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Le ultime settimane sono state piene di giornate intense: il Festival di BergamoScienza, alla sua sedicesima edizione, si avvicina, visto che comincerà il 6 ottobre e i laboratori che stiamo allestendo sui frattali sono ormai pronti. Questa settimana abbiamo cominciato le simulazioni con le classi della primaria e vedere gli animatori, che stiamo formando da qualche mese, prendere le misure con la difficoltà di entrare in una classe e gestire non solo delle attività, ma anche la disciplina dei piccoli è stato, come sempre, fonte di meraviglia e di ulteriori domande. Meraviglia, perché i ragazzi mostrano di avere risorse che spesso non sospettiamo e ulteriori domande, perché vedendo gli altri svolgere il tuo lavoro ti interroghi e ti metti in discussione, cercando un continuo miglioramento. Oggi abbiamo avuto anche l’occasione di partecipare, presso la facoltà di matematica dell’Università Cattolica di Brescia, alla Notte dei ricercatori (che in questo caso, per coinvolgere le scolaresche della provincia, si è svolta nell’arco della giornata): la collaborazione con i docenti universitari è sempre un’opportunità per respirare un’atmosfera diversa e per immagazzinare un po’ di entusiasmo in vista del lungo inverno scolastico. I nostri ragazzi hanno coinvolto persino i docenti nelle loro attività sui frattali…
Il nuovo anno scolastico è alle porte e credo che rileggere i 20 consigli rivolti a un amico insegnante da Bruno D’Amore e Martha Isabel Fandino Pinilla (articolo del 2017) faccia sempre bene: i consigli sono pensati per un insegnante di scuola primaria, ma ci sono cose che vanno bene a tutti i livelli. Si parla della necessità di investire in fantasia e professionalità per rendere accattivante la matematica, si parla dell’errore come di un mezzo per imparare, si invita il docente a curare la propria formazione anche in termini di didattica della matematica, si parla di trasmettere passione e, soprattutto, si ricorda di “Insegnare con amore”. Una seconda riflessione ci viene proposta da Federico Benuzzi, «professore, conferenziere, presentatore, giocoliere, attore», come si presenta nella home del proprio sito: la riflessione riguarda la necessità di proporre agli studenti le dimostrazioni dei teoremi. L’articolo è un estratto della relazione dell’anno di prova dopo essere passato di ruolo e sottolinea che la matematica è «un linguaggio auto-consistente, una teoria assiomatica, un frutto dell’intelletto, dell’immaginazione, della deduzione, dell’astrazione, della generalizzazione», ma viene troppo spesso ridotta a un gioco di regole, rendendo il suo mondo incomprensibile, temuto e generalmente non vissuto. Benuzzi ci ricorda…
Non posso non aprire questa newsletter con la notizia più bella degli ultimi mesi: «Alessio Figalli, trentaquattrenne matematico romano, ha vinto la Medaglia Fields per il 2018!» La notizia mi è arrivata dalla newsletter di MaddMaths! alle 16.13 del primo agosto: stavo vivendo un momento di relax con la mia famiglia e quando ho visto la mail di MaddMaths! ho esultato, tanto che le persone attorno a me mi hanno guardato con stupore. Questa Medaglia Fields è speciale per molti motivi: sono passati 44 anni dalla vittoria della Medaglia Fields da parte di un italiano (Enrico Bombieri) e poi Alessio Figalli è davvero giovanissimo. Subito dopo la proclamazione dei vincitori delle Medaglie, l’Unione Matematica Italiana, presente alla premiazione, ha intervistato Alessio Figalli e il suo maestro, Luigi Ambrosio, della scuola Normale di Pisa. Intervistatori sono il Presidente dell’UMI, Piermarco Cannarsa, e la vicepresidente Barbara Nelli: per quanto l’audio non sia bellissimo, non si può non sentire l’emozione di tutti, in particolare di Figalli, proprio pochi minuti dopo la premiazione. In questo video pubblicato da Repubblica, ma realizzato nel 2016 in occasione dell’Edith and Peter O’Donnell Awards (il video è in inglese, ma sottotitolato in italiano) possiamo capire in cosa consistano…
Il primo agosto prossimo verranno assegnate le Medaglie Fields e potremo verificare se queste previsioni sono davvero attendibili: la scorsa edizione ci aveva regalato Maryam Mirzakhani, chissà cosa ci riserverà l’assegnazione di quest’anno… Nel frattempo, durante la scorsa settimana si è tenuta a Roma la quinta edizione del Mediterranean Youth Mathematical Championship, ovvero le Olimpiadi di Matematica del Mediterraneo. Alla competizione organizzata dalle tre principali università romane hanno partecipato 17 squadre: lo sviluppo di una rete di contatti interpersonali, il rispetto della parità di genere e la creazione di una comunità culturale mediterranea erano gli obiettivi del campionato, che si è chiuso con grande soddisfazione per la squadra italiana vincitrice della medaglia d'oro. L'altra vittoria italiana ha nome Molinari (come me... ma non c'è conflitto d'interesse): il pomeriggio del 22 luglio scorso, Francesco Molinari ha trionfato in uno dei quattro tornei principali del calendario golfistico, l'Open Championship scozzese. Annalisa Santi ne parla nel suo blog, spiegando il linguaggio golfistico e informandoci che, dietro al golf, c’è parecchia matematica: se vi siete sempre domandati il motivo di tanta attenzione nella scelta della mazza, scoprirete che «un bastone con canna più lunga e minore inclinazione della faccia del bastone determinerà una traiettoria…
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