, erano moltissime, perché presto dovetti comprare un altro taccuino”. E da quel taccuino, da quella matematica che non si fa a scuola – visto che “la matematica che avete visto a scuola non è tutto” – è nato questo libro, ricco di “rompicapi logici, rompicapi geometrici, rompicapi numerici, questioni varie di cultura matematica, cose da fare e cose da costruire”. Accanto a piccoli saggi “scritti in uno stile informale e non tecnico” ci sono piccoli giochi per poter stupire gli amici, oppure aneddoti divertenti o scoperte interessanti. COMMENTO: “Quello che ho cercato di fare è stuzzicare la vostra immaginazione mostrandovi molte idee matematiche stimolanti e affascinanti. Voglio che vi divertiate, ma la mia più grande soddisfazione sarebbe che La piccola bottega vi incoraggiasse ad affrontare veramente la matematica, a provare l’emozione della scoperta e a tenervi informati sugli sviluppi più importanti, che risalgano a…
Venerdì, 02 Agosto 2013 15:51

I maiali matematici

TRAMA: È mercoledì e il professor Lardoni ha programmato un compito di matematica. La Banda dei Porcelli – ovvero Lele Maiale, e i gemelli James e Billy – ha deciso di impedirgli di fare la verifica. E così, una domanda dopo l’altra, un indovinello dopo l’altro, tutti i maialini della classe riescono a distrarre il professore, fino all’arrivo del preside e dell’ispettore. Questi inizialmente si complimentano con il professore per la sua iniziativa di proporre qualcosa di nuovo ai suoi studenti, ma poi, messi in imbarazzo dalle domande degli alunni alle quali non sanno rispondere, dichiarano che forse è prematuro inserire nei programmi scolastici simili innovazioni.   COMMENTO: Simpatico libretto, dedicato ai più piccini. Contiene un sacco di giochi matematici, pescati tra indovinelli noti o tra applicazioni della matematica negli ambiti più svariati, “a dimostrazione che la matematica è una materia fantastica e di straordinaria importanza”, come riconoscono gli alunni del professor Lardoni.  I problemi cominciano a pagina 8, dopo una breve presentazione dei personaggi, e finiscono a pagina 99. Considerato che ogni problema occupa due facciate, quanti problemi ci sono nel libro?
Venerdì, 02 Agosto 2013 15:48

Una forza della natura

TRAMA: «È stata una vita straordinaria, la sua. Nato in una foresta pluviale nella parte più a sud del globo terrestre, Ernest Rutherford era, detto molto semplicemente, un genio. Ha cambiato per sempre il modo in cui vediamo il mondo e noi stessi. È stato il primo a mostrare che gli elementi non sono immutabili: possono trasformarsi in altri elementi, naturalmente, secondo quel processo per il quale usiamo le parole “decadimento radioattivo” e “tempo di dimezzamento”. Ha scoperto la struttura nucleare dell’atomo, dando inizio a un’età “eroica” per la fisica. E ha “fatto l’atomo a pezzi”. Nel 1932 lui e i suoi “ragazzi” furono i primi a farlo, o, più precisamente, furono i primi a frantumare il nucleo dell’atomo e a svelare e liberare forze mai neppure immaginate.» Grazie ad una borsa di studio istituita nel 1851, l’anno dell’Expo londinese, Rutherford – nato il 30 agosto del 1871 in Nuova Zelanda – ottenne, nel 1895, di continuare i suoi studi in Inghilterra. Collaborando con Thomson, si occupò del passaggio di elettricità nei gas. Ovunque gli scienziati stavano trovando, o comunque cercando, gli esperimenti e le teorie matematiche giuste per descrivere e determinare un mondo fino a quel momento inaccessibile all’occhio…
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