TRAMA: Filippo, ragazzino di 8 anni, è molto legato al nonno, insegnante di matematica in pensione, con il quale ha un rapporto fatto di complicità. Quando torna a casa da scuola, riferisce sempre al nonno quello che la maestra Grazia gli ha insegnato e il nonno, dal canto suo, trova sempre il modo per collegarsi alla matematica e parlare un po’ di numeri. Si comincia, quindi, con il sistema di numerazione posizionale decimale, si passa attraverso l’invenzione dello zero, il sistema binario, si tocca la figura di Fibonacci, colui che ha avuto il pregio di portare in Italia le cifre arabe, ma non si dimentica nemmeno Talete e la sua misurazione dell’altezza della piramide. I pretesti per parlare di matematica sono i più vari: dalla lezione della maestra Grazia alla preparazione di una torta, con la conseguente necessità di stabilire se la teglia rotonda abbia la stessa superficie di quella rettangolare e, quindi, passando attraverso il metodo di esaustione di Archimede e gli integrali. Quando il nonno, però, deve andare dallo zio Mauro, perché anche gli altri nipoti reclamano la sua attenzione, Filippo crolla. Il nonno era tutto il suo mondo e si sente abbandonato. È la sorella, allora, voce…