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Math is in the air, blog divulgativo sulla matematica applicata, ha intitolato una delle proprie rubriche “Lo sapevate che...”: attraverso essa propone una “serie di aneddoti e curiosità (vere o presunte) sulla matematica”. L’articolo in questione è dedicato a Gauss, Galois e Riemann. Il primo aneddoto è il celeberrimo episodio del novenne Gauss, al quale il maestro aveva chiesto di sommare tutti i numeri da 1 a 100. Nel blog “Gli studenti di oggi – la scuola dal punto di vista di un prof di matematica”, c’è una dimostrazione della formula fatta con… apparentemente un albero di Natale! Di Galois, morto giovanissimo nel corso di un duello, si dice che abbia litigato con la commissione esaminatrice dell’Ecole Polytechnique: “leggenda vuole che considerasse gli esercizi di matematica banali e non interessanti e che quindi si rifiutasse di risolverli; esasperato dall’esaminatore che gli voleva imporre di risolvere quegli esercizi, egli gli avrebbe scagliato contro il cancellino utilizzato per pulire la lavagna.” Un gesto di stizza che non faccio fatica a capire! E per quanto riguarda Riemann? Basterebbe già il fatto che la celebre ipotesi che porta il suo nome rappresenti l’ottavo dei problemi che Hilbert elencò nella conferenza dei matematici del 1900.…
Una delle cose che più mi spaventano nel mondo attuale è la mancanza di cultura scientifica, intesa come incapacità di leggere la realtà con sguardo scientifico. Nei giorni scorsi, ha espresso molto bene questo mio punto di vista il blog di Helter Skelter: “della scienza non ne capiamo il linguaggio, il metodo, il modo di procedere, mentre il modo di proporsi delle pseudoscienze è per sua natura più diretto, apparentemente meno ambiguo, rassicurante e immediatamente comprensibile, e per questo accattivante”. D’altra parte, le conclusioni scientifiche sembrano essere ricche di dubbi, “mentre la pseudoscienza non dubita mai”. Ci si dimentica di partire dai fatti, come nel caso citato dall’autore del blog: sembra che le opinioni contino di più, soprattutto se espresse con convinzione! Alcune discussioni non dovrebbero nemmeno nascere, nel momento in cui si partisse davvero dai fatti ed ecco perché trovo estremamente difficile rispondere a chi non ha il mio stesso tipo di pensiero, scientifico. “Imparare a porsi in modo critico di fronte alle cose”… non si può ambire che a questo, altrimenti succederanno cose tipo questa: nel 1897 il matematico dilettante Edwin J. Goodwin ha presentato un progetto di legge, il n° 246, all’Assemblea Generale dell’Indiana, il cui obiettivo…
A volte, durante lunghi viaggi in auto, è comodo avere con sé i podcast di Radio3 Scienza per ascoltare qualcosa di interessante e non lasciarsi prendere dalla noia, quando il traffico si fa troppo caotico. Mi sono così ritrovata ad ascoltare la puntata del 14 settembre scorso, “La formula della creatività”: si parla di Emma Castelnuovo, “una delle menti più creative nel trovare modalità semplici e avvincenti per avvicinare i bambini alla matematica”. Le ospiti della puntata, condotta da Rossella Panarese, sono Carla Degli Esposti e Nicoletta Lanciano, che hanno pubblicato la prima biografia della matematica. Quasi per caso, ho poi ascoltato la puntata del 16 aprile dell’anno scorso, “Un gioco da ragazzi?”: la puntata comincia con l’indovinello di Cheryl, Albert e Bernard, un gioco logico che più di un anno fa era diventato virale sul web e del quale si era parlato anche tramite questa Newsletter. Intervistato dal conduttore Matteo De Giuli, Luigi Amedeo Bianchi, matematico della commissione scientifica per le olimpiadi italiane, spiega l’indovinello e parla dei giochi matematici, in particolare delle olimpiadi della matematica, le cui prime fasi si svolgeranno entro la fine del mese. La parte finale della puntata è dedicata ancora a Emma Castelnuovo, a…
“Lo stereotipo che descrive le donne come poco adatte allo studio della matematica sta pian piano morendo.” Questo è l’incipit di un articolo del Sole24Ore del 6 Settembre scorso. Eppure a me pare proprio di vedere una realtà diversa: a scuola, abbiamo proposto alle ragazze di costituire una squadra femminile per partecipare ai giochi matematici. È stato difficilissimo trovare delle volontarie! A volte siamo noi donne a costruire questo “soffitto invisibile che preclude alle donne l’accesso ai più alti livelli della carriera” ed è una cosa che non riesco ad accettare. Altre volte, invece, anche eminenti uomini di cultura con poche parole, ben studiate, ci spediscono indietro di qualche anno. È il caso di un piccolo articoletto di Odifreddi su “La Repubblica”: dopo aver parlato dell’Ada Lovelace Day e del numero di premi Nobel assegnati a donne, Odifreddi conclude scrivendo: “Una progressione discendente, che sembra indicare come l’attitudine femminile sia direttamente proporzionale alla concretezza e indirettamente proporzionale all’astrazione”. Il Gruppo di Lavoro Pari Opportunità dell’Unione Matematica Italiana ha deciso di rispondere con una lettera inviata a “La Repubblica”. Il gruppo asserisce di non essere d’accordo con le deduzioni di Odifreddi e ribadisce che “la scarsa presenza femminile nella ricerca scientifica…
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